È diffusa la convinzione che all'origine dei problemi economici di questi anni ci sia una generale mancanza di principi etici, che dovrebbero invece orientare le dinamiche e gli scopi del mercato. Per porre fine al disordine sarebbe quindi sufficiente ripristinare la funzione originaria che, secondo tale visione, esso dovrebbe svolgere: il perseguimento del bene comune. Così esposto, il ragionamento sembra fondato e persino scontato. La realtà è ben diversa. Come dimostra Paolo Del Debbio in questo libro, basta porsi alcune semplici domande per far emergere le molte contraddizioni che si nascondono dietro un'apparente e seducente ovvietà. I disastri finanziari, l'assenza di un accordo sulla gestione dell'emergenza ambientale e di interventi efficaci nella lotta alla povertà sono frutto dei meccanismi perversi del mercato o forse dell'inadeguatezza dei pubblici poteri? A un'attenta osservazione il richiamo all'etica si rivela infatti un alibi per coprire le responsabilità di chi non compie il proprio dovere. Docente di Etica ed economia all'Università Iulm di Milano, Del Debbio costruisce un percorso che, partendo dalle origini della questione etica in economia, conduce all'analisi di alcuni tra i più recenti modelli e argomenti proposti per affrontarla (Stiglitz, Bergoglio, Latouche, Piketty, Deaton). In particolare, l'autore si interroga sulla possibilità di stabilire un'etica dei diritti.
I numeri sono un'invenzione della mente o una scoperta con cui la mente accerta l'esistenza di qualcosa che è nel mondo? Domanda a cui da secoli i matematici hanno cercato di rispondere e che si può anche formulare così: che specie di realtà va attribuita ai numeri? Con la sua magistrale perspicuità, Zellini affronta questi temi, che non riguardano solo i matematici ma ogni essere pensante. Collegata alla prima, si incontrerà un'altra domanda capitale: come può avvenire che qualcosa, pur crescendo in dimensione (e nulla cresce come i numeri), rimanga uguale? Domanda affine a quella sull'identità delle cose soggette a metamorfosi. Ed equiparabile a quelle che si pongono i fisici sulla costituzione della materia.
L'anoressia pone una questione etica, nella misura in cui espone il soggetto a dilemmi fra pulsioni di crescita e desiderio di perfezione, tra difesa della vita e ricerca d'emancipazione, tra un insaziabile bisogno di relazioni e la cura di un'autonomia narcisistica. Il rifiuto del cibo esprime l'incerta reazione adolescenziale alle sorprendenti esperienze della pubertà, in cui emergono possibilità promettenti e sviluppi minacciosi. Imbrigliato in una situazione-limite e assediato da rischiosi conflitti di senso, chi soffre di disturbi alimentari elabora una propria visione del mondo e insegue un ideale normativo, giustifica le proprie valutazioni morali e difende una certa immagine di bene e di salute. Il volume delinea l'organizzazione valoriale che ruota attorno alla paura di aumentare di peso, svolgendo una serie d'indagini preliminari: l'analisi delle opzioni morali veicolate indirettamente dalla psicoterapia e dalla psichiatria, le narrazioni mitiche che influiscono sulle cornici simboliche personali, l'esame di alcuni testi cinematografici sull'ambiguità semantica del pasto, le alternative concettuali ben note alla filosofia e alla teologia (i dualismi mente/corpo, norma/desiderio, ragione/passioni, sesso/genere). Attraverso e nonostante i sintomi, il soggetto tenta, in forme pericolose e aggressive, di prendersi cura di una sofferenza profonda, facendo di sé un'opera degna, in cui la dolente verità del corpo emaciato possa comunicare una nuova figura di bellezza. Il disturbo alimentare svela così la componente estetica dell'esperienza morale.
Paolo Curtaz ripercorre il cammino di Abramo (il cercatore), Isacco (lo scampato), Giacobbe (l'astuto), Giuseppe (il sognatore) e delle loro discendenze, delle matriarche e di uomini e donne della Bibbia che hanno dedicato la loro vita alla ricerca di Dio con forza e determinazione incrollabili; perché o la vita è ricerca, passione e scrutamento o finisce con l'essere uno sterile susseguirsi di giorni. La grande notizia della Parola è che ognuno di noi ha un destino, ognuno di noi è chiamato da Dio, ognuno è capace di Dio, ma dobbiamo metterci in cammino per scoprirlo e comprenderne la volontà. Un libro scritto nella convinzione che o l'uomo si fa viandante in cerca, in continuo movimento, o non è. O trasforma la sua vita in una splendida caccia al tesoro, o avvizzisce in un vuoto che diventa incolmabile.
