La solitudine ha molte facce eppure non tutte negative, anzi! La sfida sta nel riuscire ad ascoltarla e a imparare a danzare con lei. «Spero che le mie riflessioni possano aiutarti a trovare una musica – che è senso e orizzonte – che ti accompagni. Nella solitudine e nella vita».
Leonia, la terzogenita di Zelia Guérin e Luigi Martin, fu una bambina "difficile". Umanamente forse meno dotata delle altre sorelle, ha però corrisposto con docilità al Signore: ha seguito la piccola via di santa Teresa di Gesù Bambino, la sua "beniamina", col fermo proposito di giungere alla santità. E dalla sua entrata definitiva alla Visitazione di Caen ha vissuto fino alla fine in una grande semplicità e nel totale abbandono in Dio.
Ai nostri giorni la lettera "Tau", appartenente sia all’alfabeto ebraico che a quello greco, viene spesso incontrata sotto forma di ciondoli, spille, elementi decorativi più o meno stilizzati, di semplice legno, di metallo smaltato o prezioso. Tuttavia, non sempre chi la esibisce conosce il significato profondo di questo segno, simbolo francescano per eccellenza, vero concentrato di spiritualità.
Il volume, destinato a tutte le categorie di persone a vario titolo legate alla persona e all’esperienza spirituale di san Francesco, descrive il valore simbolico del "Tau" offerto dalla Bibbia e dalla tradizione ecclesiale per approdare alla devozione del Poverello di Assisi, che lo assume come simbolo spirituale, come segno di personale conversione a Cristo e testimonianza visibile di fede e di speranza nella salvezza operata dalla croce.
Note sull’autore
Mariano Bigi è nato nel 1934 a Reggio Emilia, dove insegna lettere; è coniugato e padre di tre figlie. È stato presidente nazionale (1975-1988) e vicepresidente internazionale (1973-1982) dell’Ordine francescano secolare. Ha pubblicato: Il segno del Tau, Roma 1986; L’universale salute. Profilo storico dell’OFS, Roma 1989; Verso i luoghi di Dio, EDB, Bologna 2000. Ha inoltre curato, in collaborazione con Luigi Monaco, una raccolta di documenti pontifici sull’OFS (Roma 1987). Collabora alle riviste Frate Francesco e Vita Francescana.
Alla fine del Novecento si è affermato un nuovo tipo di potere: la sensologia. Essa impone un universo affettivo impersonale, nel quale tutto si dà come già sentito. Attraverso una rapida esposizione delle idee di alcuni grandi pensatori vengono prese in esame varie forme di affettività: dalla passione, che fonda la sfera privata della soggettività, al trasporto, che lancia la persona in un'abbagliante mondanità; dal sentimento, che purifica l'individuo introducendolo in climi rarefatti e sublimi, alla sapienza poetica, che lo immerge in sensazioni corpose e primitive. Nessuno di questi modi di sentire è tuttavia in grado di porsi come alternativo al mondo sensologico contemporaneo.
Il libro si apre con una citazione che evidenzia il paradosso con cui la psicologia è costretta a confrontarsi: a dispetto del senso comune che la immagina come studio dell'esperienza umana e dei significati, la psicologia ha, per molto tempo, intenzionalmente escluso questi temi dal suo campo di lavoro. Quali sono le ragioni profonde di questo rifiuto? E quali le opposte ragioni dell'attuale svolta verso la ricerca del significato? Questi interrogativi sono affrontati attraverso un'introduzione ragionata ai nuovi orientamenti della psicologia che rifiutano il paradigma naturalistico e le sue metodologie per proporre l'alternativa di una scientificità più incerta, ma più aderente all'esperienza umana.
Quante volte ci sentiamo soffocare dagli oggetti che invadono casa nostra? Vestiti, vecchi mobili, pile di documenti e utensili di ogni tipo generano un'energia negativa nell'ambiente in cui viviamo e, di conseguenza, anche nella nostra sfera psicologica e nelle relazioni personali. Con grande senso pratico e un pizzico d'ironia, questo volume dimostra come fare spazio in casa può trasformare la nostra vita e farci ritrovare serenità e armonia. Adattando i principi del feng shui allo stile di vita occidentale, il manuale offre un metodo semplice ma infallibile per riorganizzare gli spazi, con esempi e consigli mirati per ogni ambiente della casa: dal guardaroba alla cucina, dalle camere al bagno fino a cantina, garage, ufficio. Un libro per passare subito all'azione e scoprire che liberarsi da zavorre e accumuli è il primo passo per alleggerire la mente e riappropriarsi di se stessi.
"Qualunque vera e motivata poesia tende a ricostruire un universo perduto: anche se non lo sa, fa questo; e si tende e si modella a questa aspirazione, a quel fine per la maggior parte inconscio. Le immagini e il ritmo, e la metrica, il verso collaborano alla costituzione di un ordine che riflette il misterioso ordine perduto e percepito come mancante; in ogni poesia c'è questo senso di vacanza, questo senso non di immobilità su sé stessa, ma di movimento per il rimpianto e verso qualcosa che le manca. E questa mancanza è simultaneamente causa di rimpianto e di attesa." Mario Luzi
Le riviste degli anni di guerra e d'anteguerra, i fogli interventisti, i diari di trincea e la letteratura sulla guerra: rileggendo questa sterminata produzione Isnenghi ha ricostruito in questo studio l'atteggiamento nei confronti dell'intervento e poi dell'esperienza bellica di una intera generazione di intellettuali italiani: da Marinetti a Papini, da Prezzolini a Gadda, da Soffici a Jahier, Serra, Malaparte, Borgese, d'Annunzio. Dalla guerra come occasione rigeneratrice per l'individuo e la società alla guerra come veicolo di protesta o, al contrario, antidoto alla lotta di classe.
Il volume si articola in cinque sezioni: universo barocco; inglesi in Italia; italiani in Inghilterra; romantici, decadenti, vittoriani e piccolo museo dannunziano; bellezza e bizzaria; il Prazzesco. Accanto agli studi più conosciuti, la cultura del manierismo e del barocco, i rapporti letterari tra l'Italia e l'Inghilterra, la letteratura e l'arte dell'Ottocento europeo, il decadentismo, gli studi sulle arti minori, il volume propone anche il Praz meno noto: il viaggiatore che ha lasciato pagine sugli Stati Uniti e sulla Russia; il recensore acuto e caustico di volumi importanti della cultura non solo italiana, l'osservatore attento, e ricco di ironia, della storia del gusto.