
Difficile da credere, ma è possibile fuggire "into the wild" senza uscire dalla vecchia Europa. Basta far rotta verso l'Islanda, una terra lontana solo poche ore di volo dal caos delle nostre città, ma ancora selvaggia, un luogo estremo e spopolato dove la natura è madre e matrigna, creatrice e distruttrice. Quando si pensa all'Islanda la mente disegna immagini di bianche distese di ghiaccio e di vulcani che vomitano lava; la memoria scava tra i racconti ascoltati e rievoca cascate imponenti; gli occhi ritornano a proiettare sequenze di documentari dove migliaia di uccelli si lanciano da scogliere perpendicolari. E quando ci si arriva si scopre che è davvero così! Il perimetro dell'isola offre un susseguirsi di panorami incantevoli e indimenticabili: i maestosi ghiacciai, le innumerevoli cascate, le spiagge nere che si alternano a fiordi punteggiati da minuscoli villaggi, i campi di lava a perdita d'occhio dove si cammina tra rocce nere da cui fuoriesce vapore incessantemente, le lande selvagge e l'irregolarità dei remoti fiordi occidentali con le colonie di uccelli marini più numerose del mondo, l'atmosfera informale di Reykjavik. L'Islanda è l'estrema wilderness d'Europa: una terra fredda dal cuore di fuoco, che davvero riuscirà a riscaldare il cuore, emozionare e sedurre anche il viaggiatore appassionato di natura che ha già visto tutto e non è più facile allo stupore.
Se state cercando suggerimenti per organizzare escursioni a piedi o in bicicletta, gite in barca, arrampicate, immersioni e tanto altro durante il vostro viaggio in Sardegna questa guida è la scelta giusta. Otto capitoli che da Cagliari alla Gallura descrivono oltre alle città principali i punti di maggiore interesse dell'isola, come Su Nuraxi e gli altri siti nuragici, le terre selvagge della Barbagia, il massiccio del Gennargentu e i suoi sentieri, l'altopiano della Giara di Gesturi, la Costa Smeralda con i suoi locali alla moda e le sue spiagge, le isole dell'Asinara, della Maddalena e di Caprera, le dune della Costa Verde, la strada lungo la Costa del Sud, i villaggi dei pescatori, i resti di città puniche e romane, per citarne solo alcuni.
Dalle vette delle Alpi alla Valle dei Templi siciliana, dalla rappresentazione ricca di simboli del Cenacolo di Leonardo, a Milano, alle immense pietre dei nuraghi sardi, in Italia le meraviglie sono ovunque. Le diamo per scontate, abituati come siamo a muoverci da una bellezza straordinaria all'altra: maestose rovine romane e sorprendenti chiese barocche, il genio del Rinascimento fiorentino e la luce del Settecento veneziano. Se ci soffermiamo a riflettere, scopriremo che non esiste un secolo in cui in Italia non sia stato creato qualcosa di incredibilmente prezioso. A essere dichiarati dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità sono stati finora ben cinquantacinque siti in Italia, tantissimi considerate le dimensioni del nostro territorio, una densità che non ha eguali in nessun altro Paese del mondo. Questo libro è un viaggio nello spazio e nel tempo alla ricerca delle meraviglie italiane. Il nostro patrimonio è la nostra identità. Siamo noi. Abbiamo il dovere e la responsabilità di difenderlo. Questi siti esprimono la nostra storia comune, la diversità delle culture, la relazione fra l'uomo e l'ambiente naturale. Rappresentano l'anima e la memoria delle popolazioni e dei territori che le esprimono. Affermano il valore universale della bellezza e della curiosità, che è la nostra più grande ricchezza.
"Terrasanta fu definita 'il quinto Evangelo'; definizione che vorrei aver trovata io, tanto mi piace ed è vera. Invece l'ha trovata, prima di me, uno spirito più ricco di me, Ernesto Renan". Così inizia questo libro di Cesare Angelini. Angelini si recò in Terrasanta due volte - nel 1932 e nel 1937 - per seguire le orme di Gesù in uno stato d'animo cangiante, nell'emozione sempre rinnovata alla vista del Giordano, del Santo Sepolcro, del monte Tabor, di Emmaus, del lago di Tiberiade, del Getsemani, del Calvario... Egli è consapevole del fatto che il passare dei secoli ha mutato l'aspetto fisico dei luoghi, ma anche che nulla ha potuto diminuire l'aura che li circonda. Il suo racconto si muove tra il passato e il presente, tra la meraviglia dell'uomo di fede e la curiosità dello scrittore, l'aneddoto di colore e la notazione storica, il dato di cronaca e la riflessione spirituale. Libro ricco di spunti e suggestioni, "Terrasanta quinto Evangelo" è una lettura per tutti, a qualunque fede si appartenga.
Una guida-manuale ai percorsi a piedi e in bicicletta lungo il tratto fiorentino del fiume Arno.
Esperienze straordinarie: foto suggestive, i consigli degli autori e la vera essenza dei luoghi. Personalizza il tuo viaggio: gli strumenti e gli itinerari per pianificare il viaggio che preferisci. Scelte d'autore: i luoghi più famosi e quelli meno noti per rendere unico il tuo viaggio. In questa guida: Il GR 20 tappa per tappa; Capitolo sulle immersioni; Attività all'aperto; Cultura e società.
Volume riccamente illustrato che contiene tutte le notizie che riguardano il Chianti: il famoso vino conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo. Il volume ricco di immagini a colori ed illustrato con opere di grandi artisti italiani e una vera e propria summa su tutte le notizie che riguardano il Chianti: il famoso vino conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo; la storia; le opere d'arte, i suoi paesi medievali, le ville e i castelli, il turismo, gli usi e i costumi; la gastronomia etc.
