Questo saggio è lo sviluppo di un precedente volume, rivisto ed ampliato, intitolato "Riappropriarsi della democrazia". Con riferimento all'attualità si sottolinea l'importanza di reagire all'individualismo libertario imperante che smantella lo Stato di diritto ed erode, con il bene comune inclusivo di tutti, la solidarietà, la destinazione universale dei beni e l'ecologia integrale. Occorre proporre ed educare ad un più autentico concetto di libertà. La libertà non è solo spezzare le proprie catene, ma anche vivere in modo da accrescere la libertà altrui. Essendosi riscontrato un crescente interesse per l'insegnamento morale e sociale dei pontefici, anche per quanto riguarda la riabilitazione della politica, si è pensato di far cosa utile allegando all'Antologia di brani, tratti dai molteplici pronunciamenti di san Giovanni Paolo II, di Benedetto XVI e di Francesco.
Negli anni bui del fascismo l'esperienza delle Aquile Randagie rappresenta un canto di Resistenza, di Libertà e di passione scout.
Sul filo dei ricordi e con il cuore pieno di riconoscenza un protagonista racconta le avventure, i drammi e le speranze di quei lontani dì, vissuti sempre "marciando insieme, man nella man".
Tra il 1925 e il 1929, nell'indifferenza del mondo cosiddetto civile, il Messico visse una tragedia senza precedenti. Il governo della Repubblica nelle mani di un piccolo gruppo di potere, gli "uomini di Sonora" - inasprì a tal punto la legislazione antireligiosa che già aveva colpito la comunità cattolica, da rendere impossibile qualsiasi manifestazione della fede. Il clero fu espulso, ogni cerimonia e rito cancellati. Tutti i luoghi o gli istituti in qualche modo collegati al culto (chiese, conventi, seminari, scuole, istituti di carità) furono chiusi o confiscati. Di fatto, dopo il 31 luglio 1925 la Chiesa sparì dalla vita del popolo messicano. A quel punto accadde però qualcosa che nessuno aveva previsto: centinaia di migliaia di messicani, appartenenti a tutti gli strati della popolazione, insorsero dandosi alla macchia. I generali dell'Esercito federale pensarono di poterli sconfiggere in breve tempo, ma l'insurrezione di Cristo Re, la "Cristiada", coinvolse presto milioni di cittadini e interi Stati della Federazione caddero sotto il controllo di un esercito "cristero" sempre più potente e benvoluto. La reazione del Governo non si fece attendere e fu di straordinaria durezza: massacri indiscriminati, campi di concentramento, impiccagioni di massa. Ma i "Cristeros" moltiplicavano le forze a ogni sconfitta, mostrandosi pronti al martirio. E infatti non furono le armi a sconfiggerli, ma la diplomazia internazionale con gli Accordi del 1929.
Verità e Croce, ovvero Scientia Crucis Edith Stein, bambina di intelligenza particolarmente vivace, verso i quindici anni abbandona la fede ebraica di famiglia mentre si protende nel culto della verità. Nel campo della filosofia, che pure abbraccia e insegna, il suo ideale vivente diventa Edmund Husserl, colui che insegna la conoscenza oggettiva. Tuttavia la sete della verità assoluta in lei viene soddisfatta soltanto con l'incontro della Croce di Cristo. Cristo crocifisso sarà suo Sposo: da Lui prenderà il nome religioso di Teresa Benedetta della Croce e da Lui imparerà a morire martire per il suo popolo. Tra l'8 e l'11 agosto 1942, unì il suo sacrificio a quello di Cristo, in una camera a gas di Auschwitz. È stata canonizzata da papa Giovanni Paolo II nel 1998. Un volumetto che tratteggia l'itinerario di Edith Stein dal desiderio all'incontro con la Verità, fino all'acquisizione della Scientia Crucis, mentre ripercorre il suo itinerario esistenziale.
Non si accontentano di bruciare le bandiere, annientare i simboli di chi considerano nemico: i seguaci del nuovo "Califfato dello Stato Islamico" distruggono dalle fondamenta tutto ciò che non sia stato creato da loro. Verso i siti archeologici e le opere d'arte si comportano come con i prigionieri: stuprano, vendono, bombardano. Questo agile volume indaga le ragioni di tale efferata iconoclastia. Da sempre le immagini hanno avuto difficoltà a convivere con le fedi religiose, ma che cosa è accaduto nel mondo islamico? Quali sono state, nei secoli, le ragioni per nascondere o mostrare, velare o indicare? Che senso si può dare alla distruzione e alla compravendita di questo Islam che non è "integrale", ma è diverso dai precedenti, è radicalmente e disumanamente nuovo?
Madre Teresa Maria di San Giuseppe (1900-1985) era una monaca carmelitana di clausura. La grande affinità spirituale tra lei e Maria Valtorta portava entrambe ad una confidenza completa, che poté esprimersi soltanto attraverso un serrato rapporto epistolare. Nel primo volume abbiamo raccolto le lettere dal dicembre 1945 al dicembre 1946. Nel secondo volume raccogliamo le lettere degli anni dal 1947 al 1957. Poiché i due volumi hanno quasi lo stesso numero di pagine, riteniamo che siano appartenute al secondo periodo le lettere (circa duecento) che la Madre Teresa Maria bruciò su richiesta della Valtorta, che sempre obbediva a disposizioni divine.
