Studio efficace e approfondito su un testo fondamentale per la ricostruzione del primo secolo e mezzo di vita dell'Ordine dei Frati Minori. Penalizzato per la generale valutazione di un suo carattere prettamente contemplativo, la Chronica XXIV generalium" si dimostra, secondo la tesi di Maria Teresa Dolso, un testo importante per comprendere la storia francescana. Un'opera nata in pieno Trecento dall'esperienza viva di laceranti conflitti interni, tensioni con il papato, incombenti divisioni che rappresenta il difficile percorso dell'unita nella storia dell'ordine francescano. "
Questo libro è un percorso che utilizza il linguaggio dell'arte come mediazione didattica e fornisce un piacevole e divertente strumento ludico per conoscere e approfondire la Bibbia attraverso molteplici codici comunicativi. L'itinerario è rivolto ai bambini dai 5 anni in su ed è uno strumento fruibile per insegnanti, catechisti, genitori e nonni che desiderano stimolare esperienze conoscitive e creative mediante la sperimentazione di materiali e tecniche diversificate, avvicinando e sensibilizzando anche i piccoli verso il gusto del bello.
"È Natale" dice il grande evento dell'incarnazione del Verbo, sconvolgente e perenne novità nella storia e in ogni storia del farsi carne della parola divina, e, insieme, il ripetersi rituale di una celebrazione entrata nella civiltà, che ha creato costume, con tutte le sue contraddizioni. Turoldo, con il tipico suo linguaggio di fede pura, immediata, e di denuncia senza veli dell'ipocrisia e della scandalosa, perfino orrenda, lontananza dal senso della festa, riporta il lettore al centro del gioioso annuncio di liberazione e all'inesauribile principio di umanità che scaturisce dalla presenza in mezzo a noi del Figlio di Dio.
"È Natale" dice il grande evento dell'incarnazione del Verbo, sconvolgente e perenne novità nella storia e in ogni storia del farsi carne della parola divina, e, insieme, il ripetersi rituale di una celebrazione entrata nella civiltà, che ha creato costume, con tutte le sue contraddizioni. Turoldo, con il tipico suo linguaggio di fede pura, immediata, e di denuncia senza veli dell'ipocrisia e della scandalosa, perfino orrenda, lontananza dal senso della festa, riporta il lettore al centro del gioioso annuncio di liberazione e all'inesauribile principio di umanità che scaturisce dalla presenza in mezzo a noi del Figlio di Dio.