Il servita Davide Maria Turoldo (1916-1992) ha attraversato, spesso da protagonista, numerosi e significativi episodi civili, sociali ed ecclesiali del secolo scorso: la Resistenza a Milano negli anni Quaranta, la scommessa di una società radicalmente rinnovata nel dopoguerra, la rigogliosa «germinazione» della Firenze di Giorgio La Pira, il superamento delle barriere tra Chiesa e mondo promosso dal Concilio Vaticano II, le battaglie civili iniziate nel Settantotto; l'America Latina e la sua teologia della liberazione. In sintesi un'«utopia che porta avanti il mondo». Non gli sono mancati periodi di contrarietà e di esilio forzato. Prendendo in considerazione la straordinaria produzione in prosa e poesia, le opere di teatro e cinema, la presenza in TV e sulla stampa, Bertezzolo scandaglia del sacerdote, conosciuto anche personalmente, l'inquieta «biografia del pensiero», inseguita nel suo percorso a spirale. Emergono così vita, pensiero, sfide, ancora straordinariamente irrompenti, a trent'anni dalla scomparsa di un testimone unico. Presentazione di Mariangela Maraviglia.
Paolo VI si sofferma in questa esortazione apostolica su alcune questioni che riguardano i rapporti tra la sacra liturgia e il culto della Vergine; propone considerazioni e direttive atte a favorire il legittimo sviluppo di questo culto, e infine, suggerisce alcune riflessioni per una ripresa vigorosa e più consapevole della recita del rosario la cui pratica ha una tradizione lunga in mezzo al popolo cristiano.
Esortazione apostolica di Paolo VI, pubblicata a dieci anni dalla chiusura del Concilio Vaticano II, al termine dell'Anno Santo del 1975. La riflessione del Papa si dipana tra il significato, il contenuto, le vie, i destinatari e lo spirito dell'evangelizzazione. L'invito forte ad ogni uomo e donna, è quello di essere ministri del Vangelo con la propria vita, perché avendo ricevuto per primi la gioia del Cristo, la mettano in gioco per l'annuncio del Regno.