Il volume, primo di una serie, studia l'uso dei Salmi nel Missale Romanum (editio typica 2002) e nella Liturgia Horarum (editio typica 1986). Lo scopo del presente studio e quello di far conoscere come la liturgia fa uso del Salterio. Si tratta di mostrare l'insieme di proposte che l'esperienza orante della Chiesa offre attraverso l'uso e la contestualizzazione di ciascun salmo nei due libri liturgici primordiali del Rito romano: il Messale e l'Ufficio divino.
L'opera rappresenta una singolare testimonianza di come il cardinal Martini si è fatto carico di condurre la Chiesa, affidata alla sua guida di pastore, nel cammino di evangelizzione del mondo contemporaneo, con una specifica attenzione per quella forma tipica che sono le missioni popolari. Un testo denso si indicazioni operative concrete, calate nel vissuto di comunità parrocchiali impegnate a diventare missionarie.
Una storia unica, una vita forse irripetibile... Gli incontri segreti con Papa Pio XII... Il dogma dell'Assunzione di Maria... Una delle più straordinarie esperienze soprannaturali dei nostri tempi. Le precise parole della Vergine della Rivelazione colme di forza spirituale, cariche di insegnamenti ma soprattutto di enorme portata profetica. Messaggi grazie guarigioni e segni di rilevanza fondamentale per il terzo millennio, di riflesso vissuti da Bruno Cornacchiola con un'incredibile vita al servizio della S. Trinità nel segno della Vergine Maria.
Si tratta di un’opera che è espressione diretta delle Fraternità monastiche e laiche di Gerusalemme, il movimento fondato in Francia nel 1975 da padre Pierre-Marie Delfieux e ora diffuso in tutta Europa (in Italia a Firenze). Al centro di questa nuova esperienza monastica l’intuizione di portare la vita e la regola monastica fuori dal convento, nelle città, a diretto contatto con la vita quotidiana. Questo libro, che segue il fortunato “Monaci nelle città” (tradotto in 17 lingue), ampliando e arricchendo di riferimenti alla Bibbia i temi di questa esperienza, costituisce quasi una “regola summa” del movimento.
Il bosco come universo narrativo e i suoi animali come protagonisti. Questa è la chiave dei racconti di Rigoni Stern, una chiave che può aprire le porte di etologie minime come quelle di aspre epopee. Sono storie di caprioli sperduti, di cani "dai segreti amori", di misteriosi gufi delle nevi, di ghiri e lepri in fuga, di api il cui operare quotidiano ha realmente qualcosa di epico. Sono storie a volte commoventi a volte un po' barbare, ma la violenza che vi alberga, lo stesso senso di morte che sovente le domina, si saldano ai meccanismi millenari della natura e perdono ogni significato angoscioso. Perché il male, sembra dire Rigoni Stern, è solo dell'uomo, quando dimentica o disprezza o distrugge gli equilibri del bosco.
Davide e Simone adesso sono Amici, ma non è sempre stato così! Simone, il bullo della classe, fino a poco tempo prima era l’incubo di Davide.Cosa fare per evitare le intimidazioni, le botte e quel terribile malessere prima delle lezioni? Fuggire, nascondersi? Tutto va storto fino al giorno in cui i due ragazzini scoprono di avere un problema in comune: gli amici! Troppo sottomessi e riverenti quelli di Simone e praticamente inesistenti quelli di Davide che a causa dei continui trasferimenti lavorativi del padre non è mai riuscito a farsi degli amici veri. Le acuteriflessioni di Davide sull’amicizia,e l’aiuto degli insegnanti saranno la strada giusta per risolvere il problema della classe.
Maria Adele Garavaglia insegnante e scrittrice di narrativa per ragazzi, alterna all’attività didattica corsi di scrittura creativa per bambini delle elementari.
Cristiana Cerretti docente del Corso d’illustrazione presso l’Accademia delle Arti e Nuove Tecnologie di Roma, ha pubblicato 25 libri e ha vinto numerosi premi. È relatrice dei corsi di formazione per gli insegnanti neolaureati dell’Università Roma Tre.
Il volume presenta l'ultima opera di Michelangelo, custodita al Museo del Castello Sforzesco di Milano, dopo il lavoro di restauro che l'ha riportata alle condizioni originali. L'opera risale al 1563, quando Michelangelo è sulla soglia dei novant'anni, ed è il frutto di una grande intuizione: il corpo originale di Cristo, del quale restano tracce in un braccio staccato dal blocco principale, viene spezzato e ricavato all'interno del corpo della Vergine. Pur rimasta incompiuta, quest'opera mostra intatto lo straordinario vigore della scultura del grande maestro. Il volume documenta le fasi del restauro che ha riportato il marmo michelangiolesco all'originario splendore.
Il gioco appare non solo con la forza del ricordo, ma con il suo possente valore simbolico di ricerca del paradiso in terra, inteso come giustizia, bellezza, libertà, amore: l'Utopia. E due utopisti sono Paul Gauguin e Flora Tristán, sua nonna materna agitatrice sociale e protofemnminista, le cui vicende vengono narrate in parallelo in questo romanzo. Ribelli e impulsivi, sognatori irriducibili ma anche ostinati combattenti.
Chiunque vuol farsi discepolo di Gesù deve seguirlo non semplicemente come un profeta, un predicatore itinerante che compie miracoli e attira le folle e che poi, per un disgraziato incidente, viene fatto prigioniero e viene ucciso, ma come colui che fin dalla nascita a Betlemme pone la sua vita sotto il segno della povertà, della fragilità, del disonore ricevuto e accolto quale parte del disegno divino. È questo il percorso di iniziazione tracciato dalla prima lettera di Pietro. Con l'Epistola dell'apostolo il biblista Martini ha avuto una lunga consuetudine e, proprio dal prolungato contatto con le ricchezze del testo, nascono queste meditazioni, frutto di un amore appassionato alla Parola rivelatrice di Dio.
Il libro è un contributo profondo e semplice nello stesso tempo alla riflessione della Chiesa in questo anno eucaristico. Rispondendo all'invito dei vescovi italiani a vivere sempre più in contatto con la Parola, attraverso il metodo della lectio divina, l'autrice commenta i brani eucaristici del Vangelo di Giovanni, sicuramente tra le pagine più alte del quarto vangelo.
È noto il "debito" che David M. Turoldo sentiva per le radici culturali e spirituali che gli provenivano dalla tradizione dell'Ordine cui apparteneva: i frati Servi di santa Maria. Radici che si sposavano con la sua natura, ma che hanno alimentato la sua genialità, la sua poesia e la sua avventura umana.