Attraverso l’originale approccio che collega il testo alle immagini tramite delle slides in power-point, monsignor Martinelli, in questo XXXI volume della collana Catechesi in immagini, torna a parlare dell’Eucaristia, tema a cui ha già dedicato altri volumi della collana, perché, come ha detto papa Leone XIV: «L’Eucaristia è il tesoro della Chiesa, il tesoro dei tesori… La celebrazione della S. Messa ci salva oggi! Salva il mondo oggi! È l’evento più importante della vita del cristiano e della vita della Chiesa». Non si potrà quindi mai esaurire, in conoscenza e in partecipazione vissuta, questo tesoro affidato da Cristo alla Sua Chiesa, che «è il compendio e la somma della nostra fede» (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 1327).
Questo saggio presenta un tentativo di dialogo tra il cristianesimo e la cultura cinese su valori riguardanti cinque campi: filosofia/teologia, ecologia, politica, economia e dialogo culturale-religioso. Il sogno di Chiaretto Yan di relazioni armoniose fra i popoli e le religioni fa da eco al detto confuciano: «Il cielo e gli umani sono uniti come uno». La sua ricerca è radicata nella saggezza cinese, nell’insegnamento cattolico e nei contributi cinesi contemporanei sul tema dello sviluppo umano. La ricerca teologica dell’autore vuole spalancare le porte al dialogo e alla «cultura dell’incontro» di cui ha spesso parlato papa Francesco, per scongiurare pericolosi conflitti che metterebbero a rischio la pace e la fraternità nel mondo. «Mi auguro sinceramente - scrive l’autore - che questo libro possa aumentare la conoscenza tra Occidente e Cina e dissolvere le paure, per affrontare insieme le sfide del futuro».
Questa riflessione non solo consente di sviluppare, a partire da sant’Ireneo di Lione, una riflessione sull’oblazione di Cristo e sulla presenza di questa oblazione nella vita sacramentale. Essa si sforza anche, in un desiderio di inculturazione, di trarre profitto per la teologia dell’Africa subsahariana.
L’esperienza mistica è sperimentare il Mistero quale aspetto sovrarazionale del Sacro, che, eccedendo le capacità naturali dell’uomo, è incomprensibile e inesprimibile, ma coinvolge l’affettività. Il volume intreccia i tre àmbiti della filosofia, della sociologia e della teologia per esaminare tale esperienza nel suo darsi storico dall’antichità greca a oggi, nelle principali correnti della mistica cristiana, nelle religioni indù, ebraica, islamica, in autori come Dante e Tolkien, e in rapporto con altri campi quali la matematica e la cinematografia, e questioni teoretiche: quali siano gli esatti contorni di un’esperienza del divino; quale ruolo in essa abbiano conoscenza e affettività; la distinzione cristiana tra ‘buona’ e ‘cattiva’ divinizzazione.
È fuori dubbio che le storie del ritrovamento della santa Croce abbiano sostanziato e diffuso il culto e la venerazione del Legno santo; si è trattato di un avvenimento che avrebbe presto cambiato il modo di pensare e di rappresentare il simbolo della Croce. All’inizio del cristianesimo sono ben quattro le feste in onore della santa Croce (Venerdì santo adorazione della Croce, 3 maggio ritrovamento, 7 maggio apparizione, 14 settembre esaltazione) poi ridotte a due (7 maggio e 14 settembre). L’insegnamento veicolato dai racconti sulla santa Croce, nel corso del tempo, ha condizionato profondamente anche la vita e il culto delle chiese d’Oriente e d’Occidente. Le storie del ritrovamento della santa Croce sono un tesoro per la Chiesa, leggendole tra le righe ne viene fuori la bellezza e la forza della Croce che, onorata ed esaltata, diventa segno di speranza e di salvezza. Ri-leggere oggi la Croce in un contesto di «guerra mondiale a pezzi», per i credenti non è facile, forse è più facile svuotare il segno della Croce della sua «potenza» di amore e perdono, far finta di niente e andare avanti ma, come avvertiva papa Francesco, così facendo «non siamo discepoli del Signore»; la Chiesa andrà avanti solo se confessiamo «l’unica gloria: Cristo Crocifisso». Il 7 ottobre 2023 un «anticroce» è esplosa nella Terra del Signore, quella della morte e dell’odio, della vendetta e della guerra. Una «croce» oscura e malvagia frutto della cattiveria degli uomini. Una croce di morte che è entrata nella vita di israeliani, palestinesi e cristiani avvelenandone i cuori e le menti. Nella Croce, ricorda il patriarca Pizzaballa, «ritroviamo tutta l’umanità sofferente: le ingiustizie, le guerre, i soprusi, le umiliazioni, il grido di dolore di ognuno». Il volume è arricchito da fonti antiche, basilari per comprendere l’avvenimento, e da alcuni interessanti testi patristici riguardanti l’adorazione e le feste in onore della santa Croce.