Questo libro è una guida alla scoperta dell'Italia del gusto attraverso i migliori prodotti tipici italiani e 170 ricette. Dopo i consigli per l'organizzazione della dispensa e delle tecniche di cottura, seguono i capitoli corrispondenti alle 21 regioni italiane. Ogni regione presenta un'introduzione di Paolo Massobrio con la segnalazione dei luoghi e dei prodotti che più lo hanno colpito dal punto di vista del gusto, seguita dalla descrizione dei prodotti che in quella regione sono stati presi come punto di riferimento per le ricette, quindi dalle ricette di Giovanna Ruo Berchera con l'abbinamento di un vino scelto tra le cantine regionali. Poi gli indirizzi dei produttori citati, tutti tratti da il Golosario, la guida alle cose buone d'Italia di Paolo Massobrio e un breve glossario dei termini di cucina impiegati nel testo. A chiusura due indici delle ricette: uno per portata e uno alfabetico.
Un manuale che insegna a stare a tavola con gusto e senza sprechi attraverso 120 ricette. Una guida pratica per fare una buona spesa, conservare gli alimenti e cuocerli, corredata da un ricettario diviso per mesi con anche 12 ricette originali di grandi chef italiani. Ogni mese si apre con il racconto del professore della Scuola Internazionale di Cucina Italiana Andrea Sinigaglia e con i prodotti che più si hanno in quel periodo, che vengono poi impiegati per realizzare antipasti, primi, secondi, piatti unici, contorni, dolci e conserve all'insegna del gusto, della salute e soprattutto contro lo spreco. Segue un'appendice con gli utensili e gli elettrodomestici per lavorare bene in cucina e un glossario di alcuni termini impiegati nel testo. In chiusura gli indici: uno per portata e uno per tipologia di prodotto.
L'argomento della concessione dei crediti è antico come il mondo, ma sempre attuale perché in continua evoluzione. La clientela è aumentata di numero e cresciuta in termini di preparazione, ma il rischio d'insolvenza, anziché diminuire, negli ultimi anni è aumentato, come i dati statistici confermano. Non esistono rimedi taumaturgici, ma possono e devono coesistere atteggiamenti improntati a preparazione professionale, disponibilità all'ascolto, capacità di seguire la clientela meno avvezza a gestire l'aspetto finanziario dell'attività aziendale, razionalità nell'individuare le motivazioni sottostanti ad una richiesta di credito, talvolta vaga e concessa solo perché assistita da idonea (?) garanzia. Al tempo stesso, gli strumenti elettronici agevolano il lavoro, accorciandone i tempi di esecuzione, ma talvolta prevaricano l'intervento dell'uomo con l'inconscia sudditanza che il mezzo tecnico esercita quasi inevitabilmente sull'utilizzatore, tanto che talvolta si rischia di privilegiare il mezzo, piuttosto che il fine che quel mezzo ci può consentire di raggiungere in tempi più brevi. Il libro è stato scritto in modo semplice, diretto, immediato. Il libro prende in esame anche il problema dell'insolvenza, cercando di farlo vivere in modo non traumatico e fornendo al tempo stesso alcuni suggerimenti pratici per contenerne danni e dimensioni, anche in termini di revocatoria fallimentare, nella quale spesso capita d'incorrere in modo inconsapevole.
I miti sono quel che resta dopo la dimenticanza, la rovina, il tempo che passa. Per questo sono eterni, perché sono al fondo di noi. Paola Mastrocola ha trovato una misura miracolosa per raccontarci una volta ancora queste storie infinite: nelle sue pagine la ricchezza e la leggerezza s'incontrano per la gioia pura del lettore, parlando in fondo dell'amore e basta. L'amore per un uomo, una donna, un fiume, una stella. La nostra porzione illuminata, il punto in cui alla nostra vita tocca ancora una parte del divino. L'amore per il mondo, così com'è. Dentro ogni storia c'è una domanda, che va dritta al cuore. In quale forma dobbiamo amare? E la bellezza si può rapire? Si può, amando, non conoscere l'amore? E quanto conta una promessa? E perché a una certa età che chiamiamo giovinezza abbiamo voglia di non concederci a nessuno, e giocare, e stare a mezz'aria, in volo? Le domande pungolano il mito, lo piegano a parlare da sé. Il racconto seduce con la sua forza, muovendosi con naturalezza dal passato al presente, in un tempo indifferenziato, inanellando dialoghi senza virgolette, parole che restano nell'aria. Storie che si richiamano e si inseguono, componendo un unico romanzo. L'amore, come lo raccontano i Greci, è struggente. Non è un sentimento, è di più: è la forza che lega insieme il tutto, il nodo che ci stringe, il cielo che ci sovrasta: ciò che ci determina, ci toglie la libertà ma ci dà senso, nutre la nostra più profonda sostanza di esseri umani transitori, così attaccati alla vita.