Torino e i suoi dintorni sono tornati sotto i riflettori, non solo del mondo salesiano, in occasione del bicentenario della nascita di san Giovanni Bosco (1815). Questa Guida, cui è abbinato anche un sito Internet di supporto e che prevede una versione ancora più ricca in e-book, rievoca la storia del santo sociale più noto di Torino, ripercorrendone luoghi e momenti salienti. Il tutto è corredato di un'ampia documentazione storica, biografica e fotografica oltre che di una sintetica versione in inglese.
Una guida originale e alternativa alla Città Eterna: pensata per chi ha pochi soldi da spendere ma non per questo meno interessi, parte proprio da questo apparente limite per trovare un nuovo modo di visitare, vedere, conoscere una città. Gli 11 itinerari - rigorosamente a piedi e scritti da un appassionato conoscitore della città - conducono il lettore lungo strade, chiese, monumenti, musei (perlopiù gratuiti), fontane e palazzi, angoli inediti e scorci originali. Scoprendo che anche a Roma ci si può divertire, appassionare, ammirare capolavori d'arte, dormire in alberghi o b&b accoglienti e mangiare in osterie e trattorie genuine senza spendere cifre folli. Ogni capitolo è ricco di informazioni pratiche: come arrivare e muoversi (con i mezzi), botteghe e negozi per un acquisto particolare, indirizzi per una pausa gastronomica - dalla trattoria alla pasticceria, dall'enoteca alla focacceria - o per la serata, dal pub al locale ai luoghi di ritrovo dei giovani ecc... La carta di ogni itinerario evidenzia il percorso suggerito e segnala tutti i luoghi di interesse descritti, oltre agli indirizzi per dormire e per mangiare, selezionati con cura tra quelli che offrono una buona qualità al giusto prezzo.
Il taccuino dedicato al Cammino di Santiago è il compagno ideale di viaggio, su cui controllare la via di ogni giorno e dove scrivere note, pensieri, telefoni e ricette. Fondamentale per programmare il percorso - con la lunghezza delle tappe, i tempi, i dislivelli e tutti i punti sosta - e da conservare al ritorno. Piccolo, tascabile e comodo, questo taccuino, con la descrizione in dettaglio di ognuna delle 34 tappe dal confine francese a Santiago di Compostela, entra facilmente in una tasca o nello zaino. Poco peso, molte informazioni e tanto spazio per giungere alla meta e conservare i ricordi di un viaggio straordinario.
Il percorso più celebre e frequentato verso la cattedrale di Santiago de Compostela, che custodisce le reliquie di san Giacomo il Maggiore, è il Cammino Francese, che attraversa in perfetta direzione est-ovest il Nord della Spagna. Ma, complice anche l'affollamento della via più percorsa, negli anni aumenta decisamente il numero dei peregrinos che seguono altri itinerari. Tra le altre vie verso Compostela, la più frequentata è il Cammino Portoghese: sui 301.036 pellegrini giunti a Santiago nel 2017, ben 59.235 hanno seguito questo tracciato. I motivi del successo del percorso portoghese sono molti: anzitutto si tratta di un cammino facile e tranquillo, senza grandi dislivelli, ben servito da ostelli e punti di sosta. Poi, lungo la strada, l'arte e la storia sono di casa, come nella splendida città di Porto, sulle rive del Douro e ancora a Ponte de Lima, Valença do Minho, Tul, Pontevedra e Padròn, e spesso su sentieri e carrarecce affiorano resti evidenti del tracciato dell'antica via romana XIX che collegava Braga alla Galizia e poi ad Astorga. Un cammino facile e per tutti, insomma, anche per chi non è abituato alle lunghe tappe solitarie o all'accoglienza forzatamente spartana che s'incontra su altri cammini meno battuti.
Qattro Cammini. Un'unica meta: Santiago de Compostela. Dove, nel coro dorato della grandiosa cattedrale, riposano le reliquie di san Giacomo Maggiore. Da 12 secoli, pellegrini di ogni parte d'Europa si mettono in viaggio verso la Galizia e dalle tracce dei loro passi, dai ponti e dai selciati delle antiche vie sono nati i Cammini di Santiago di oggi. Il Camino Francés, il più noto degli itinerari compostellani, collega i Pirenei a Santiago toccando le città storiche di Pamplona, Burgos e Leon e attraversando le foreste della Navarra, i colli della Rioja e le mesetas pastigliane. Da Mènda, in Andalusia, parte il tracciato della Via de la Piata che, seguendo ponti, miliari e tracce di un'antica via romana, attraversa l'Estremadura e tocca Salamanca e Zamora per poi confluire nel Camino Francés all'ombra della cattedrale di Astorga. Lungo la costa dellAtlantico si sviluppa il Camino Portugués, seguito per secoli da chi, partendo dall'estremo sud-ovest della Penisola Iberica, si recava in pellegrinaggio a Santiago. Incontrando sulla via le architetture antiche e moderne e le cattedrali di Porto, Ponte da Lima, Valenca do Minho e, una volta in Spagna, Pontevedra. La lunga via del Camino del Norte segue invece, partendo dal confine con la Francia, un lungo percorso che costeggia il golfo di Biscaglia attraverso il Paese Basco e la Cantabria, le Asturie e la Galizia fino a giungere alla Praza do Obradoiro. Incontrando per via San Sebastiàn, Bilbao e Santandér e passando a qualche decina di chilometri di distanza da Oviedo. Quattro vie antiche ma rinate e attrezzate per i moderniperegrinos, che ogni anno, in numero sempre crescente, stanno scoprendo la meraviglia, il silenzio, la commozione, la fatica e la suggestione dei lunghi viaggi a piedi.