Lo specifico della teologia morale presuppone per il cristiano un modello di comportamento da seguire che non sia dettato soltanto dalla legge morale naturale, comprensibile anche da una ragione non illuminata dalla grazia e dalla fede, ma è Cristo stesso, icona ed epifania di Dio, che completando la rivelazione mostra all’uomo come vivere il suo "essere immagine somiglianza di Dio". Il proprium dell’etica cristiana è l’imitazione di Cristo, per cui la conoscenza dei suoi insegnamenti è indispensabile per ricavare le proposizioni normative da seguire. Il presente lavoro si rivolge a tutti coloro che intendono avvicinarsi e approfondire le tematiche fondamentali della morale cristiana, con un linguaggio accessibile e pastorale.
Dopo il tentativo della teologia liberale ottocentesca di ridurre il divino alla misura del mondo, il Novecento riafferma il primato di Dio nel pensiero della fede. Il volume ripercorre, attraverso il secolo XX, il cammino dall'eclissi al ritorno di Dio: la riscoperta della Sua radicale alterità, su cui si fonda l'opposizione alla ragione totalitaria; il recupero della dignità dell'uomo, destinatario di un'azione salvifica; le teologie della liberazione e le teologie di genere, con il richiamo alla giustizia per tutti e al valore di riconoscere se stessi nell'altro; il ritorno alla centralità del Dio che è amore, al cuore umano e divino di Cristo. In un'epoca tentata di rinunciare a ogni orizzonte ultimo di senso, è importante ricordare «lo scandalo, al tempo stesso attraente e inquietante, dell'umanità di Dio».
Figlio di una donna francese che gli sussurrava i versi dei poeti d'oltralpe, delusione di un padre, simbolo delle aspettative mancate dei genitori d'ogni tempo, animo impetuoso, folle, estremo: questo era Francesco. Immaginando un intimo dialogo con San Francesco d'Assisi, Davide Rondoni ci racconta l'uomo dietro al santo, «un uomo capovolto, ben più di un rivoltoso», mai incline ai compromessi, umile e tormentato eppure ricolmo di una letizia e una fede incrollabili che lo hanno condotto al cospetto di un papa e persino di un sultano. Poeta visionario, la cui esperienza mistica è stata celebrata da molti intellettuali - da Dante, che ne ricorda le vicende nella Divina Commedia, a Gregory Corso, una «di quelle teste folgorate» della Beat Generation -, e anche sceneggiatore teatrale, con l'allestimento del primo presepe a Greccio. Autore del Cantico delle creature, considerato il «primo documento di letteratura in italiano volgare», da cui emerge una voce dalla forza travolgente che per la prima volta attraverso l'esperienza poetica canta l'unità del cosmo e l'amore per la Natura e per le sue creature, si fa precursore del concetto di ecologia integrale, comparso anche nell'enciclica del pontefice che ha preso il suo nome, Francesco. Con la delicatezza e la soavità di una poesia, Davide Rondoni ci consegna un ritratto inedito del poverello d'Assisi e immagina una conversazione a cuore aperto con il santo in cui, ispirato dall'insegnamento francescano, affronta argomenti attuali come la differenza tra amore e possesso, l'importanza di un ambientalismo che vada oltre il superficiale e la necessità della pace come dono cristiano, in un mondo che oggi è incendiato dalla guerra.
