"J.R.R. Tolkien, il professore che amava i draghi, filologo insigne ed estroso, subcreatore della Terra di Mezzo e dei suoi miti cosmogonici, conservatore, cattolico tradizionalista, antimoderno al punto tale da preferire i fulmini ai lampioni, i cavalli alle automobili, ha insegnato ormai a diverse ad amare il Medioevo e il Fantastico e a non considerarli entrambi qualcosa di negativo, di cui vergognarsi o addirittura "pericoloso". Tolkien, della Evasione del Prigioniero dal carcere della Modernità, ne ha fatto un atteggiamento positivo e costruttivo, indispensabile per uscire indenni mentre si superano tutti gli ostacoli che si frappongono alla libertà." (G. De Turris)
La conoscenza della persona di Cristo nell’opera del filosofo che per secoli ha costituito l’impianto fondamentale della teologia cattolica.
La cristologia è la conoscenza della persona di Cristo operata dalla scienza della fede: questo volume presenta in maniera semplice e alla portata di tutti un riassunto delle questioni dalla 1 alla 26 della Terza Parte della Summa Theologiae di San Tommaso d’Aquino, che per secoli ha costituito l’impianto fondamentale nello studio della teologia cattolica. Di simile conoscenza c’è grande bisogno, specialmente oggi che in molti seminari e facoltà teologiche lo studio dell’Aquinate è stato accantonato o relegato a un ruolo secondario in favore dell’insegnamento quasi esclusivo di teologie più recenti.
Il libro si pone essenzialmente tre domande. Quanto è cambiata la componente più importante della partecipazione religiosa in Italia tra il 1993 ed il 2019? (Si dirà anche qualcosa sugli anni della sindemia da Covid e del lockdown, e si vedrà che non hanno prodotto inversioni di tendenza.) Come è cambiata l'influenza di altri fattori sociali su questa forma di partecipazione religiosa? Come è cambiata l'influenza di questa forma di partecipazione su altri aspetti della vita sociale? Non si tratta solo di documentare un calo, ma di provare a guardare cosa avviene dentro una porzione più piccola, ma pur sempre molto importante, della società italiana. Quanto e come pesa il sesso, la generazione di appartenenza, l'età e quanto ha pesato essere nati o essere cresciuti in certi periodi storici invece che in altri? Tra i tanti segni "meno" si vede però emergere anche un segno "più": quello della influenza di questa forma di partecipazione religiosa sulla disponibilità a gesti di solidarietà, accoglienza ed aiuto nei confronti di altre persone. I "praticanti" sono oggi un gruppo sociale molto diverso da quello che erano un quarto di secolo fa. E si avviano a diventare presto qualcosa di ancora diverso da ciò che sono oggi: alcune dinamiche di quella trasformazione vengono qui evidenziate e discusse.
Algero di Liegi, famoso teologo dell’Eucaristia, è anche uno dei massimi canonisti del periodo della Riforma gregoriana (XI-XII sec.). Canonico a Liegi, dopo una lunga attività di docenza divenne segretario del suo discusso vescovo e – nel tentativo di comporre il dissidio fra papato e impero e di salvaguardare i diritti della sua Chiesa locale – ha composto in due distinte epoche i tre libri del De misericordia et iustitia, poi unificati da un suo collega di canonicato in un unico testo, che fu una delle principali fonti di Graziano. Lo scritto di Algero però fu presto oscurato dall’opera del suo seguace e cadde nell’oblio. Al fine di restituirlo all’attenzione del nostro tempo, il presente studio descrive il contesto ecclesiale (generale e particolare) in cui Algero visse e operò; tenta una ricostruzione fondata della sua biografia, formulando interessanti ipotesi in proposito; presenta per la prima volta in assoluto (non solo in lingua italiana) una sintesi molto dettagliata del testo, del quale si individua anche la storia della composizione (datazione, precedenti, fonti); nella conclusione, infine, suggerisce alcuni spunti di prosecuzione dello studio per favorire una più profonda comprensione della nascita del diritto canonico moderno, ricordando che la dialettica fra misericordia e giustizia (su cui si improntano molte riflessioni e l’azione di papa Francesco) è ancora attualissima e bisognosa di continua rifondazione.
