Scritto come un dialogo tra l'autore e un interlocutore immaginario, il libro di Laurent Cohen esamina con un linguaggio scorrevole e diretto alcune tra le tematiche più attuali nel campo delle neuroscienze. Articolato in sei parti suddivise in brevi capitoli, il testo non richiede una lettura consequenziale, ma lascia al lettore piena libertà di muoversi tra i molteplici argomenti affrontati. Il funzionamento della memoria e le sue disfunzioni, lo sviluppo cognitivo infantile, l'empatia, la percezione visiva e le illusioni ottiche, il multitasking e le patologie neurologiche sono i temi che permettono a Cohen di offrire un quadro complessivo della vita del cervello. Privo di tecnicismi e rivolto anche a un pubblico non specialista, il saggio è arricchito da numerosi riferimenti alla storia delle neuroscienze e agli esperimenti su cui si fondano le più recenti e affascinanti teorie neurologiche.
"Ogni nostro disagio non è altro che la voce inascoltata dell'anima che vuole farci ritrovare la nostra unicità, il nostro destino. Allora quando arrivano l'attacco di panico, la depressione, i disturbi psicosomatici dobbiamo soltanto chiederci: quale strato profondo di me vogliono portare alla luce? Per guarire dobbiamo cambiare il nostro modo di vedere il mondo: diventare più misteriosi, più incerti, imparare ad amare gli imprevisti, ascoltare sempre meno il parere degli altri, affidarci sempre più al lato oscuro e quindi alla vita. Diventare più saggi, di quella saggezza che non viene dal sapere razionale, ma semplicemente dallo stare nelle cose, così come sono: chi impara a stare bene non ha la velleità di cambiare il mondo. Fidarci di quel luogo oscuro che chiamiamo "anima". Che cosa dobbiamo temere se qualcuno guida la nostra esistenza?"
Che caratteristiche ha la personalità di Gesù, così come è descritta nei Vangeli e riletta alla luce della psicologia del profondo inaugurata da Sigmund Freud?
Se ci soffermiamo su alcuni episodi emblematici della Sua vita, possiamo cogliere nitidamente come Gesù fosse perfettamente padrone di se stesso e dotato di una capacità relazionale straordinaria. In mezzo a persone squinternate, malate, con il cuore inquinato e ferito, mostra un’autorevolezza sconcertante e non lesina mai la parola del perdono. È in grado di instaurare rapporti veri, di pacificare la persona che incontra e di farla ripartire daccapo, fiduciosa e colma di speranza, qualunque sia la sua situazione.
Attraverso un linguaggio comprensibile e scorrevole, questo approccio alla personalità di Gesù secondo i dinamismi inscritti nella nostra umanità ci porta alla soglia del Suo “mistero”.
Un piccolo trattato di “cristologia”, alla luce della psicologia del profondo, che ci aiuta a rendere ragione della speranza che è in noi.
Torturare un prigioniero in guerra, incendiare automobili, rompere vetrine durante una manifestazione, sparare sui compagni di scuola. Eventi diversi accomunati dall'idea che dentro gli esseri umani vi sia una bestia sempre pronta a esplodere, l'aggressività. Ma esistono istinti omicidi e pulsioni distruttive? La biologia umana è davvero irrimediabilmente maligna? O si tratta di stereotipi, come dimostra il libro? Non è affidandoci a una concezione universale e pessimistica dell'aggressività, o all'idea di una separazione tra natura e cultura e tra individuo e società che possiamo comprendere la violenza e i conflitti umani, bensì cogliendo le ricchissime compenetrazioni che esistono tra organismo e ambiente.
Santandreu ha un linguaggio amabile e sincero, che arriva dritto al cuore. Il suo punto di forza? Racconta storie coinvolgenti ed esemplari, che ci parlano di un determinato problema e del suo superamento: dai complessi d'inferiorità alla gelosia, dalla rabbia alla paura della morte. Riallacciandosi alle regole di base della psicologia cognitiva, Rafael pone al centro di "Felice se lo vuoi" la necessità di un cambiamento di mentalità, da perseguire con metodo per smontare i dannosi meccanismi irrazionali. L'idea di fondo è semplice e folgorante: per essere felici basta poco, occorre godere di ciò che si ha, evitando di crearsi falsi bisogni; l'importante è capire come si fa, e l'autore ce lo spiega passo per passo.