In nome della croce, migliaia di uomini e donne attraversarono mari e deserti per liberare il Santo Sepolcro, difendere l’onore cristiano o inseguire fortuna e terre. Le Crociate sono tra gli eventi più affascinanti e controversi della storia medievale: imprese epiche e sanguinose in cui si mescolavano religione, politica e desiderio di redenzione. Ponendo attenzione al sistema di valori che rende comprensibili le scelte di protagonisti che si muovono entro un orizzonte culturale profondamente diverso dal nostro, il presente volume ripercorre le otto Crociate ufficiali — dalla chiamata di papa Urbano II nel 1095 fino alla caduta di Acri nel 1291 — insieme alle spedizioni minori e alle imprese popolari, e restituisce un quadro chiaro e documentato. Tra santi e imperatori, battaglie leggendarie, pellegrinaggi e scomuniche, il racconto di Luca Crippa guida il lettore a comprendere, superando i luoghi comuni, cosa furono davvero le Crociate: un fenomeno complesso e vivo, che ancora oggi risuona nel nostro linguaggio e nella nostra visione del mondo.
«Di poco inferiori agli angeli»: così ci descrive la Bibbia. Se gli esseri umani sono tanto vicini ai celesti messaggeri di Dio, forse lo scarto risiede proprio nella nostra sessualità e in ciò che scegliamo di farne? Per millenni il cristianesimo ha influenzato il modo di intendere l'amore, il desiderio e la famiglia, ma nell'ultimo mezzo secolo abbiamo assistito a una svolta cruciale nel nostro approccio alla sessualità e all'identità di genere. Se un tempo le dispute teologiche riguardavano dogmi come la Trinità, oggi sono le questioni più intime dell'esistenza umana a divenire fonte di nuove riflessioni, nonché di nuove divisioni, in un'epoca di straordinarie trasformazioni sociali. Con questo libro, Diarmaid MacCulloch, professore emerito di Storia della Chiesa all'Università di Oxford - arrendendosi al destino, nonché alla vocazione, dello storico - si adopera per disturbare «molti fatti da tempo indisturbati» e ci propone un illuminante riesame del passato. Dalle ambiguità delle antiche scritture, che invitano a nuove interpretazioni, alle ribellioni silenziose di monaci e mistiche; dalle riforme radicali di Lutero, che condussero all'abolizione del celibato clericale, all'Illuminismo, che sfidò convenzioni religiose secolari ridefinendo il rapporto tra ragione, fede e passioni umane, vedremo come il cristianesimo si sia costantemente reinventato di fronte a sfide inattese. Un percorso intellettuale che incoraggia la comprensione e, dunque, costituisce un potente antidoto alla paura, che è sempre, in fondo, paura dell'ignoto. Mostrandoci come concetti quali il celibato, la monogamia e l'omosessualità siano stati ridefiniti, repressi o celebrati a seconda delle epoche, queste pagine fanno affiorare un messaggio tanto semplice quanto necessario: la storia del cristianesimo è fatta di contraddizioni e di straordinaria complessità, così come lo sono i desideri, i timori e le speranze più profonde dell'umanità.
Tra il XIX e la prima metà del XX secolo si compí anche in Italia la rivoluzione silenziosa della conquista dell'alfabeto e della diffusione della conoscenza presso fasce sempre più ampie della popolazione. Questo complesso fenomeno fu possibile grazie a un nutrito numero di protagonisti spesso in competizione ideale tra loro, ma uniti nella lotta contro l'ignoranza: uomini di governo, burocrati illuminati, filantropi, massoni, socialisti. In questo contesto operarono la Chiesa e la militanza cattolica impegnate sui due fronti della difesa della libertà scolastica e della diffusione dell'istruzione, in particolare quella popolare. La scuola, secondo questa visione, non poteva essere puramente "laica", rinunciando al cordone ombelicale che la legava non solo a secolari prassi comunitarie, ma anche al confronto con la verità espressa nella fede. Il volume presenta alcuni momenti di questa affascinante storia e documenta l'impegno di alcune personalità politiche e scolastiche protagoniste dei dibattiti educativi e scolastici del secondo Novecento.
La pace non è argomento da poltrona o da piscina. È questione di fango e sangue, di passione e lotta. Non è qualcosa che riguarda gli altri, ci coinvolge direttamente e chiede a noi il prezzo. Ogni guerra è conseguenza di egoismi, ingiustizie, prevaricazioni, avidità. Così il cammino di pace inizia da una conversione personale e comunitaria che porta a perdonare per essere perdonati, a compiere opere di equità e di misericordia, a spartire fraternamente i beni della terra, a partecipare insieme alle conquiste dell'intelletto umano. La parola di Dio, incarnata da donne e uomini di pace di tutti i tempi, ci mostra che giustizia, condivisione e cura sono le basi per costruire pace.