Gerusalemme ha rappresentato nella vita del cardinal Martini, secondo le sue stesse parole, "un'esperienza tutta spirituale, direi quasi mistica, l'esperienza di un'appartenenza di cui non mi sapevo dar ragione, se non una ragione misteriosa, indicibile e insieme fortissima". È la città delle tre religioni, la città in cui Dio si è rivelato. E sotto il segno di questo luogo unico al mondo vanno gli scritti raccolti in questo volume che propone la prima sezione del Meridiano: tre corsi di esercizi spirituali che mettono a fuoco alcune tra le più significative figure bibliche (Abramo, Davide, l'evangelista Giovanni) e un gruppo di interventi legati al ruolo di Gerusalemme e del popolo ebraico. Un insieme di testi preziosi per chiunque voglia recuperare l'originalità e la profondità del pensiero di un grande protagonista della spiritualità contemporanea.
"Ho potuto verificare quanto dice san Paolo, ossia che lo Spirito di Dio non tiene prigionieri nella paura, ma è spirito di amore, di confidenza e di mutua fiducia." Voce a servizio della Parola, Carlo Maria Martini ha voluto nel suo lungo episcopato risvegliare la fede e renderla sempre più "personale e matura". Perché se il patrimonio della fede non è ancora spento, corre però il rischio di estinguersi nell'affidarsi soltanto alla tradizione di gesti e di pratiche, in una vita che perde ogni giorno il proprio ultimo scopo. Riprendendo le parole di san Carlo, ribadisce che va risvegliata l'"assopita pietà" nella civiltà contemporanea, stanca di cristianesimo, in cui va ridestato lo stupore della fede cristiana. Compito della Chiesa è quindi oggi più che mai mettere i cristiani in condizione di vivere l'incontro salvifico. Il cammino compiuto da Martini nella sua personale esperienza e nell'incontro continuo con credenti e non credenti è ripercorso in questo volume attraverso i più significativi passaggi tratti dalle sue opere: da "La scuola della Parola" a "Conversazioni notturne a Gerusalemme", dalla meditazione sul "Discorso della montagna" a "Le età della vita", ad altri testi che testimoniano la grandezza di una personalità costantemente in ascolto della Parola di Dio e in dialogo con le ragioni umane. A un anno dal suo spegnersi, la voce di Martini, che risuona in queste pagine, diventa sempre più nitida e profonda, un forte richiamo per tutte le coscienze.
Carlo Maria Martini non nascose mai il cruccio di non essere riuscito a vedere completamente realizzato lo spirito di rinnovamento, di comunione e di collegialità del Concilio Vaticano II. In queste riflessioni rilegge alcune delle pagine più rivoluzionarie dei testi conciliari, invitando fedeli e laici, popolo di Dio e gerarchia ecclesiastica, a tornare a quella dimensione di ascolto del mondo, di modernità, di profezia che fu tipica dell'assise conciliare. Sono pagine dense ma, nello stesso tempo, molto concrete. Da un lato, lasciano intravedere l'immagine di un "Concilio incompiuto", dall'altro, spingono affinché la "nuova primavera" della Chiesa annunciata dal Vaticano II diventi realtà. Queste esortazioni fanno sentire ancora viva la voce di uno dei cardinali più amati e ascoltati da credenti e non credenti, mentre la svolta di papa Francesco rende più prossima la realizzazione del "sogno" di "una nuova primavera", che Martini - insieme a molti nella Chiesa - ha sempre accarezzato. Prefazione di Bartolomeo Sorge.
Las bellas oraciones de Carlo Maria Martini que conforman Invocar al Padre están inspiradas en la fe cristiana y además expresan, con gran amplitud de miras, el camino del hombre con sus dificultades y sus esperanzas.Estas plegarias, de temática muy diversa, tienen su origen en las numerosísimas celebraciones del cardenal Martini ante asambleas atentas que, al tiempo que lo escuchaban, inspiraban a su autor.Sin duda, estas oraciones son un fiel reflejo de la enorme sensibilidad humana y espiritual del cardenal Martini.
Questo volumetto contiene una raccolta di meditazioni di Padre Theodossios Maria della Croce sulla consacrazione alla Santissima Vergine. Le riflessioni sono brani di omelie pronunciate dal sacerdote greco, fondatore della Fraternità della Santissima Vergine Maria, ai suoi confratelli in occasione di atti di consacrazione alla Vergine Madre e vengono ora divulgate a tutti i fedeli come perle di saggezza e spiritualità per comprendere al meglio il ruolo della Madonna nella vita di ciascuno di noi e per riscoprire la bellezza e l?efficacia dell'atto di consacrazione alla Vergine.