Antoine cresce insieme ai fratelli in un meraviglioso castello tra spettacoli teatrali, esplorazioni nelgranaio e storie da inventare. Il grande desiderio del piccolo Antoine è volare. Con la fantasia, con leparole e con l'aereo. Per guardare tutto da una prospettiva diversa: in volo su un aeroplano oscrivendo i suoi libri. La tenerezza e l'amore della mamma lo sorreggono da un capo all'altro delpianeta, dal deserto del Sahara fino alle cime delle Ande, accompagnandolo nell'avventura didiventare grande e nella scoperta di conservare un cuore bambino: un cuore grande capace di vedereciò che agli occhi rimane invisibile. Un libro da sfogliare per viaggiare nel mondo del piccolo Antoine, oltre il deserto, il cielo e i pianeti. Incontrando un piccolo principe e imparare da lui a essere ogni giorno bambini. Età di lettura: da 8 anni.
Guerra, intrighi e sangue sconvolgono il Burundi da decenni. Dal colpo di stato militare del 31 ottobre 1993 il Paese africano non conosce pace e i ripetuti massacri su base etnica hanno provocato almeno 50.000 morti e la fuga di centinaia di migliaia di persone. Tra costoro, l'ex ministro Jean-Marie Ngendahayo, politico discendente dalla famiglia reale burundese che intreccia una profonda relazione affettiva con l'autrice del libro e combatte per la democrazia. Sullo sfondo, missionari coraggiosi, violenze contro i più deboli, trame e incomprensioni che portano fino a oggi, con le fiamme tornate a bruciare il Burundi.
Il corpo è il centro delle preoccupazioni dell'uomo e della donna occidentali. Occorre renderlo bello, sano e forte per farne un veicolo di socializzazione e un'importante base per una personalità che vuole apparire sicura; ma la grande libertà di "lavorare" sul proprio corpo rivela anche degli aspetti critici, come l'insorgenza di nuove schiavitù che possono prendere la forma delle diete "fai da te", dell'assunzione di sostanze dopanti o della chirurgia estetica. Allo stesso tempo, i disequilibri dei sistemi relazionali sfogano i loro effetti sul corpo degli e delle adolescenti, innescando un aumento dei disturbi del comportamento alimentare che possono trasformarsi in vere e proprie patologie, come l'anoressia, la bulimia e vari tipi di dipendenze. Lo sport può avere un ruolo preventivo ed educativo: negli ultimi anni, soprattutto con la sua forma più popolare, il calcio, è divenuto centrale nella nostra società. Per la sua importanza e diffusione è stato anche definito "universale antropologico" ed è innegabile la sua valenza culturale per l'influsso che esercita sui comportamenti individuali e collettivi. Lo sport ha legami con la cultura e l'economia e svela una valenza formativa, una capacità di rafforzare identità e appartenenze e d'integrazione sociale che difficilmente si riscontrano in altri ambiti. In questo libro vedremo come strutturare percorsi di educazione al corpo equilibrati ed efficaci attraverso un nuovo modo d'interpretare lo sport e la cultura fisica.
In queste pagine si racconta la vicenda di Isabella d'Este, divenuta marchesa di Mantova dopo il matrimonio con Francesco Gonzaga; non di una semplice per quanto raffinata biografia si tratta, però, quanto di un vero e proprio romanzo: sia per la presenza di alcuni personaggi totalmente inventati - come Robert de la Pole, corrispondente del re d'inghilterra e innamorato platonico di Isabella -, sia soprattutto per la qualità della scrittura, che sembra avvolgere in una sorta di abbagliante pulviscolo ogni figura e ogni fatto storico. Protagonista assoluta è lei, Isabella, che ormai alla soglia dei sessant'anni rievoca la propria vita da quando, sposa sedicenne, giunse a Mantova e in un periodo tra i più tumultuosi e fulgidi della nostra storia, a cavallo tra Quattro e Cinquecento, resse le fila del piccolo stato costruendo attorno a sé una corte di ineguagliato splendore.
Maria Rita Mazzanti
Alla scoperta del Fuoco Magico
seconda edizione
Un viaggio per ragazzi e per quanti lo sono ancora nel cuore, verso terre e cieli nuovi, alla scoperta della cosa più importante del mondo. A guidarci sono dei pelosetti, insieme ad altre simpatiche creature, che tanta gioia riescono a regalarci perché capaci solo di amare. Li ritroveremo in Cielo? San Giovanni Paolo II disse: “La Genesi ci mostra Dio che soffia sull’uomo il suo alito di vita. C’è dunque un soffio, uno spirito che assomiglia al soffio e allo Spirito di Dio. Non solo l’uomo ma anche gli animali hanno un soffio Divino”.
Note sull'autore
Maria Rita Mazzanti è nata a Recanati, dove vive, dopo un periodo trascorso in Toscana. Per le Edizioni Segno ha pubblicato “Un giorno a Loreto – Storie, misteri e ricette della tradizione” e il romanzo “Artemide”.
A Parigi, nel momento più fulgido della Renaissance francese, Mlle de Chartres sposata al principe di Clèves si innamora dell'affascinante duca di Nemours. Legata al marito da profonda stima e affetto, decide di confessargli i propri sentimenti. Narrato in una scena tra le più celebri della letteratura francese, questo gesto si rivela gravido di conseguenze per tutti i personaggi... Scritto da una dama della corte del Re Sole, colta e raffinata, amica di La Rochefoucauld e di Mme de Sévigné, e pubblicato anonimo nel 1678, "La principessa di Clèves" segna una tappa importante nella storia della narrativa occidentale. In nome della verosimiglianza della trama, della verità dei personaggi, dell'eleganza degli strumenti espressivi, La principessa di Clèves rompe con le inutili lungaggini del romanzo barocco, ed è considerato il primo romanzo psicologico. Con i dilemmi interiori della sua principessa, in bilico tra fosca inquietudine e penetrante lucidità, Mme de Lafayette ha affascinato lettori d'ogni epoca.