
Una delle più divertenti e anomale guide che siano mai state scritte. Tra il novembre 1936 e l'ottobre 1938 Raymond Queneau, l'autore di libri leggendari come "I fiori blu" o "Esercizi di stile", tiene ogni giorno una rubrica sul quotidiano "L'Intransigeant" nella quale pone ogni volta tre domande sulle cose più curiose della capitale francese. La Storia si mescola all'aneddoto, la pratica documentaria al perdersi nella città, il sorriso alla conoscenza. "Qual è la strada più corta?", "Quanti archi di trionfo ci sono?", "In quale casa morì Molière il 17 febbraio 1673?", "Qual è il più antico orologio pubblico della città?", "Chi era il Père Lachaise che dette il nome al celebre cimitero?". Notizie curiose, vere e proprie scoperte, talvolta rivelazioni. Una guida per chi ama questa straordinaria città che è anche la scoperta di un nuovo testo per chi ama Queneau.
Questo volume corredato da fotografie del Bel Paese, visto da prospettive e angoli diversi, traccia un ritratto dell'Italia attraverso i suoi panorami più emozionanti, i borghi più caratteristici, le meraviglie architettoniche che costellano le sue città, le incredibili vestigia archeologiche del passato e gli straordinari capolavori artistici ammirati e invidiati in tutto il mondo. Mari, montagne, laghi, vulcani, storia, genio artistico, palazzi, chiese, castelli: un mosaico di meraviglie che invita il lettore a intraprendere un "Grand Tour" attraverso le 80 attrazioni più spettacolari e indimenticabili della nostra penisola, con una panoramica dei tanti capolavori che rendono l'Italia il paese più ricco del mondo in termini di patrimonio artistico e naturale.
Con oltre un milione di visitatori dal 2005 ad oggi, Santiago di Compostela è senza ombra di dubbio una delle mete di pellegrinaggio più gettonate dei nostri tempi. Tra viandanti, mistici, coppiette in scarpe da ginnastica e turisti seduti sui sedili di comodi pullman, il medico e autore di best seller Jean-Christophe Rufin affronta il suo personale "apprendistato del vuoto". Ottocento chilometri da Hendaye, all'estremo sud-ovest della Francia, fino alla maestosa Cattedrale di San Giacomo. Tra dettagli concreti, riflessioni storiche e religiose e il desiderio di smascherare gli impostori degli ultimi chilometri, l'autore restituisce al Cammino per antonomasia la sua verità. Si tratta di una verità fatta di organizzazione capillare ed esasperante improvvisazione; di fango, case sbilenche e meravigliose coste battute dalle onde; di pellegrini solitari ingabbiati in una lunga sequenza di mode e tic alla ricerca di se stessi. È un percorso che può cominciare ovunque, e finire nella piazza dell'Obradoiro o tra le pagine di un libro. Perché anche se la caratteristica del Cammino è far dimenticare in fretta le ragioni per cui si è partiti, la strada continua ad agire su chi l'ha percorsa. Un' "alchimia dell'anima" che non necessita di spiegazioni. Basta partire, lungo i sentieri o sulla carta poco importa. Come Rufin ben sa, il Cammino immortale è fatto per chi va alla ricerca di niente. Tranne la voglia di continuare ad andare.
Secondo Francesco Sansovino molte città possono dirsi belle "con ricchi e grandi edifici", ma Venezia "posta nel mezzo dell'acque non ha cosa in terra alla quale si possa paragonare". Dalle origini e fino al 1797, anno della sua caduta, la classe dirigente della Repubblica idealizzò Venezia come Stato perfetto, le cui virtù dovevano riverberarsi nello splendore dei monumenti e nella singolarità della forma urbana. Ammirazione e anche inevitabile invidia erano le reazioni che maggiormente suscitava una tale superiore autocoscienza. Incredulo stupore, pietosa malinconia e, talora, quasi sadico compiacimento per la sua fine sono, invece, i sentimenti nei riguardi del corpo incurabile, eppure così ostinatamente resistente, della Venezia detronizzata. Spogliata di molti preziosi ornamenti, ma sempre magnifica, privata degli orpelli di un mito che pareva inossidabile, rimangono i segni della gloria passata. Sostanzialmente intatta (sebbene in più punti lacerata e offesa), resta la sua forma urbis. L'immagine, che non casualmente si intese in secoli costruire, come fosse fin dall'origine pensata nella mente di Dio, riesce ancor oggi ad esercitare una magnetica attrazione: Venezia non significa forse "Veni etiam, cioè vieni ancora e ancora", perché "quante volte verrai sempre vedrai nuove cose e nuove bellezze".