Pianti e poppale a ogni ora quando sono neonati, capricci e richieste di ogni tipo da bambini, litigi quotidiani in Fase adolescenziale, feste a casa e vestiti da lavare anche in età adulta: la nascita dei figli, oltre a rappresentare uno dei momenti più belli della vita, costituisce anche l'inizio di un lungo percorso tanto gratificante guanto arduo e faticoso. Grazie ai preziosi consigli dell'intelligenza emotiva, D. Goffman spiega come riuscire a non farsi travolgere dal vortice di impegni, imprevisti e attività che l'educazione dei figli comporta: mostrando come districarsi tra bimbi-uragano pronti a distruggere ogni cosa, adolescenti lamentosi ed eterni mammoni decisi a non muoversi da casa, questa guida fornisce trucchi e suggerimenti per affiancare i propri figli nella crescita senza rinunciare alla propria vita.
Revisione e integrazione generale dei contenuti. Il volume sottolinea l'importanza della relazione, per cui non solo gli adulti parlano di Dio ai figli", ma anche "i figli parlano di Dio". "
Da dove provengono e come si governano i nostri pensieri, le nostre emozioni e i nostri sogni? La mente umana è davvero così intelligente da comprendere la propria stessa esistenza? Per millenni filosofi e scienziati sono stati disorientati dall'enigma dell'esperienza cosciente. Ma Stanislas Dehaene ci invita nel suo laboratorio per farci constatare come sia oggi possibile analizzare le basi biologiche della coscienza, usando le migliori teorie disponibili, a cominciare dall'evoluzionismo neodarwiniano, ma anche tutti gli apparati di ricerca per il cervello, dalla MRI funzionale alla elettroencefalografia. L'autore mostra come si possano determinare i marcatori fisiologici che rivelano massicce variazioni quando un soggetto diventa consapevole di un'immagine visiva, oppure di una parola o di un suono, e mira a scandagliare "firme della coscienza" persino nel buio del coma. Una nuova disciplina scientifica potrà giovare ai pazienti paralizzati ma coscienti o a coloro che sono caduti nel cosiddetto stato vegetativo? La risposta, dice Dehaene, "è un esitante e incerto sì". Ma nella prospettiva di un serio illuminismo scientifico, possiamo scommettere che le neurotecnologie del futuro cambieranno radicalmente il trattamento clinico dei disturbi della coscienza.
"'Le parole dei bambini' è un libro che parla di quel che pensano e provano i bambini. Anzi, è un libro che fa parlare i bambini, dando voce, lettera dell'alfabeto dopo lettera dell'alfabeto, al loro mondo di valori, al loro modo di relazionarsi con gli altri e di vivere la realtà esperita attraverso l'originalità, l'ingenuità, la creatività, lo humour e, soprattutto, la magnificenza che li contraddistingue. Perché i bambini possiedono parole che gli adulti non sanno più trovare. Parole del cuore, legate alla loro immaginazione, fantasia, voglia di comunicare, che spesso, però, sono anche intrise dei valori, dei disvalori, delle sicurezze e delle incertezze, delle paure, delle necessità, del disagio e altro ancora che gli adulti trasmettono loro. Così, 'Le parole dei bambini' è una profezia che si autoavvera: alle parole rivelatrici dei 'profeti bambini' - che talvolta suonano come sentenze di assoluzione e talvolta come verdetti di condanna - gli adulti dovrebbero prestare massima attenzione e ascolto. Perché i bambini sono poeti: agiscono con le parole. Hanno il cinismo della sincerità, la qualità dell'innocenza, l'esercizio violento della verità. E tra le mani tengono la molle cera di loro stessi da plasmare. Ogni colpo resta impresso, ogni azione è traccia d anima." (Maria Rita Parsi)
Le famiglie stanno cambiando. E le nuove costellazioni familiari, che siano ricomposte, monogenitoriali, omogenitoriali o nate dalla medicina procreativa, in quanto considerate "devianti", sono "costrette" a sfide continue. Dal punto di vista clinico, la sofferenza psichica dei genitori e/o figli sembra dipendere anche dall'intersezione complessa di specifici processi socio-relazionali e delle sfide di sviluppo ad essi correlati. Di particolare interesse risulta l'impatto sul funzionamento familiare dell'interazione tra processi emotivi, processi identitari e processi psicosociali. A fronte di tali processi, la promozione dei fattori di resilienza costituisce, senza dubbio, una dimensione chiave per moderare gli effetti dello stress personale, familiare e socio-politico sul funzionamento familiare e di coppia. Tentando di illustrare la pertinenza di quest'analisi, il libro propone un panorama delle principali teorie, metodi ed interventi clinici nell'ambito della diversità familiare attraverso i contributi di esperti psicologi, psichiatri, psicoterapeuti e sociologi. Oltre all'interesse da parte degli studenti delle facoltà di psicologia, di scienze umane e sociali e dei professionisti della salute mentale, questa pubblicazione si propone come uno strumento particolarmente utile per ogni operatore che lavora presso agenzie sociali, educative e sanitarie che sono chiamate a confrontarsi con la diversità delle organizzazioni familiari.
