Il libro affronta il tema della vita spirituale dei laici cristiani che decidono di impegnarsi nella missione evangelizzatrice della parrocchia a cui appartengono. Offre un possibile cammino di crescita radicato nella consapevolezza che la visione cristiana dell'esistenza conferisce ad essa un senso di unitarietà, anche da una prospettiva puramente umana. Lo sfondo è, secondo la lezione del concilio Vaticano II, una Chiesa - porta aperta sul mondo - che è comunione missionaria. L'obiettivo è costruire, nell'ascolto reciproco e nel dialogo, una parrocchia sinodale, missionaria e solidale: una parrocchia vicina alla gente, che tenta di dare vita oggi ad uno stile pastorale fondato su una spiritualità connotata da vicinanza e prossimità. Spiritualità che si esprime nella ricerca di relazioni di solidarietà, gentilezza, ospitalità, fraternità come conviene a veri discepoli missionari e che matura nel segno dell'incarnazione strettamente connessa alla Pasqua del Signore e alla sua Parusia.
Rileggere e studiare testi di Eugenio Corecco sulla sinodalità esige la disponibilità a impegnarsi in un lavoro faticoso. Un lavoro mai completamente compiuto e che non è un puro esercizio accademico estraneo alla realtà o o alla vita ecclesiale attuale, ma rappresenta un percorso importante come antidoto contro la superficialità con cui oggi nella società e nella chiesa si discutono temi morali e dottrinali di grande rilevanza per la la vita cristiana, ma anche contro la tentazione sempre latente di democraticizzare aprioristicamente tutte le le strutture ecclesiali.
La strada aperta dai saggi di Corecco sulla sinodalità nella chiesa cattolica anticipa a livello scientifico l'insegnamento pastorale di papa Francesco proprio sulla necessità di riformare tutte le strutture giuridiche, curia romana compresa, secondo il principio della «fondamentale reciprocità» fra «sinodalità» e «camminare insieme». Una fondamentale reciprocità grazie alla quale «ciascuno ha qualcosa da imparare», sia il teologo più esperto, sia il semplice curioso guidato dal desiderio di capire meglio come «funziona» tutta l'organizzazione della chiesa cattolica.
Eugenio Corecco, studioso di Diritto canonico, amico di don Luigi Giussani e Giovanni Paolo I, fu anche l'iniziatore di Comunione e Liberazione in Svizzera, dove tenne la cattedra di Diritto canonico a Friburgo. Nominato consultore della commissione per l'interpretazione del CIC, tenne conferenze in tutto il mondo. Vescovo di Lugano dal 1986, vi fondò nel 1992 l'Istituto Accademico di Teologia.
Questo piccolo volume contiene due interviste, rilasciate a padre Lorenzo Prezzi, entrambe con un unico tema, quello della sinodalità ecclesiale. La prima intervista offre una serie di riflessioni personali capaci di tracciare, almeno per certi aspetti, un quadro completo della sinodalità ecclesiale. La seconda intervista offre un ricordo filiale del cardinale Carlo Maria Martini, presentandolo nell’ottica particolare di testimone autentico della sinodalità ecclesiale.
"Si tratta di allestire un vero e proprio spazio sinodale: di ascolto, di discernimento, di responsabilità critica e autocritica fra vescovi e teologi. Uno spazio estraneo ad ogni logica rivendicativa: dove la consuetudine fraterna scaccia il timore diffidente e nessuno si investe della parte di tutore esclusivo della causa comune, che comprende il rispetto dei ministeri e la gratitudine dei carismi. La formula è quella di uno spazio non occasionale, bensì abituale e continuativo. Un tavolo di incontro permanente, ma flessibile: non informale, ma neppure burocratico. Insomma, un esperimento di unità fra carisma e ministero che è già in sé stesso capace di recare valore aggiunto alla forma sinodale e testimoniale della communio ecclesiae." (dalla prefazione di Vincenzo Paglia)
Due voci, quelle di Rafael Luciani e di Serena Noceti, che affrontano la "sinodalità2, un concetto astratto che deve essere costantemente ribadito, soprattutto in vista del sinodo dei vescovi. Due voci che rivelano due visioni intersecanti della sinodalità, che è soprattutto uno stile, un habitus, un modus vivendi et operandi: lo stile di un popolo che Dio raccoglie e invia come corpo ecclesiale di Cristo e tempio dello Spirito Santo. La sinodalità è una dimensione costitutiva e costituente della vita e della missione della Chiesa che deve essere recuperata e che richiede la costante revisione degli stili di vita, delle pratiche di discernimento e delle strutture di governo. Una conversione di mentalità che implica il ripensamento dei rapporti di autorità e di uguaglianza, e quindi il passaggio a un nuovo modo di procedere ecclesiale che si fonda sulla base che comprende tutti i fedeli che compongono il popolo di Dio.
La sinodalità è una manifestazione della vita matura di una comunità cristiana. Se i membri che la costituiscono - fedeli e pastori - non possiedono una chiara consapevolezza di ciò che è proprio di ciascuno nell'esercizio del ministero, nessuno spazio sarà concesso allo Spirito Santo perché possa plasmarla secondo il suo gusto. Il posto che a Lui compete di diritto sarà occupato o da pastori che si ritengono padroni esclusivi del gregge o da fedeli che considerano sé stessi alla stregua di manovalanza, il cui scopo è dare una mano al proprio pastore perché possa realizzare i «suoi» progetti. Si illude chi pensa che la sinodalità possa diventare prassi abituale in una comunità se - da parte di tutti - non si è compiuto un faticoso percorso di conversione pastorale. L'autore, come dice il titolo del libro, propone alcuni esercizi concreti che consentono di tentare proprio tale percorso di conversione. I cambiamenti culturali e il mutato rapporto con il territorio stanno promuovendo nella Chiesa, grazie alla presenza dello Spirito Santo, un nuovo discernimento comunitario, «che consiste nel vedere la realtà con gli occhi di Dio, nell'ottica dell'unità e della comunione » [Papa Francesco, Udienza generale del 12 giugno 2019]. È dunque urgente coinvolgere l'intero Popolo di Dio nell'impegno di cogliere l'invito dello Spirito, per attuare processi di «ringiovanimento» del volto della Chiesa. Congregazione per il Clero, La conversione pastorale della comunità parrocchiale al servizio della missione evangelizzatrice della Chiesa, n. 10.
Per una Chiesa in uscita quali passi occorrono? Quali scelte pastorali? Quale stile assumere? A queste e ad altre domande si può rispondere innanzitutto mettendosi in ascolto dei giovani.
Con l’avvio del percorso sinodale voluto da Papa Francesco, la Chiesa è al lavoro nelle parrocchie e nelle diocesi per ascoltare il popolo di Dio e tracciare le linee del cammino. Anche il mondo della vita consacrata è interessato dal percorso sulla sinodalità. Padre Salvatore Farì ci accompagna attraverso la sua abile penna verso le linee guida sulla sinodalità di interesse per il mondo della vita consacrata.