È necessario togliere dal dialogo con Dio ogni presunzione, tutto ciò che crediamo di aver imparato e di possedere. Dobbiamo entrare nella preghiera come poveri, non come possidenti. Ogni volta che ci presentiamo davanti a Dio, ci presentiamo come assolutamente poveri; credo che, tutte le volte che non lo facciamo, la nostra preghiera ne soffra, diventi più pesante, sia carica di cose che la disturbano. È necessario entrare davanti a Dio veramente in stato di povertà, di spogliazione, di assenza di pretese: Signore, non sono capace di pregare e se tu permetterai che io stia davanti a te in uno stato di aridità, di attesa, ebbene benedirò questa attesa, perché tu sei troppo grande perché io ti possa comprendere. Tu sei l'Immenso, l'Infinito, l'Eterno: come posso io parlare con te? (Carlo Maria Martini)
Dio ha un sogno su ogni uomo. L'uomo può scrutare e scoprire questo sogno cercando i verbi di Dio e guardando i miracoli di Gesù. Essi rappresentano il sogno di un altro mondo, del regno di Dio, di un altro modo di essere nel quale noi siamo già e non ancora. Nel 2007, il cardinale Carlo Maria Martini risiedeva stabilmente in Terra Santa, dove spesso accoglieva gruppi di pellegrini. Questo testo, totalmente inedito, è stato ricavato da un corso di esercizi spirituali da lui predicati nella località di Kiryat Yearim, in Israele. Essenziale e diretto, Martini traccia una affresco del desiderio di Dio e della ricerca dell'uomo come suo interlocutore, descrivendo l'azione divina attraverso i verbi principali: creare, promettere, liberare, comandare, provvedere e amare. Lo schema classico degli "esercizi", arricchito dalle indicazioni per la disposizione alla preghiera personale e al commento ai brani biblici sapientemente bilanciato tra Antico e Nuovo testamento, portano il lettore ad affrontare una domanda cruciale: com'è possibile che tutto ciò che è amore nella vita degli uomini venga assunto nell'amore di Dio? Cosa c'entra Dio con la mia vita?
Dio ha un sogno su ogni uomo. L'uomo può scrutare e scoprire questo sogno cercando i verbi di Dio e guardando i miracoli di Gesù. Essi rappresentano il sogno di un altro mondo, del regno di Dio, di un altro modo di essere nel quale noi siamo già e non ancora. Nel 2007, il cardinale Carlo Maria Martini risiedeva stabilmente in Terra Santa, dove spesso accoglieva gruppi di pellegrini. Questo testo, totalmente inedito, è stato ricavato da un corso di esercizi spirituali da lui predicati nella località di Kiryat Yearim, in Israele. Essenziale e diretto, Martini traccia una affresco del desiderio di Dio e della ricerca dell'uomo come suo interlocutore, descrivendo l'azione divina attraverso i verbi principali: creare, promettere, liberare, comandare, provvedere e amare. Lo schema classico degli "esercizi", arricchito dalle indicazioni per la disposizione alla preghiera personale e al commento ai brani biblici sapientemente bilanciato tra Antico e Nuovo testamento, portano il lettore ad affrontare una domanda cruciale: com'è possibile che tutto ciò che è amore nella vita degli uomini venga assunto nell'amore di Dio? Cosa c'entra Dio con la mia vita?
Con umiltà e sapienza, attraverso la lectio, la meditatio e l’attualizzazione del testo di Is 45,15, le meditazioni del cardinal Carlo Maria Martini ci conducono in questo approfondimento in cui le pagine spingono a interrogarsi e a lasciarsi interrogare dalla realtà inequivocabile del male, della sofferenza e del dolore, pronti a rivivere come Gesù in Croce l’esperienza del nascondimento di Dio, ma con lo sguardo fisso sul Volto luminoso di Colui che – morto e risorto – ha rivelato la potenza dell’amore e del bene.
Contemplando il volto dell’Uomo della Sindone, il fedele scopre i segni inequivocabili del dolore e della violenza, ma si lascia raggiungere anche dalla pace che emana da quel volto sereno e disteso, il volto di Chi non è stato semplicemente vittima della violenza e della sopraffazione, ma ha offerto la propria vita per amore.
La stessa dinamica di rivelazione e di nascondimento, di drammatica notte oscura e di pacificazione del cuore si ritrova nell’esperienza e negli scritti di molti mistici, fra i quali i principali santi del Carmelo, di cui offriamo in appendice una breve antologia.
Elia, vero «gigante della fede», è «un eroe di grandezza quasi sovrumana che lotta per il suo Dio», ne difende il nome e l'unicità assoluta contro ogni idolatria, ne confessa l'amore geloso e fedele. Quale rivelazione del Dio vivente ci è consegnata nella figura di un uomo così straordinario? Il Cardinal Martini fa di questa domanda il filo conduttore delle sue meditazioni. La risposta può essere colta anzitutto gettando uno sguardo sulla vocazione e sulla vita del profeta. Elia è testimone di un "nascondimento" fecondo, ricco di nutrimento spirituale; è il profeta dall'orecchio attento: la sua familiarità con Dio gli rende possibile di riconoscerne il passaggio, anche quando è accompagnato o quasi preannunciato da un vento leggero, da una brezza quasi impercettibile. Elia entra nel fuoco dell'amore ardente di Dio, verso il quale è rapito, passando dal mistero dell'oscurità a quello della gloria. Martini ne è convinto: «È il simbolo della nostra vita e della nostra morte; il suo lasciarsi portare dalle ali dell'amore, dai cavalli di fuoco, è immagine della vita cristiana, della vita religiosa, è immagine della nostra morte, ed è questo il messaggio, la certezza che portiamo con noi».
