LA PRESA DI POTERE DELL'INQUISIZIONE ROMANA (1550-1553)
 Autore: FIRPO MASSIMO 
 Editore: LATERZA
 Data di pubblicazione: Marzo 2014
 Collana: STORIA E SOCIETA'
 Codice: 9788858110911
 Dimensioni: 14,4 cm x 21,2 cm x 2,3 cm
 Peso: 364 g
 Pagine: 276
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 Descrizione di "LA PRESA DI POTERE DELL'INQUISIZIONE ROMANA (1550-1553)" 
 I primi anni Cinquanta del Cinquecento vedono uno scontro durissimo tra il Sant'Ufficio e papa Giulio III, sempre più in conflitto con gli inquisitori che di fatto non riconoscono la sua autorità, ma troppo debole e screditato per proporre una linea alternativa. La battaglia si apre con il lungo e drammatico conclave del 1549-50, quando Gian Pietro Carafa (il futuro Paolo IV) non esita a formulare esplicite accuse di eresia contro alcuni dei più autorevoli esponenti del sacro collegio. Forte del suo ruolo istituzionale di supremo difensore della fede, il Sant'Ufficio riesce a imporre il primato dell'ortodossia teologica su ogni altra considerazione di natura politica e pastorale, ergendosi cosi al rango di supremo tutore e garante della Chiesa e del suo magistero. A dispetto degli ordini del pontefice, l'Inquisizione continua ad accumulare prove e documenti processuali per eliminare i propri avversari anche avvalendosi delle denunce di persone screditate o di documenti falsi. Massimo Firpo tratteggia un quadro inatteso delle origini della Controriforma, colte negli aspri conflitti ai vertici della Chiesa di Roma, con esiti destinati a lasciare un segno profondo e duraturo sulla sua identità storica, teologica e pastorale. 
 
 
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