I vescovi italiani hanno scritto e indirizzato questa "lettera" "a coloro che cercano e spesso faticano a trovare una risposta alle domande più profonde del loro cuore e anche a coloro che non cercano più, rassegnati o delusi (...). Vogliamo proporre una strada per incontrare Gesù, il Cristo, il Figlio del Dio vivente venuto fra noi, colui che sovverte i nostri chemi e le nostre attese, ma è anche il solo che riteniamo possa darci l'acqua che disseta per la vita eterna".
Un bambino su cinque soffre di tristezza: è la pesante rivelazione che ci viene dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. È dovere porre fine a tanta ingiustizia. Perché si tratta proprio di questo! Il figlio non è stato lui a chiedere di nascere: non è giusto che si incontri in un mondo ostile, inospitale. È dovere spruzzargli di allegria la vita perché ringrazi d’esser nato. Questo è l’obiettivo del grazioso volumetto che propone alcuni segreti per far felice un bambino. Il successo di un padre e di una madre non si valuta dal successo economico, né dalla fama, ma dalla felicità che sono riusciti a donare al figlio. Sì: la gioia del figlio è il vero capolavoro pedagogico! Far felice un bambino nobilita l’uomo. Far felice il figlio mette la ‘G’ maiuscola al nostro essere ‘genitori’. Ecco perché ci sentiamo di dire che queste pagine sono le più utili tra tutte quelle che mai siano state scritte sull’educazione!
Queste pagine sono sfrontatamente stonate per i nostri giorni. Pagine che osano parlare di sacrificio, di rinuncia nella società della bambagia, dell’ovatta. Eppure pagine scritte senza arrossire. Non è accettabile che i figli abbiano una vita troppo comoda ed i genitori una vita troppo dura. Non accettabile e, pedagogicamente, pericolosissima. I genitori troppo morbidi sono quelli che fanno le peggiori ingiustizie ai figli. È tempo di stoppare la pedagogia dal sapore di camomilla! È tempo di imparare il grande principio: “Diamo ai figli un’infanzia felice, ma non troppo facile”! Il testo, dopo aver motivato l’importanza dell’educazione alla sofferenza, propone le tre vie principali che i genitori hanno a disposizione per riportare la volontà dei figli in palestra e renderli così in grado di affrontare le difficoltà della vita. Il tutto è impreziosito da abbondanti riquadri con citazioni mirate, con spilli per fissare le idee, con detti celebri e racconti.
Un piccolo e agile strumento per la preghiera personale e la meditazione degli educatori, che hanno soprattutto a che fare con i preadolescenti e gli adolescenti.
Dieci appuntamenti con san Paolo, per riflettere su alcuni brani tratti dalle sue lettere, per fermarsi in preghiera e lasciarsi provocare.
Ogni passo è stato commentato, in modo semplice e immediato, da un prete che vive il suo ministero in oratorio e che condivide il lavoro educativo con i giovani della sua comunità al servizio dei più piccoli.
Il riferimento alle «lettere» non è solo un richiamo ai brani paolini, ma anche agli educatori perché essi stessi siano «lettere di Cristo» nella relazione educativa con i più piccoli a partire dal servizio che svolgono nella comunità.
L'insegnamento della religione cattolica nella giurisprudenza costituzionale. Con i testi delle ordinanze e delle sentenze della corte costituzionale. Una raccolta commentata di tutti gli interventi della Corte Costituzionale in materia di insegnamento della religione cattolica. Un modo per ricostruire la storia recente di questa disciplina e contribuire a meglio definirne l'identità.
Sono come li descrive questo libro, gli adolescenti di oggi: ragazzi che gli adulti fanno fatica ad accettare per il loro modo di vivere e di esprimersi, non riuscendo sempre a capire il loro disagio. In questo libro, chi vuole può trovare molto di loro, dei loro anni e delle loro amicizie, di che cosa pensano della famiglia e dell'amore; ma anche qualcosa dei loro pensieri più seriosi, come la fede e la preghiera. Un libro che non ha nulla di catechistico, anche se cita in ogni capitolo qualche passaggio del Catechismo dei Giovani. Però è perfettamente in linea con i loro pensieri, quelli che frullano nella loro testa sin dai giorni della Cresima. Anche per loro, leggerlo insieme o da soli non sarà un ripasso di cose già sentite, ma un guardarsi allo specchio, prendere nelle loro mani la vita. Dono ideale per i ragazzi che ricevono il sacramento della Cresima.