Dalla spesa al mangiar fuori, dalle meraviglie del centro storico alle piscine termali gratuite fuori porta. Il vademecum per romani snervati e turisti frastornati, per districarsi nella giungla urbana della metropoli più caotica d’Italia senza farsi spennare.
Dimenticate le guide che raccontano Roma come colosseo-fori-monetina-a-fontana-di-trevi-cacio-e-pepe-a-trastevere. Qui non leggerete della storia dei gladiatori né troverete gli indirizzi di catene di ristoranti, ma scoprirete dove trovare i supplì migliori della città a meno di 2 €, borse in pelle sotto i 30, storiche enoteche per aperitivi low cost tra i vicoli, deliziosi teatri nascosti nelle cripte, monumenti poco noti e... gratis! Il tutto in compagnia di 3 insider metropolitane, blogger del nuovo fenomeno web Nuok.it, che da anni setacciano la città con indomabile spirito low cost e infallibile fiuto da trend setter.
Visitate palazzi chiusi al pubblico, ammirate opere d'arte straordinarie senza essere circondati da turisti, assistete a un concerto in un magnifico oratorio segreto, fate benedire il cane o l'auto, assistete alla liquefazione del sangue di San Pantaleone, sorprendetevi davanti a una rara meridiana catottrica o stupitevi per un'insolita anamorfosi; scoprite il quadro motorizzato di Rubens e i segreti del Vaticano, ritrovate un capolavoro perduto del Bernini, fermatevi in raccoglimento davanti all'immagine del Sacro Volto di Cristo che, impressa su una medaglia, nel 1968 arrivò sulla luna, organizzate una cena romantica in un palazzo privato, proteggete la gola dai rigori dell'inverno. Lontano dalla folla e dai consueti cliché, Roma conserva tesori nascosti che rivela solo ad abitanti e turisti pronti a uscire dai sentieri battuti.
La presente guida, seppur sintetica, offre informazioni puntuali, documentate e talora alternative alle comuni guide, sulla Basilica di San Pietro e la Città del Vaticano. L'originalità del lavoro è da ricercarsi nella funzionalità e nella praticità di consultazione degli argomenti, la cui selezione è stata suggerita non tanto dalla rilevanza storica e artistica, ma piuttosto dall'interesse suscitato nei visitatori. Inoltre la presenza di numerose immagini a colori e la pratica impaginazione stile rubrica contribuiscono a dare un approccio immediato e contestualizzato ai singoli argomenti trattati.
Questo nuova edizione dell'Atlante ripercorre la trama della storia attraverso 93 tavole corredate da numerosissime carte, esaurienti testi esplicativi e molte illustrazioni. La cartografia, ricca di informazioni, si presta a molteplici chiavi di lettura, dal quadro d'insieme all'analisi dettagliata. I testi, integrati da approfondimenti e sintetiche cronologie, consentono di cogliere sia i momenti più significativi che gli aspetti meno noti di quanto descritto. La storia è rappresentata nel suo continuo divenire: gli eventi, proposti come quadri dinamici, sono messi in relazione fra loro come componenti di un processo fitto di intrecci. L'Atlante è suddiviso in diverse sezioni, dalla preistoria all'età contemporanea, con particolare attenzione alle problematiche del terzo millennio e ai più scottanti temi di attualità. In chiusura, una serie di tavole cronologiche ripercorrono le tappe salienti della storia dipanandosi lungo efficaci linee del tempo. Un indice dei luoghi e dei personaggi agevola la ricerca degli argomenti trattati.
