Fin dalle origini del Movimento dei Focolari, la tensione a vivere la volontà di Dio anima la vita di chi aderisce alla spiritualit dellunit come risposta allamore personale e infinito di Dio. Rappresenta infatti uno dei cardini fondamentali di tale spiritualità, leit motiv di tanti scritti e discorsi di Chiara Lubich. In essa la fondatrice dei Focolari individua una strada di santit per tutti, laici e consacrati, adulti, giovani, bambini, uomini e donne di qualsiasi condizione sociale. Il volume raccoglie le meditazioni più significative sul tema.
Più potente dell'Opus Dei, più efficiente della massoneria. Questo libro racconta per la prima volta dall'interno come funzionano Comunione e liberazione e il suo braccio finanziario, la Compagnia delle opere (una rete di più di 34.000 imprese, un fatturato complessivo di almeno 70 miliardi di euro). "Questo nostro modello conquisterà l'Italia" ha detto Roberto Formigoni. Il modello, in gergo ciellino, si chiama "amicizia operativa". Oggi sempre più imprese, complice la crisi finanziaria, si avvicinano a CL per godere dell'ombrello protettivo della Compagnia delle opere. Questa inchiesta indaga sui rapporti del movimento con Berlusconi fin dagli anni Settanta, sui legami con la sinistra e con la Lega Nord. Dall'università alla scuola, alla sanità, alla finanza, all'edilizia, ai servizi sociali e all'assistenza, quello legato a CL è un business che vale miliardi di euro e seduce tutti, imprenditori, politici e uomini d'affari. Come dimostrano le inchieste Oil for Food, Why Not, La Cascina, oltre a quella della Procura di Padova sui fondi Ue o i procedimenti che hanno toccato la sanità lombarda. Un viaggio tra i membri di Comunione e liberazione, con interviste ad alcuni appartenenti ai Memores Domini, i "monaci guerrieri" che praticano la castità e vivono in residenze comuni. La testimonianza di un fuoriuscito dal movimento e quella di uno psicoterapeuta che ha conosciuto molti militanti di CL, restituiscono il ritratto spiazzante e veritiero di una lobby affamata di potere.
Dalla California a Gerusalemme passando attraverso il Marocco, l’Arabia Saudita, l’Italia, il Kenya, ancora gli Stati Uniti, e soprattutto l’incontro, personale e decisivo, con Cristo. Vincent Nagle, missionario in Medio Oriente per la Fraternità San Carlo, racconta la sua storia di vita e di fede: l’infanzia e la giovinezza nell’America liberale e progressista degli anni ’60 e ’70; il faccia a faccia, provvidenziale, con l’islam; la faticosa ricerca della fede; la piena adesione al cristianesimo e la scelta di diventare prete, segnata dall’incontro con Comunione e liberazione e il carisma di don Giussani. Infine, l’arrivo nella Città Santa per eccellenza, dove il carattere ormai minoritario della presenza cristiana nella terra in cui Gesù è vissuto diventa il paradigma della condizione del cattolicesimo nell’età contemporanea.
La conclusione è una sola e sfida tutti i credenti: la fede non può essere ridotta a una serie di nobili principi, ma deve essere vissuta come un’avventura che si insinua nelle pieghe della storia. Deve diventare esperienza e testimonianza. Deve essere praticata con la speranza di chi ha sperimentato l’abbraccio del Risorto.
L'AUTORE
Vincent Nagle è nato a San Francisco nel 1958. è entrato in seminario a Roma ed è stato ordinato prete nel 1992. Nel 2006 si è trasferito in Terra Santa e lavora nell’ufficio del Patriarca latino di Gerusalemme. è autore di Sulle frontiere dell’umano. Un prete tra i malati (Rubbettino Editore).
Lorenzo Fazzini, nato nel 1978, abita a Verona; sposato, ha un figlio. Giornalista, traduttore e consulente editoriale, scrive su «Avvenire» e collabora con diverse riviste tra cui «Mondo e Missione», «Messaggero di Sant’Antonio» e «Tempi». Ha pubblicato Nuovi cristiani d’Europa (Lindau) e Dialoghi nel cortile dei gentili (Edizioni Messaggero di Padova). Ha vinto il premio giornalistico UCSI «Giornalisti e società» under 30 e il «Giovanni Fallani». Il suo sito Internet è www.lorenzofazzini.it
Come ha potuto la predicazione di un oscuro falegname della Galilea suscitare un movimento che oggi conta oltre due miliardi di fedeli? Chi prestò ascolto alla «Buona Novella» e chi invece la ignorò? Come riuscì il cristianesimo primitivo a svilupparsi fino a diventare la religione più diffusa nelle trentuno maggiori città dell’Impero romano?
Basandosi su dati quantitativi e sui risultati degli studi più recenti, in ambito sia storico sia archeologico, Rodney Stark propone una ricostruzione dei fatti largamente inedita e rovescia molti luoghi comuni.