Pregare è salire sulla macchina guidata dal solo che ha la patente infallibile: Gesù. A pregare non si sbaglia mai! Ecco il perché di queste pagine stupende. Dieci cose su cosa significa pregare. Racconti e testimonianze sulla preghiera. Alcune preghiere fatte da un ragazzo come te. Le ultime pagine sono bianche. Aspettano le tue preghiere! Riempile con tutto ciò che il tuo cuore ti dice; con tutto ciò che abita nel tuo cervello. Una cosa è certa: se sfrutterai al meglio questo libretto dalla prima all’ultima pagina, uscirai più grande, più tonico, più allegro, come capita a tutti quelli che hanno l’abitudine di telefonare a Dio. Ciao, amico mio, che hai deciso di pregare: che hai deciso di sfondare!
Ecco un libro breve, ma non piccolo. Pensieri-sprint che mettono voglia di volere e quindi di volare.
Il libro racconta e riflette intorno a un'indagine qualitativa sugli atteggiamenti e i comportamenti di genitori non cattolici in relazione alla possibilità di scegliere, per i loro figli, di avvalersi o meno dell'insegnamento della religione cattolica nella scuola dell'infanzia e dell'obbligo.
Dalla quarta di copertina:
In un contesto in cui, ad atei, gnostici, laici e minoranze religiose, si aggiungono, in numero crescente, i seguaci delle religioni legate all'immigrazione, le contraddizioni dell'insegnamento della religione cattolica nella scuola pubblica in rapporto alla laicità sancita dalla Costituzione si fanno sempre più evidenti.
A partire da una ricerca sui comportamenti di genitori non cattolici di fronte alla possibilità di scegliere tale insegnamento per i loro figli, questo volume riflette quindi in merito al rispetto della laicità all'interno, e fuori, della scuola nell'intento di favorire una sensibilità nuova riguardo a pluralismo religioso e libertà di coscienza.
Una società pluralista e inclusiva si arricchisce infatti del contributo di tutti, garantendo lo scambio e il rispetto reciproco, senza l'imposizione di una data visione del mondo.
Con contributi di: Franco Becchino, Claudia Lichene, Francesca Marzadori, Leonardo Palmisano, Nicola Pantaleo, Silvana Ronco, Gustavo Zagrebelsky, Carla Zanasi, Giovanna Zunino.
La Chiesa cattolica si trova oggi di fronte a diversi nodi, particolarmente intricati. L'autore ne affronta in particolare due: il rapporto tra religione e violenza e l'ammissione ai sacramenti dei divorziati risposati. Inoltre, cerca di interpretare il senso di un fenomeno, quello della diffusione delle droghe, che normalmente genera gravi sentimenti d'impotenza.
Nella Chiesa del terzo millennio rischia di diventare predominante e pervasivo un forte senso d'impotenza e rassegnazione. Con le parole di Gesù a Pietro «Duc in altum» (Lc 5,4), Giovanni Paolo II esortava al coraggio. L'impressione è che si fatichi a levare le ancore.
«Una Chiesa capace di sciogliere, con sapienza spirituale, i nodi che soffocano l'uomo, capace di orientare l'uomo alla libertà del peccatore graziato ed elevato alla dignità di figlio di Dio, probabilmente aiuterebbe anche altri a comprendere che soltanto il rischio dell'amore, del perdono, della giustizia, della responsabilità verso il bene di tutto il mondo e di ogni uomo, è il vero "realismo"» (dalla Conclusione).
Sommario
Introduzione. I. Religione e violenza. 1. Meccanismi della violenza religiosa. 2. "È apparsa la grazia di Dio" (Tt 2,11). 3. Non giustificare la guerra. 4. L'esempio di un papa. 5. Dare libertà alla testimonianza della Chiesa. II. La ricerca dell'eccesso. 1. Eccesso e dipendenza. 2. Sempre oltre.
La compulsione. 3. Perché si rifiuta la misura? 4. Alleanza e identità. 5. Conclusione. III. La Chiesa di fronte alle persone divorziate e risposate. 1. Il matrimonio nel Vangelo di Gesù. 2. Una medicina amara e una prassi problematica. 3. Il cammino penitenziale. 4. È possibile ammettere i divorziati risposati ai sacramenti? 5. Quale Chiesa? Conclusione.
Note sull'autore
Giuseppe Dossetti, sacerdote della diocesi di Reggio Emilia - Guastalla, è parroco a San Pellegrino e responsabile del Centro Italiano di Solidarietà (CeIS) di Reggio Emilia. Presso le EDB ha pubblicato Il viaggio della vita. Un cammino spirituale per uscire dalla tossicodipendenza e diventare uomini (1993, 42003).