I numerosi testi patristici, qui raccolti, che commentano il Vangelo di Matteo rientrano nel genere dei commentari e delle omelie. Esempi del primo genere sono i commenti di Origene, di Ilario di Poitiers, di Girolamo. Sono omelie seriali, concepite in modo da interpretare con sistematicità un libro scritturistico, le 90 omelie di Giovanni Crisostomo o quelle di Cromazio di Aquileia; appartengono al genere delle omelie isolate, frutto della predicazione domenicale, invece, gli scritti di Pietro Crisologo, Eusebio di Emesa, Gregorio Magno, Agostino.
«La Filocalia in edizione integrale in Italia. Uno dei classici più noti e prestigiosi della letteratura e della spiritualità del mondo grecoorientale e slavo ortodosso» (L’Osservatore Romano). «Libro fondamentale della spiritualità bizantina, unico libro di lettura, accanto al-la Bibbia, dei monaci ortodossi, è una collezione di intuizioni folgoranti, di parabole colme di stupore, di schegge di pensiero, di preghiere mistiche, di annotazioni pittoresche» (Famiglia Cristiana).
L'Adversus haereses, intitolato originariamente da Ireneo di Lione Smascheramento e confutazione della pretesa gnosi, è un'opera in cinque libri nella quale il vescovo di Lione si propone di confutare lo gnosticismo, del quale era un ottimo conoscitore e del quale avvertiva tutti i pericoli. Lo stile brillante e la profonda cultura sia biblica sia classica, uniti a una solida formazione cristiana, fanno di quest'opera una delle fonti più antiche e autorevoli sulle dottrine gnostiche e al tempo stesso un'ampia esposizione della dottrina cristiana e della fede della Chiesa.
Storia Ecclesiastica, l'opera cui è legata la fama di Eusebio e alla cui stesura lo scrittore dedicò venticinque anni di instancabile lavoro, non è concepita come un'esposizione continua ed ordinata dello sviluppo della Chiesa attraverso le tappe più importanti della sua storia, ma come una raccolta di materiale dell'antichità cristiana, che Eusebio dispose secondo il criterio cronologico. Suo scopo infatti è di "mettere per iscritto le successioni dei santi apostoli, i tempi trascorsi a partire da quelli del nostro Salvatore", per tracciare - attraverso l'esposizione di questi documenti, spesso di valore inestimabile - un'apologia storica del cristianesimo, genere di cui Eusebio è considerato l'inventore. Tradotta in siriaco, armeno, copto e in latino, l'opera ha conosciuto da subito una vasta diffusione e ad essa si ispirarono, nella struttura e nel metodo, molte storie della Chiesa.
"Le glorie di Maria" è il più grande capolavoro mariano di sant'Alfonso Maria de Liguori, che ancora oggi con forza irresistibile continua ad alimentare la pietà popolare. Esso è composto da varie meditazioni sulle parti che costituiscono la Salve Regina, le sette principali feste di Maria, i sette dolori di Maria, le virtù di Maria santissima, ossequi di devozione e quasi 100 esempi dell'azione di Maria santissima. Come quasi tutte le opere di sant'Alfonso si tratta di un testo non tanto da leggere, ma che costituisce la materia per pregare: prendi, caro lettore, queste pagine che comunicano luce e calore; leggile in tutti i sabati dell'anno o almeno nelle principali festività mariane.
Che cos'è la vita spirituale se non un cammino umile, passo dopo passo, accanto al Signore che ci guida con la luce e la forza del suo Spirito? I padri del deserto ci insegnano a camminare umilmente con Dio e a raggiungere quella via che conduce all'unità permettendo di "fare monaco l'uomo interiore". "Uomo, ti è stato insegnato ciò che è buono e ciò che richiede il Signore da te: praticare la giustizia, amare la bontà, camminare umilmente con il tuo Dio" (Mi 6,8).
L'opera più celebre di Giovanni della Croce commenta i versi intitolati "En una noche oscura", che il carmelitano ha composto durante i nove mesi trascorsi nel carcere del convento di Toledo. È qui che Giovanni della Croce matura l'esperienza della notte. Notte dei sensi e dello spirito, momento di travaglio, sofferenza, dubbio, senso di solitudine e d'abbandono da parte di Dio, questa "oscurità" è voluta da Lui per purificare l'anima dall'ignoranza e liberarla dagli attaccamenti ad affetti, persone e cose, che le impediscono lo slancio verso l'alto e l'unione amorosa con Lui. "Viaggio" nell'anima e nella spiritualità di Giovanni della Croce, capolavoro senza tempo della letteratura mistica, "Notte oscura" è un classico della spiritualità tradotto in modo da renderlo quanto più possibile vicino alla sensibilità del lettore odierno.
Storia Ecclesiastica, l'opera cui è legata la fama di Eusebio e alla cui stesura lo scrittore dedicò venticinque anni di instancabile lavoro, non è concepita come un'esposizione continua ed ordinata dello sviluppo della Chiesa attraverso le tappe più importanti della sua storia, ma come una raccolta di materiale dell'antichità cristiana, che Eusebio dispose secondo il criterio cronologico. Suo scopo infatti è di "mettere per iscritto le successioni dei santi apostoli, i tempi trascorsi a partire da quelli del nostro Salvatore", per tracciare - attraverso l'esposizione di questi documenti, spesso di valore inestimabile - un'apologia storica del cristianesimo, genere di cui Eusebio è considerato l'inventore. Tradotta in siriaco, armeno, copto e in latino, l'opera ha conosciuto da subito una vasta diffusione e ad essa si ispirarono, nella struttura e nel metodo, molte storie della Chiesa.
Uno dei testi più ammalianti della storia mondiale della letteratura, una summa della spiritualità cristiano orientale ambientato nell'atmosfera narrativa fiabesca e sacrale della Santa Russia. La celebre storia del pellegrino deciso a scoprire il significato di tre parole misteriose, contenenti un comando dolcemente imperioso. Accompagnato dalla Filocalia dei padri antichi e da una logora bisaccia, il pellegrino intraprende un lungo viaggio attraverso steppe, boschi e villaggi per trovare risposta. li testo è precededuto da due ampie introduzioni sul significato (Thomas Spidlik) e sulla storia (Aleksej Pentkovskij) del testo.
I numerosi testi patristici, qui raccolti, che commentano il Vangelo di Matteo rientrano nel genere dei commentari e delle omelie. Esempi del primo genere sono i commenti di Origene, di nario di Poitiers, di Girolamo. Sono omelie seriali, concepite in modo da interpretare con sistematicità un libro scritturistico, le 90 omelie di Giovanni Crisostomo o quelle di Cromazio di Aquileia; appartengono al genere delle omelie isolate, frutto della predicazione domenicale, invece, gli scritti di Pietro Crisologo, Eusebio di Emesa, Gregorio Magno, Agostino.
Quest'opera e un gioiello della letteratura patristica e rispecchia il programma della vita di sacerdote, di oratore sacro e di vescovo di Giovanni Crisostomo.