Nella Cappella degli Scrovegni Giotto ha dipinto la storia più bella del mondo, quella di Gesù, cominciando dai suoi nonni Gioacchino e Anna, i genitori di Maria. Attraverso di lei Dio si fa bambino. Tutti sono presi da stupore e restano a bocca aperta, perfino i cammelli.
Desidero affermare che nei contenuti di questo libro il lettore troverà la bussola per orientarsi nell’attuale cambiamento d’epoca.
Sono convinto che al mondo che verrà, e che è in parte già venuto, dobbiamo consegnare un libro come questo di Angela Fedele, poiché contiene in sé le risposte di cui l’umanità ha bisogno proprio in questo momento. Angela Fedele ci consegna un lavoro che ha in sé le caratteristiche della profezia e dell’annuncio.
Dalla Prefazione di Tonino Cantelmi
Sintesi del volume
Martin Buber e Tonino Cantelmi ci consegnano una proposta esistenziale che si oppone a derive individualiste o a tentazioni collettiviste: siamo chiamati a vivere nello stretto spartiacque tra l’io e il tu, giacché l’essenza della vita è nell’autenticità della relazione, che trova formulazione nel suo anelito costitutivo dell'esser rivolto all'Infinito.
Angela Fedele si laurea con lode in Filosofia. È curatrice del libro “Incontri con l'Altro: Nuovi orizzonti del Dialogo” per Opera editrice (2010). Ha insegnato nella Scuola Pubblica sperimentando un suo nuovo metodo di insegnamento incentrato sul dialogo io-tu, che ha come nucleo teorico di riferimento intellettuali della portata di Cantelmi, Cacciari, Galimberti.
Quadretto ovale in polimero dimensioni 14,5 x 11,5 cm con bordo dorato in rilievo raffigurante la Sacra Famiglia a colori.
Il quadretto può essere sia appoggiato, tramite il gancio in acciaio incluso, che appeso tramite gancetto.
La religiosità, la fede come essenza stessa della razionalità. Quindi NON "Credo perché è assurdo", ma "Credo perché è razionale". Ecco il punto di partenza di questo libro che è uno dei cardini della filosofia del movimento di Comunione e liberazione. Un libro che dimostra come il cristianesimo si propone come risposta imprevedibile, eppure pienamente ragionevole, al desiderio dell'uomo di vivere scoprendo e amando il proprio destino. "Il senso religioso" è il primo volume del "PerCorso" che espone il contenuto dei corsi tenuti da Luigi Giussani in oltre quarant'anni di insegnamento.
Siamo di fronte alla narrazione di una nascita, quella di Israele.
Una nascita attraverso una liberazione, certamente; meglio, una nascita attraverso piu liberazioni.
Protagonista principale il popolo santo, ma il vero autore, come vedremo, è Dio. La lettura che faremo dell'Esodo vorrebbe soprattutto indurci a riflettere e a chiederci se siamo coscienti del nostro statuto di figli di Dio; se anche noi avvertiamo le "contrazioni" della nascente creatura; se sappiamo riconoscere ciò che ostacola il cammino della nostra libertà, e se riusciamo — in fine — ad individuare le dinamiche della vita dentro le logiche mondane della morte. Ma non è tutto: siamo consapevoli che la nostra nascita è voluta, preparata, e accompagnata da Dio? Che è Lui stesso a generarci individualmente e comunitariamente come suoi figli e come sua eredita preziosa? A questo punto sorge lo stesso interrogativo che una notte Nicodemo pose a Gesù di Nazareth: "Come può nascere un uomo quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?" (Gv 3,4). E' vero, un uomo, soprattutto se è vecchio, non ha altro estuario che la morte, "ma l'uomo nuovo di cui parla Gesù può rinascere attraverso e lo Spirito" (cf. Gv 3,5).