Per esempio, dimostra che:
1) Diversamente da quanto sostengono diversi studiosi, lo gnosticismo non fu una forma di cristianesimo più sofisticata o autentica, ma soltanto un tentativo infelice di paganizzare la cristianità.
2) Paolo è stato chiamato l’apostolo dei Gentili, ma per lo più convertì dei giudei.
3) Il paganesimo non fu rapidamente cancellato dalla repressione statale seguita alla conversione di Costantino nel 312, ma scomparì gradualmente perché la gente cominciò ad abbandonare i templi subendo il fascino del cristianesimo.
4) I culti «orientali» – come quelli dedicati a Iside, la dea egizia dell’amore e della magia, e a Cibele, la dea della fertilità dell’Asia Minore – prepararono in realtà la strada per la rapida diffusione della cristianità nei territori dell’Impero romano.
5) Contrariamente a quanto affermato da generazioni di storici, il culto misterico di Mitra non costituì affatto una sfida al cristianesimo quale nuova fede dell’Impero, poiché non ammetteva le donne e attraeva solo i soldati.
Ancora una volta non è esagerato affermare che l’intero quadro delle interpretazioni ormai consolidate riguardo ai primi secoli del cristianesimo e a come esso sia diventato nel tempo la più importante religione al mondo deve essere profondamente rivisto.
L'AUTORE
Rodney Stark è sociologo della religione e docente di Scienze sociali presso la Baylor University, in Texas. Tra le sue numerose pubblicazioni, ricordiamo: La vittoria della Ragione, Ascesa e affermazione del cristianesimo, La scoperta di Dio, Un unico vero Dio e Gli eserciti di Dio, tutte edite dalla nostra casa editrice.
Ilaria è un disastro ai fornelli. Un giorno, un’amica che ama cucinare le consiglia di passare un mese nella cucina di un famoso chef. All’inizio le scappa da ridere, ma poi accetta la sfida… Con una scrittura brillante e molto pop, Lo chef è un dio racconta per la prima volta il dietro le quinte delle più celebri cucine italiane.
Il libro
"Molti uomini preferiscono una bistecca ben cotta al rombo chiodato in crosta di cacao."
"Io odio cucinare. Possibile che a nessuno sia ancora venuto in mente di inventare pillole colorate al gusto di cibo?"
"Guardare uno chef in tivù è come guardare un film porno: guardi qualcuno che fa cose che tu non farai mai."
Ilaria è un disastro ai fornelli. Un giorno, un’amica che ama cucinare le consiglia di passare un mese nella cucina di un famoso chef. All’inizio le scappa da ridere, ma poi accetta la sfida: se non ce la fa un cuoco con tre stelle Michelin ad accenderle la passione per la cucina, allora non c’è davvero niente da fare. Smessi gli abiti di tutti i giorni e scesa dai tacchi, la protagonista infila un lungo camice e si prepara ad affrontare pentole e padelle. Ma prima di addentrarsi nelle segrete di via Gavroche, Ilaria si imbatte in un vecchissimo libro di ricette scritto da Peg Bracken, sostenitrice della liberazione femminile dalla dittatura domestica e inventrice di centinaia di ricette rapide tra cui lo Stayabed stew — lo stufato che si cuoce felicemente da solo in cinque ore. Peg, o meglio, il fantasma di Peg diventa il Virgilio che accompagna Ilaria nel suo viaggio estremo in un mondo dominato dai maschi, con orari assurdi, in mano a fascinosi despoti e abitato da apprendisti sacrificati agli dèi dell’haute cuisine. Insieme a dodici uomini che per tutto il giorno e gran parte della notte preparano piatti raffinatissimi e costosissimi sotto l’imperiosa direzione dello chef, Ilaria vive trenta giorni tra portate da novantaquattro euro e ravioli ripieni di maionese, cucinieri convinti che “ci vuole molta cura per separare il bianco dal giallo” e giovani aiutanti sicuri che Mtv a tutto volume aiuta la concentrazione. Sapori & sudori. La fragranza vitale del gusto e il veleno dell’umiliazione.
"Vi do una dritta. Se vedete girare tra i tavoli un cuoco in tenuta immacolata significa che ha smesso di cucinare da un bel po’."
Chi è una single di Dio? È una donna, credente e impegnata, che si ritrova a vivere una solitudine non scelta e cerca di affrontarla con fede e un pizzico di ironia. Il mondo delle single di Dio è un mondo di affetti desiderati e temuti, controcorrente rispetto alle masse tele-dirette, non conosce la mercificazione dei sentimenti né dei corpi, accetta (nonostante la fatica) che la vita sia fatta anche di attesa. Questo libro intende aprire un varco su quel mondo, osservarlo con partecipazione e descriverlo con affetto, ma anche offrire qualche riflessione pungente, come:
Ritrovarsi sole, nonostante tutto
Riconoscersi bisognose
La tentazione di colmare il vuoto
Rimettersi in gioco dopo aver amato
Limitare le aspettative
Cercare l’amore in Rete
Il silenzio di Dio
Dedicato alle single di Dio… ma anche ai loro amici, genitori, accompagnatori spirituali!