«Le religioni possono fare molto per la pace e per questo debbono conoscersi, aiutarsi, fermentarsi a vicenda per scoprire sempre meglio il grande mistero che è nascosto nel cuore dell’uomo da Colui che lo ha fatto a sua immagine» Cardinale C. M. Martini.
Questo libro raccoglie sette omelie tenute nel 1975 da Carlo Maria Martini, allora Rettore del Pontificio Istituto Biblico di Roma. Si tratta di commenti esposti durante le celebrazioni liturgiche all'interno di un corso di esercizi spirituali e fino a oggi mai pubblicati. Martini aveva, all'epoca, 48 anni e non era ancora noto al grande pubblico. La sua frequentazione con la parola di Dio, però, lo rendeva già uno dei predicatori più ricercati, per la sua capacità di coniugare le domande interiori della spiritualità, personale e comunitaria, con le pretese del testo biblico. Il lettore scoprirà, in queste pagine, la voce di un Martini a tratti sorprendente, forse anche inusuale, certamente acerbo in qualche spunto, dove però si intravede già la struttura solida di chi non teme di farsi provocare dalla Bibbia e dalle sue pagine anche difficili, come nel caso del commento alla storia di Iefte o alle invettive di Gesù nei confronti dei farisei, che l'autore riconduce all'oggi di un clero e di una Chiesa che non possono "fingere di essere ciò che non sono". Sette omelie inedite, dunque, che aprono uno scorcio originale per meditare e conoscere meglio l'amato gesuita e indimenticato pastore della Chiesa milanese.
"Come un rivolo d'acqua, goccia dopo goccia, scava un solco nelle porfondità della roccia modificandone la forma, così la Parola di Dio, giorno dopo giorno, versetto dopo versetto, trasforma il nostro cuore di pietra in un cuore di carne".
Il testo del card. Carlo Maria Martini è un commento profondo e semplice alla Costituzione 'Dei Verbum' sulla Divina Rivelazione, promulgata da Paolo VI con tutti i Padri Conciliari il 18 novembre 1965.
Lo scopo di questo libro, che raccoglie le letture dei salmi proposte dal cardinale Martini, è quello di aiutare chiunque lo desideri ad avvicinare le preghiere del salterio. Nelle diverse situazioni il cardinale ha utilizzato il metodo della "lectio divina" per rileggere con maggiore profondità il testo dei salmi e mostrare come quste antiche preghiere possano scendere nel profondo di ogni persona "come una spada a due tagli". Ogni capitolo del libro presenta il testo del salmo seguito dall'intervento del cardinale. La "lectio divina" non occupa mai troppe pagine e così ciascun salmo può diventare un'occasione per vivere un momento di sosta nel corso della giornata, in cui leggere un testo e poi lasciare spazio ad un tempo di silenzio, seguendo in questo modo un invito che il cardinale ha proposto in divese occasioni.
È davvero possibile chiedere a ogni fedele di nutrirsi personalmente e quotidianamente della Scrittura, di giungere a quella familiarità con la Bibbia proposta dal concilio Vaticano II? Questa la domanda-sfida che sottende gli interventi del card. C.M. Martini riportati nel volume.
Pur essendo ancora lontani da tale traguardo, tuttavia è chiaro che il piano pastorale di una Chiesa non può prescindere da questo imperativo e dalla ricerca di strade e metodi per attuarlo. Non a caso Martini ha voluto impostare tutta la pastorale della diocesi di Milano in relazione alla priorità della familiarità orante di ogni fedele con la Bibbia, attraverso strumenti quali la scuola della Parola, gli esercizi serali e altre iniziative ispirate al capitolo VI della Dei Verbum.
Sommario
Presentazione (mons. L. Monari). I. L'uso pastorale della lectio divina. II. Parlare in parabole. III. In che modo e per quali tappe ci si innamora di Dio e della sua Parola. IV. La parola di Dio e la parola dell'uomo una sola storia. V. Parabola ed evangelo. VI. Come un bambino in braccio a sua madre. VII. La Bibbia nella vita del credente oggi. VIII. Evangelizzare essendo noi stessi vangelo. IX. La vera fede nel Signore Gesù crocifisso e risorto.
Note sull'autore
CARLO MARIA MARTINI (Torino 1927), gesuita, cardinale, arcivescovo emerito di Milano, è personalità di spicco nel panorama cattolico italiano e internazionale, e figura di riferimento nel dialogo ecumenico e interreligioso. Laureato in teologia e Scrittura, è stato docente di critica testuale al Pontificio Istituto Biblico, rettore dello stesso e della Pontificia Università Gregoriana; è accademico onorario della Pontificia Accademia delle Scienze. È stato presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee (C.C.E.E.) dal 1987 al 1993. Ha fatto parte della Commissione interconfessionale che ha elaborato il testo critico del Nuovo Testamento. Attualmente ha ripreso gli studi biblici, vivendo fra l'Italia e Gerusalemme. Ha pubblicato innumerevoli saggi scientifici, libri sugli esercizi spirituali, discorsi e lettere pastorali. Durante il suo episcopato a Milano (1980-2002) le EDB hanno pubblicato annualmente i testi dei suoi interventi pastorali, saggi di particolare rilievo come Per un'etica nella pubblica amministrazione. Educare al servizio (21992), nonché Parola alla Chiesa, Parola alla città (22009) che raccoglie tutte le lettere e i programmi pastorali diocesani e tutti i discorsi rivolti alla città di Milano in occasione della solennità di sant'Ambrogio; in occasione dell'anno sacerdotale hanno inoltre pubblicato Il tesoro dello scriba. La spiritualità del prete (2010) e «Io sto in mezzo a voi». Il prete e la sua comunità (2010).