La teologia morale di oggi è certamente plurale e regionale, rispetto a quella monolitica preconciliare, che a livello filosofico e teologico adottava quasi esclusivamente categorie scolastiche. Oggi assistiamo a teologie di contesto culturale che si confrontano e riflettono a partire dalle problematiche locali emergenti, per esempio le teologie della liberazione e quelle del dialogo interreligioso. All'interno della stessa teologia interagiscono filosofie che declinano in modo diverso il dato morale e sono presenti opzioni diverse e alternative riguardo ad alcune tematiche e alle loro modalità.Alla luce di queste osservazioni, questo manuale si propone di offrire un'informazione di base esauriente e completa, per poi dare ragione di alcune scelte e di alcune conclusioni emerse nella riflessione teologico-morale contemporanea.
Il manuale presenta i fondamenti della psicologia sociale. Dopo un inquadramento storico, sono affrontate, oltre agli argomenti tradizionali della disciplina, tematiche legate a fenomeni attuali, quali la migrazione, l'esclusione sociale, l'intercultura, l'educazione scolastica e la formazione degli insegnanti. Nell'intento di illustrare la continuità e la complessità delle ricerche psicosociali sì evocano sia gli esperimenti classici della psicologia sociale sia i contributi più recenti.
L'opera, aggiornata alla GIURISPRUDENZA recente, tratta delle problematiche concrete che hanno generato la RESPONSABILITÀ CIVILE DEL PROFESSIONISTA.
Per ogni categoria professionale, secondo i numeri di contenziosi accesi nelle singole professioni, gli autori passano in rassegna i CASI REALI e analizzano,
partendo dal FATTO, i presupposti giuridici per la responsabilità civile individuando le procedure di comportamento per evitare di incorrere nella responsabilità professionale. Questo volume, nato essenzialmente dall'esperienza professionale degli autori, è rivolto a giuristi, commercialisti, consulenti del lavoro, assicuratori ed a quanti siano interessati ad approfondire le tematiche relative alla responsabilità civile dei professionisti.
Di recente lo scenario professionale si è arricchito dell'obbligo per i professionisti iscritti negli albi di contrarre idonea polizza assicurativa per la responsabilità civile professionale al fine di rimborsare equamente i propri clienti.
Per l'impostazione dei materiali si è scelto un taglio prevalentemente pra-
tico, senza trascurare, però, un doveroso inquadramento sistematico delle singole fattispecie che, a seconda del professionista coinvolto, presentano specifiche peculiarità.
- Omessa proposizione della domanda di condanna nei confronti del responsabile civile
- Omessa impugnazione autonoma di delibera assembleare
- Erronea citazione in giudizio, oltre che del condominio, dei singoli condomini
- Osservanza del termine prescrizionale per proporre richiesta risarcitoria nei confronti dell'amministrazione scolastica
- Tardiva opposizione a decreto ingiuntivo e inammissibilità dell'opposizione ad esecuzione forzata
- Errata individuazione del destinatario della notifica e conseguente nullità della medesima
- Inadempimento dell'onere probatorio gravante sul creditore opposto
- Omessa comunicazione al cliente della notifica della sentenza e reato di infedele patrocinio
- Errata notifica presso la cancelleria del Tribunale, anziché presso il domicilio eletto di controparte
- Erronea prosecuzione del giudizio
- Errata individuazione del luogo di notificazione dell'atto di opposizione a decreto ingiuntivo
- Responsabilità del notaio per l'attività dei sostituti
- Responsabilità per omessa od insufficiente verifica visure ipotecarie o catastali
- Responsabilità del notaio per inesatta identificazione delle parti che intervengono ad un atto
- Responsabilità del notaio nel caso di nullità della clausola compromissoria societaria
- Responsabilità del notaio in ordine al trattamento fiscale dell'atto rogato
- Responsabilità del notaio per tardiva od omessa trascrizione dell'atto rogato o della domanda giudiziale
- Responsabilità del commercialista per errata compilazione della dichiarazione dei redditi
- Responsabilità del commercialista in qualità di sindaco di società per azioni
- Responsabilità disciplinare del consulente del lavoro per l'attività dei sottoposti
- Esercizio abusivo della professione
- Prescrizione del diritto del cliente
Silvio Dissegna (1967-1979), ragazzo torinese morto dodicenne dopo acute sofferenze fisiche, aveva come grande ricchezza l'amicizia con Gesù che rendeva forte il suo spirito. Un piccolo-grande cristiano, un esempio per quanti, giovani e adulti, affrontano difficoltà fisiche o morali nel loro cammino di crescita.