Vedete tutto senza sfumature, o bianco o nero? Vi concentrate solo sugli aspetti negativi, gli errori, le incapacità? Usate spesso le espressioni “Sempre” o “Mai”, generalizzando la realtà? Credete di sapere in anticipo cosa penserà un altro? Prevedete eventi negativi in continuazione?
L’autrice individua ben 36 distorsioni cognitive, idee sbagliate o irrazionali e una dozzina di convinzioni errate (ex: chiedere aiuto agli altri significa essere deboli) che pregiudicano la vita di molte persone. Non sono le situazioni della vita a determinare la felicità o l’infelicità di un individuo ma la sua interpretazione dei fatti e, di conseguenza, il suo atteggiamento verso le avversità.
Il libro conduce brillantemente il lettore a individuare e correggere definitivamente le proprie convinzioni errate e distorsioni cognitive per recuperare serenità ed equilibrio psicofisico.
Maria Cristina Strocchi, nata a Vicenza nel 1955, si è laureata nel 1979 all’Università di Padova in Psicologia, ha prestato servizio come psicologa tirocinante nel reparto di chirurgia pediatrica dell’Ospedale civile di Vicenza, successivamente ha iniziato la libera professione presso il Centro Didasco di Verona dal 1981 al 1985. Dal 1985 esercita la libera professione, con studio a Vicenza. Ha conseguito le specializzazioni di psicoterapeuta con indirizzo cognitivo-comportamentale, di esperta in biofeedback, di esperta di primo livello in ipnosi clinica. Ha partecipato attivamente a gruppi di lavoro sui temi dell’alimentazione e della sessuologia, ha inoltre condotto personalmente indagini sul tema della coppia e delle cause dell’infedeltà coniugale. Tiene corsi e seminari sulla coppia, sulla libertà dalle paure, sull’autostima e sulla sessualità. Svolge diverse mansioni, tra cui quelle di perito del Tribunale ecclesiastico regionale Triveneto e del Tribunale civile di Vicenza, di docente di psicologia della comunicazione nella Scuola superiore. Ha pubblicato, oltre ad articoli e contributi in opere collettive, La coppia che non scoppia (Positive Press, Verona 2000), Onora il padre e la madre (Positive Press, 2002), Autostima. Se non ami te stesso, chi ti amerà? (San Paolo, Cinisello Balsamo 20032) e Balbuzie: terapia cognitivo-comportamentale (Erickson, Gardolo [Trento] 2003).
Succede spesso di spiegare i comportamenti degli altri in base alle loro inclinazioni, al loro carattere o alle loro opinioni. Il fatto è che diamo per scontato di avere, oltre al cervello, anche una mente, o - secondo la concezione degli antichi - un'anima che si contrappone al corpo. Che cosa dicono in proposito la psicologia e le neuroscienze? Se in ambito scientifico appare vincente la progressiva riduzione delle funzioni mentali a quelle neurali, perché nella vita quotidiana continuiamo a pensare, sentire e interagire secondo una premessa dualista, come se mente e corpo fossero separati? Le risposte a queste domande sono oggi più rilevanti che mai, dal momento che nascita, vita e morte non dipendono solo dalla natura, ma anche dalle scelte intenzionali degli individui.