"Nel suo nucleo essenziale la mia fede è tornata a essere quella di una volta: il bisogno di effettiva fraternità e l'affermazione della superiorità della persona umana su tutti i meccanismi economici e sociali che la opprimono."
Credete a me: hai un soldo? Vali un soldo.
Sei, solo se hai.
— Petronio
Nel mondo d’oggi il denaro sembra la principale misura del valore individuale e l’elemento centrale della vita politica e sociale. Ma non si tratta certo di un fenomeno esclusivamente contemporaneo, perché la ricchezza è da sempre al centro delle riflessioni e delle preoccupazioni umane, dalla più lontana antichità ai nostri giorni. Proprio attraverso il dialogo con i testi antichi, sette protagonisti della cultura odierna si interrogano sul denaro nei suoi infiniti e conflittuali aspetti. Una panoramica che va dall’Antico Testamento a Omero, da Platone a Petronio, da Aristotele ad Agostino, e rivela come idee così remote e apparentemente estranee possano racchiudere una morale attualissima, che può aiutare a leggere la crisi globale. Rivolgersi ai classici diventa così un modo per comprendere le ambiguità del presente e per ritrovare l’etica economica perduta.
Un titolo come Domande a Dio potrebbe sembrare un atto di superbia. In realtà questo libro non è altro che un'appassionata proposta di ciò che la fede cristiana e il Magistero della Chiesa possono suggerire a chi desidera spalancare il proprio cuore all'Assoluto.
Il testo si avvia con la sottolineatura di quale sia l'identikit del Dio "cattolico" e descrive il significato dell'atto d'amore mediante il quale egli ha dato origine al mondo e all'uomo. Grande spazio è dedicato all'approfondimento della figura della Madonna, che continua ad accompagnare tuttora quando si incamminano sulla strada della conversione.
Il rapporto tra fede e ragione e il mistero della contrapposizione fra il bene e il male sono ampiamente trattati, partendo dalle riflessioni dei più significativi pensatori della cultura greco-romana per giungere alle osservazioni degli intellettuali contemporanei. l'ultima parte del volume è dedicata all'analisi di ciò che attende l'uomo al termine della vita e alla riflessione su quanto accadrà nei tempi ultimi, quando la storia umana si compirà con la seconda venuta di Cristo.
Questo libro nasce dall'ansia. Seguendo tre figure, tre ombre del contemporaneo, Ginevra Bompiani ferma il tempo della nostra storia per tornare indietro e avventurarsi nel nostro immaginario e nelle sue ferite. "La prima è la distruzione. Nel momento in cui la terra sembra occupata a distruggere e distruggersi per mano dei suoi abitanti, mi è sembrato urgente cercare di capire dove è nata questa corsa suicida. La seconda è la punizione. La nostra storia nasce da una punizione. Da dove ci viene questo bisogno di punire e essere puniti? Il castigo ha sostituito il destino, vediamo perfino la malattia e la morte come castighi ineluttabili. La terza è la mistificazione. Mentre l'Occidente sembra aver definitivamente confuso la verità con la menzogna, e aver smarrito entrambe le nozioni per perdersi in una grande nuvola di significati e insignificanze, mi sono chiesta: qual è la grande mistificazione, così necessaria da fare della storia, del mondo e dell'immaginario il suo nascondiglio?" Percorrere questi sentieri scoscesi nel passato, inseguire le sorgenti delle grandi narrazioni che hanno formato la civiltà occidentale, significa avventurarsi in un viaggio che scivola nel silenzio. È il silenzio della preistoria: un mondo lunare nel quale Bompiani ci guida, aprendo i nostri occhi a un mondo libero dalla violenza dei valori maschili e a una nuova conoscenza del femminile. Un femminile che non avevamo mai visto.
Elia, vero «gigante della fede», è «un eroe di grandezza quasi sovrumana che lotta per il suo Dio», ne difende il nome e l'unicità assoluta contro ogni idolatria, ne confessa l'amore geloso e fedele. Quale rivelazione del Dio vivente ci è consegnata nella figura di un uomo così straordinario? Il Cardinal Martini fa di questa domanda il filo conduttore delle sue meditazioni. La risposta può essere colta anzitutto gettando uno sguardo sulla vocazione e sulla vita del profeta. Elia è testimone di un "nascondimento" fecondo, ricco di nutrimento spirituale; è il profeta dall'orecchio attento: la sua familiarità con Dio gli rende possibile di riconoscerne il passaggio, anche quando è accompagnato o quasi preannunciato da un vento leggero, da una brezza quasi impercettibile. Elia entra nel fuoco dell'amore ardente di Dio, verso il quale è rapito, passando dal mistero dell'oscurità a quello della gloria. Martini ne è convinto: «È il simbolo della nostra vita e della nostra morte; il suo lasciarsi portare dalle ali dell'amore, dai cavalli di fuoco, è immagine della vita cristiana, della vita religiosa, è immagine della nostra morte, ed è questo il messaggio, la certezza che portiamo con noi».