Ricerca sollecitata, nel 2001, dal 1550° anniversario del Concilio di Calcedonia, pietra miliare nel cammino di comprensione della fede nel Signore Gesù, con lo scopo di stilare un bilancio più meditato sulla sua storia.
Dalla Genesi ai libri dei Profeti, dai racconti dei Vangeli alle visioni dell'Apocalisse, la Bibbia ha rappresentato nel corso dei secoli il codice dell'arte e della letteratura occidentali in virtù del suo significato universale, narrativo ed etico. Le pagine di molti libri rimarrebbero bianche se non fossero nutrite dal retroterra biblico che ne costituisce l'humus. E anche nei nostri tempi sono numerosi i poeti che, in modo più o meno esplicito, hanno raccolto la sfida del confronto con le Scritture, ora inseguendone la traccia sacra, ora recependone la trama narrativa, talvolta invece prendendone le distanze fino a curvare verso un amaro nichilismo. In questa raccolta, cinquantadue poesie tra le più intense degli ultimi cento anni, accompagnate da un commento rigoroso e insieme affabile, vengono messe in parallelo con passi dell'Antico o del Nuovo Testamento, riconoscibili come fonte dichiarata d'ispirazione oppure soltanto echeggiati o suggeriti all'orecchio del lettore. Ne risulta un dialogo a voci alterne in cui si mescolano fede e scetticismo, devozione e disperazione, sapienza e fantasia, in un confronto avvincente e, al contempo, sempre orientato a quella ricerca di senso che è costante e, per questo, insistentemente attuale.
Questo volume intende seguire il frastagliato percorso di un movimento di riforma della Chiesa cattolica nel secolo dei Lumi sino alla Rivoluzione. Esso trovò i suoi momenti più alti nell'alleanza col potere politico dei sovrani illuminati della casa d'Asburgo e nel sinodo di Pistoia del 1786. Dopo il fallimento del progetto riformatore, con la creazione in Italia delle repubbliche democratiche giacobine, il giansenismo accolse i principi della tolleranza e persino della libertà religiosa e contribuì alla difficile collocazione dei cattolici nel pluralismo religioso sancito dal nuovo corso della storia.
Questo volume affronta alcuni aspetti del rapporto tra la Curia romana e le realtà ecclesiali e religiose, sociali e politiche, della Chiesa cattolica nell'età moderna: dalla fiscalità spirituale pontificia alle Congregazioni del Sant'Uffizio e dei Riti, fino alle riforme dello Stato e della Curia, nello scorcio del Seicento. Una galleria di "ritratti", dal cardinale Giulio Antonio Santoro a Scipione Gonzaga e Guido Bentivoglio, fino al cardinal nipote Ludovico Ludovisi, ci conduce, dal "gran teatro del mondo" della Roma della Controriforma, alle trasformazioni operate, agli inizi del Settecento, nella cultura del personale curiale attraverso i suoi legami con l'Europa della "repubblica delle lettere". Pagine diverse, che seguono un'intensa stagione storica e che rappresentano un più che ventennale percorso di ricerca, qui offerto nell'intento di sollecitare nuove riflessioni.
Il volume, con originalità ed efficacia, problematizza dal punto di vista storico l’attuale configurazione a ventisette stati dell’Unione Europea, valutando in profondità le ragioni che la rendono possibile e i processi di pacificazione e di unione politica ed economica che essa persegue.Con uno sguardo che abbraccia tutte le diverse regioni europee, dalla prima età moderna a oggi, gli autori ci narrano la storia del nostro continente, segnata da processi di interdipendenza, di integrazione, di circolazione di persone, ricchezze e culture, in grado di creare nei secoli una comunità di uomini e donne che, al di là dei conflitti e delle differenze, sanno riconoscersi come europei.
I caratteri del clero cattolico, suoi legami con la società e la cultura europee, gli intrecci tra istituzioni ecclesiastiche e poteri politici, lungo un arco che va dal Concilio di Trento alla Rivoluzione francese. Mario Rosa insegna Storia moderna presso la Scuola Normale Superiore di Pisa.
Promotore del "neo-pragmatismo", Richard MacKay Rorty è uno degli autori più influenti e controversi del pensiero contemporaneo. Il suo contingentismo raffigura e raccoglie in modo esemplare le provocazioni che provengono dal lungo processo di revisione dei sistemi filosofici che hanno scandito il ritmo della cultura occidentale.
“Ancora oggi si continua a parlare di un rapporto conflittuale tra la religione cristiana e la scienza, eppure, se vi sono stati in passato momenti di contrasto, legati a una ingenua interpretazione letterale della narrazione biblica, è innegabile che molti degli scienziati che hanno contribuito in modo determinante al progresso scientifico erano credenti e oggi la Chiesa guarda alla ricerca scientifica con fiducia mentre la teologia riflette con grande apertura su quelle conquiste, come la teoria evoluzionista, considerate un tempo inconciliabili con la fede”.
dalla prefazione di Paolo Portoghesi
"Fa' che il cibo sia la tua medicina", ammoniva Ippocrate, padre della scienza medica. Oggi, in un'epoca di cibi sempre più industriali, manipolati, prodotti con materie prime modificate geneticamente e imposti dalla pubblicità e dal marketing, noi possiamo e dobbiamo andare oltre affermando che "stiamo" bene o male in base a "che cosa" mangiamo o non mangiamo. Non solo: perché la nostra salute e quella dei nostri figli dipendono anche dal "quando" consumiamo un determinato alimento, dal "come" lo cuciniamo, senza mai sottovalutare "insieme a che cosa" lo abbiniamo e lo portiamo in tavola. Sono tutte informazioni che troverete in questa guida pratica e di facile lettura allo stare bene, ma anche alla prevenzione più naturale, nonché più semplice e perfino più economica, delle peggiori malattie. Informazioni che nascono dall'esperienza ultraventennale di un'affermata oncologa italiana. Dobbiamo decidere se vogliamo continuare a essere azionisti occulti, inconsapevoli e senza nemmeno diritto di voto di qualche grande corporation alimentare o piuttosto ridiventare i ben informati unici proprietari della nostra salute, ovvero del più importante patrimonio di cui disponiamo - gratuitamente, per dono divino - fin dalla nascita.