Un uomo nasce a Se stesso quando sa di essere amato per ciò che è; solo l'amore del Padre — lo Spirito Santo —, manifestato in Gesù, porta alla beatitudine della propria verità.
"Ormai vecchio, guardando al mio passato, mi accorgo che il cammino dell'imparare a morire è stato il cammino dell'imparare a vivere, nella convinzione che ciò che si è vissuto nell'amore resterà per sempre. Solo l'amore innesta l'eternità nella nostra vita mortale. Che senso può avere nel nostro tempo la domanda sull'aldilà? Nell'epoca della morte rimossa o spettacolarizzata in un flusso di immagini che la esibiscono e la dissacrano, quale significato possiamo attribuirle? Su questa terra che tanto amo, ho sempre cercato l'eternità." Con queste parole Enzo Bianchi, instancabile cercatore di senso, apre una meditazione poetica e non dogmatica sulla più ineludibile delle domande - su quel limite capace di dare senso alla vita di ciascuno - per approdare a una risposta centrata sull'amore, sulla sua forza come trama del mondo e delle relazioni con gli altri, e quindi come ragione di speranza anche dopo la vita terrena. Un libro appassionato, carico di fiducia, in cui la morte si apre alla vita.
Una riflessione sul mistero del peccato per comprendere ancora meglio la misericordia di Dio e il suo perdono.
Chi o che cos'è il peccato oggi? Che cosa c'entra con la mia vita di fede? E quale ruolo occupa nel mio rapporto con Dio?
L'autore propone una riflessione sul mistero del peccato affrontando temi quali l'attuale oblio del peccato, il suo mistero a partire dai testi biblici., la liberazione dai peccati per opera di Gesù Cristo e il sacramento della Riconciliazione. Per concludere, il libro chiarisce che la misericordia di Dio e il peccato dell'uomo sono strettamente legati tra loro.
Un saggio che tocca una delle questioni più importanti nella vita della fede, perché, prendendo a prestito le parole di Paolo, "io trovo in me questa legge: quando voglio fare il bene, il male è accanto a me" (Rm 7,21).
Padre Raffaele Ruffo (Genova 1966)appartiene all'Ordine dei Frati MinoriCappuccini. Ha studiato teologia a Genova e a Roma e conseguito mil dottorato di ricerca in teologia spirituale presso la Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale nel 2011. Ha insegnato Storia e Teologia della vita consacrata presso lo studentato intercongregazionale di St. Laurent (Bouar, RCA). Attualmente risiede in Francia, nel convento del Clermont-Ferrarnd. Fra le sue numerose pubblicazioni si possono ricordare: Francesco uomo della lode (2011); Le virtù francescane. Un itinerario di gioia per un nuovo stile di vita (2013); Perché Dio è amore. Piccolo trattato di teologia dell'amore (2013); Francesco d'Assisi. Un santo dai mille volti (2014); Capire per credere. Una fede da ri-pensare (2014); Non voglio essere ladro. Francesco d'Assisi e la restituzione dei beni (2015).
L'immortalità dell'anima e la risurrezione dei corpi, il giudizio universale e quello individuale, l'inferno e il paradiso sono i temi ricorrenti nei saggi raccolti nel volume, dedicati alle tematiche escatologiche nell'iconografia medievale. Il principale argomento della trattazione è tuttavia la morte, considerata sia nella sua portata analogica - la riflessione cristiana ha conosciuto da sempre differenti accezioni e livelli - che in quella dialettica, che coglie della morte un volto positivo e uno negativo. Prefazione di Severino Dianich. Con un saggio in collaborazione con Agnese Maria Fortuna.