Questo è il secondo dei tre volumi che raccolgono le lettere del domenicano p. Molinié ai suoi amici. Lettere valide per tutti, in questo mondo in cui i valori naturali stanno naufragando a dimostrare che appunto questi valori non bastano. È vero, siamo tutti orgogliosi. Ma questo non vuol dire che sia normale. Su questo siamo ciechi. Non è affatto normale che la confessione dell'orgoglio possa essere così facile, mentre quella dell'alcolismo così terribile. Se uno dice "Sono un alcolista" è una vergogna, anche se è una persona perbene. L'orgoglio, invece, non sembra grave, perché non è motivo di vergogna. L'orgoglioso non si vergogna di dire: "Sono orgoglioso." La dottrina della Chiesa però è molto chiara. L'alcolismo è una malattia che porta alla morte e che comporta certamente un decadimento psichico, ma non uccide che il corpo. L'orgoglio, invece, è la morte dell'anima, che di per sé è eterna.E allora, ecco la domanda: perché la confessione dell'orgoglio non fa lo stesso effetto? Perché ci si può permettere di dire: "Sono orgoglioso," senza che ciò sia drammatico? Rispondo: perché non è umiliante, e quindi non ce ne curiamo... Una lettura che ci aiuta a vivere la nostra realtà di cristiani.
La saggezza è la capacità di valutare e di affrontare con prudenza ed equilibrio gli eventi e le situazioni, dando loro la giusta importanza alla luce delle esperienze passate, personali o vissute da altri, quali ci sono riportate dai libri ma anche dalla realtà presente. Eppure esistono tanti tipi di saggezza, perché il suo concetto ha subito nel tempo un'evoluzione, per cui spesso ciò che era saggio per gli antichi non lo è più per i moderni e l'idea che gli orientali hanno della saggezza non coincide necessariamente con quella degli occidentali. In appendice la traduzione del De constantia sapientis (La fermezza del saggio) di Seneca.
Questo sussidio pastorale sul rosario, attraverso i misteri della gioia, della luce, del dolore e della gloria, vuole suscitare il desiderio di unirci a Maria, Madre della Chiesa, nella preghiera per le vocazioni e per la santità dei sacerdoti. La struttura di ogni mistero è triplice: un brano del Vangelo, una breve meditazione, la preghiera per le vocazioni e per la santità dei sacerdoti. Al termine sono riportate le Litanie lauretane e una preghiera mariana per le vocazioni.
Il sussidio ha come destinatari privilegiati i sacerdoti, i seminaristi, i giovani alla ricerca della propria vocazione, i laici impegnati, gli anziani e gli ammalati. È anche utile per le parrocchie e i gruppi di preghiera.
"Querida María Teresa:
(...) Me preocupa que siga persistiendo cierta mentalidad machista, incluso en las sociedades más avanzadas, en las que se consuman actos de violencia contra la mujer, convirtiéndola en objeto de maltrato, de trata y de lucro, así como de explotación en la publicidad y en la industria del consumo y de la diversión. Me preocupa igualmente que en la propia Iglesia, el papel de servicio al que todo cristiano está llamado se deslice, en el caso de la mujer, algunas veces, hacia papeles más bien de servidumbre que de verdadero servicio (...)".
María Teresa Compte Grau
Doctora en Ciencias Políticas y Sociología. Máster en Doctrina Social de la Iglesia. Experta en Victimología y Counselling. Secretaria General Académica de la Universidad Pontificia de Salamanca- Fundación Pablo VI y Directora del Máster Universitario de Doctrina Social de la Iglesia en la misma institución. Colaboradora en la Cadena Cope y en 13TV. Escribe en la revista Ecclesia y en el Semanario Alfa y Omega.
L'opera di Jean-Marie Floch si è sempre caratterizzata da una pratica della contaminazione, dal desiderio inesauribile di mettere in discussione schemi prestabiliti e luoghi comuni, per introdurre al loro posto nuove interpretazioni del mondo e diversi significati della società. Tutto il suo lavoro dunque è stato caratterizzato - in una parola - dal bricolage. Il presente volume è una raccolta di testi, molti dei quali difficilmente reperibili, pubblicati in riviste poco note o non più ristampati. L'idea di fondo è quella di rendere un'ulteriore testimonianza del lavoro di Floch per la ricerca sociosemiotica, raccogliendo un certo numero di scritti che illustrino come la scienza della significazione e dei linguaggi possa intervenire in ambiti molto diversi della vita quotidiana e della socialità, della cultura e della comunicazione.