La guida che riesce a raccontare in modo completo e affidabile le migliori osterie, le materie prime utilizzate, la migliore cucina di territorio e di tradizione a un prezzo contenuto, senza perdere di vista il grande valore dell'accoglienza. Sono oltre 1700 i locali recensiti perché custodi e promotori di piatti e materie prime di altissimo valore a un prezzo non superiore a 35 euro (vini esclusi) e per ognuno una scheda esaustiva racconta i piatti più significativi e attribuisce non premi ma simboli: Chiocciola, Bottiglia, Formaggio per segnalare i posti con l'offerta complessiva migliore, quelli che hanno una bella selezione di vini e quelli che si distinguono per la proposta dei formaggi. La guida è impreziosita dalle introduzioni regionali - un bel modo per conoscere i luoghi che si vanno a visitare - e gli "Scelti per Voi" - una lista di piatti della tradizione con i posti dove vale la pena andarli a provare. All'interno sono inoltre segnalate le osterie dove la cucina prepara anche piatti senza glutine, è presente un orto di proprietà, si può scegliere un menù vegetariano.
Spesso si riparte da dove si è terminato. Il cammino continua, e dopo la guida di spiritualità della Via Francigena che ci ha portato fino a Roma, un nuovo cammino ci chiama ad andare oltre. Ci dirigiamo a sud fino ai porti d'imbarco per la Terra Santa, per Gerusalemme. La strada da Roma a Finibus Terrae è un cammino molto ricco che ci regala molteplici spunti, dandoci la possibilità di incontrare la storia e la vita di chi ci ha preceduto in territori che hanno offerto e sempre continuano a offrire un mutamento continuo, scandito da leggi e ritmi che ci superano e ci sovrastano. L'itinerario del pellegrinaggio: Roma, Latina, Marino, Parco Regionale dei Castelli Romani, Artena, Colleferro, Rossilli, Anagni, Ferentino, Veroli, Abbazia di Casamari, Ceprano, Aquino, Montecassino, Cassino, Langobardia Minor, Mignano Montelungo, Abbazia della Ferrara, Alife, Telese, Solopaca, Benevento, San Bartolomeo, Bari, Brindisi, Lecce, Otranto. Una guida San Paolo ricca di informazioni, fotografie, cartine, indicazioni per il pernottamento e per il ristoro. Suggerimenti spirituali per un pellegrinaggio fruttuoso e stimolante. Da Roma a Otranto, continua il pellegrinaggio sulla Via Francigena.
Cartine dettagliate e fotografie, d’epoca e non.
Luoghi, istituzioni, personaggi, avvenimenti storici…
Sentieri montani e strade panoramiche, laghi, rifugi e musei…
Un’introduzione e una guida del massimo storico valdese vivente, Giorgio Tourn, alle valli valdesi del Piemonte – val Chisone, val Germanasca e val Pellice, nei secoli rifugio degli appartenenti alla confessione religiosa valdese – attraverso i luoghi, le istituzioni, gli avvenimenti storici e i personaggi principali.
Da Torre Pellice a Prali, dall’aula sinodale alle miniere di talco, dal «Glorioso Rimpatrio» alle Lettere Patenti di Carlo Alberto, da Valdo di Lione al colonnello Beckwith: percorsi, a piedi o in auto, lungo sentieri e strade panoramiche, che intrecciano territorio, economia e storia – tanto locale quanto di respiro europeo – alla fede protestante.
Gerusalemme è una città dilaniata da millenni di guerre, scontri tra religioni, conflitti tra politiche contrapposte, che ne hanno fatto di volta in volta un simbolo, un avamposto strategico, un luogo da conquistare e controllare all'interno di un mercato di territori e popolazioni. Paola Caridi ha vissuto per dieci anni a Gerusalemme. Le sue pagine ci restituiscono una città vissuta intimamente, indimenticabile per la bellezza delle mura antiche, delle pietre bianchissime, della sua umanità dolente. Ma ci restituiscono anche una città crudele, dove israeliani e palestinesi fanno talvolta la spesa negli stessi supermercati, per poi rinchiudersi nei confini dei rispettivi quartieri, invisibili gli uni agli altri. Una città costellata di posti di blocco che controllano gli spostamenti di donne e uomini, merci e idee, nemici e potenziali attentatori. Una città densa di segni e memorie antiche e recenti, in cui ogni stagione politica porta con sé nuovi vincitori, nuove versioni della storia passata, nuove ripartizioni degli spazi urbani, nuove abitudini di vita. Gerusalemme si è aperta per un breve periodo alla modernità, per poi rinchiudersi dentro i propri muri. Rimane comunque un laboratorio, in cui si scontrano politica e vivere quotidiano. Sopravvive la speranza: che Gerusalemme, una e condivisa da tutti, torni a essere una città per gli uomini e le donne che lì vivono.