Il volume, attraverso una strutturazione ludiforme dell'attività didattica proposta, delinea l'importanza del comunicare e del parlare nella scuola dell'infanzia e riconosce il carattere trasversale e pervasivo dell'esperienza verbale. Nella prima parte si presentano alcune idee fondamentali per l'educazione linguistica, attraverso il riferimento ai documenti ministeriali. La seconda parte propone itinerari operativi che aiutano i bambini a rafforzare le loro competenze linguistiche e comunicative e a vivere positivamente il primo approccio con la lingua scritta.
Questo volume affronta il delicato tema del disagio in classe alla luce di un’indagine, svolta in Lombardia fra il novembre 2004 e il maggio 2005, incentrata sulla percezione del problema e la formazione degli insegnanti. L’impianto euristico articola piani d’analisi complementari: l’acquisizione di informazioni utili ai fini di un’efficace progettazione di percorsi formativi sul disagio, l’analisi delle attese e dei bisogni espressi dagli insegnanti e dai dirigenti scolastici riguardo al variegato panorama delle attività formative, la problematizzazione del rapporto tra professionalità docente e formazione. L’analisi sviluppata fornisce elementi che concorrono a comporre e ad articolare un’ipotesi interpretativa ampia, riguardante gli snodi sia epistemologici sia strategico-progettuali della formazione, in una prospettiva di sviluppo delle professionalità della scuola.
Le considerazioni maturate aiutano a corroborare e a specificare l’assunto fondamentale – suffragato dalla riflessione scientifica e richiamato dall’esame critico dell’esperienza – della corresponsabilità di tutti gli interlocutori implicati in un percorso formativo. Così si può dire riguardo allo sviluppo continuo delle professionalità della scuola, nella circolarità fra teoria e pratica, azione e formazione. Si delinea dunque un’idea di formazione intesa non come supporto, ma piuttosto come dimensione qualificante della professionalità nel suo quotidiano esercizio e sviluppo.
Renata Viganò è professore ordinario di Pedagogia all’Università Cattolica del Sacro Cuore. Tra le sue pubblicazioni: Psicologia ed educazione in L. Kohlberg (Vita e Pensiero, Milano 1998); Metodi quantitativi nella ricerca educativa (Vita e Pensiero, Milano 1999); Pedagogia e sperimentazione (Vita e Pensiero, Milano 2002); Professionalità pedagogica e ricerca (Vita e Pensiero, Milano 2003).
Il libro evidenzia come l'applicazione della riforma può imprimere una spinta di qualità al cammino inclusivo, attraverso alcuni nuovi dispositivi: i piani di studio personalizzati, la differenziazione e la flessibilità metodologica, didattica e organizzativa, il Portfolio.
"Almeno adesso abbiamo un posto per parlare". Ed uscì dalla mia stanza. Aveva chiesto di venire nel centro d'ascolto perché aveva bisogno di parlare. Venne fuori che il suo ragazzo, con cui stava da sei mesi, si era messo con la sua migliore amica. I genitori si stavano separando. Come lei, tanti altri. Tutti bisognosi di parlare, ma soprattutto di essere ascoltati. L'esperienza dei Centri d'ascolto e dei CIC nelle scuole può essere una formidabile occasione per entrare nel mondo dei nostri ragazzi. Ma il buon senso, la sensibilità e lo spirito volontaristico non bastano. Questo libro vuole offrire qualche spunto.
Atti del convegno organizzato dall'Istituto Pastorale Redemptor Hominis e dal Centro Interdisciplinare della Pontificia Universita Lateranense, tenuto il 4 maggio 2005. E' possibile parlare di educazione della virtu nell'era del bambino digitale"? I vari interventi sottolineano la necessita di riscoprire e ricomprendere le potenzialta umanizzanti della cultuta scientifica e tecnologica e di rilevarne la dimensione etica, in una prospettiva capace di favorire la valutazione delle risorse e dei problemi dell'educazione dell'infanzia. "
Il presente testo, risultato di contributi diversi, offre come elemento di forza una pluralità di approcci ai grandi problemi della formazione (approcci pedagogici, psicologici, sociologici, psicoanalitici, antropologici, ecc.) e fornisce, al tempo stesso, agli insegnanti e ai professionisti della formazione, "strumenti" per la loro attività.
E se gli insegnanti fossero come una tribù?? Infatti, c'è l'insegnante-viandante; c'è l'insegnante-Artemide. C'è poi l'alchimista. C'è anche l'insegnante-Vesta. C'è, infine, il perturbatore, l'insegnante che, scansando la noia della ripetizione, non rinuncia ogni giorno a provocare nell'allievo il piacere di problematizzare la sua visione del mondo. Denso e profondo eppure graffiante e impietoso, questo libro va consumato dagli insegnanti come uno snack: occorre aprirlo ogni volta che, in crisi di motivazione, si avverte il bisogno di riconfermare il senso avvincente e totale della professione di educatore.
"Coinvolgere" è la parola d'ordine che impregna gran parte del dibattito scolastico degli ultimi anni. Eppure è difficile stabilire una reale collaborazione tra docenti e famiglie. Questo libro, un passo alla volta, suggerisce un percorso per generare un reale coinvolgimento della famiglia. Partendo da un'iniziale curiosità, con passaggi intermedi, si può attirare la preda (i genitori) nella tana del lupo (gli insegnanti), ma solo se la consapevolezza è chiara: in un'alleanza educativa armonica tra le figure adulte, i bambini possono crescere meglio.