
Ideale seguito di "Salite in bicicletta", una nuova raccolta di salite su strade e passi di montagna meno note ma altrettanto impegnative e spettacolari. Dalle altitudini da apnea della Ötztaler Gletscherstrasse (2829 m) in Austria al monte Catria, salita prediletta da Marco Pantani e sua consueta palestra di allenamento, passando per il lato "segreto" della leggendaria Alpe d'Huez, "50 nuove salite in bicicletta" presenta una serie di ascese in paesaggi incantevoli, fuori dai percorsi più battuti e già solo per questo allettanti per qualunque ciclista. Daniel Friebe ricostruisce, spesso attraverso la viva voce dei protagonisti come Fabian Cancellara, Gilberto Simoni e Carlos Sastre, aneddoti ed episodi che hanno reso leggendarie nel mondo del ciclismo professionistico queste salite, alternandoli con il racconto delle imprese altrettanto ardue dei primi alpinisti su quelle stesse montagne. Alcune delle salite sono ben note a tutti gli appassionati, altre sono considerate troppo difficili per essere incluse in una gara ufficiale, altre ancora sono tanto defilate che rimangono sconosciute anche a chi abita ai loro piedi. Quel che è certo è che tutte e cinquanta rappresentano per ogni amante della bicicletta una sfida tanto irresistibile quanto memorabile.
Foto suggestive, i consigli degli autori e la vera essenza dei luoghi. Gli strumenti e gli itinerari per pianificare il viaggio che preferisci. I luoghi più famosi e quelli meno noti per rendere unico il tuo viaggio. Alla scoperta delle rovine Maya. Chichén Itzá in 3D.
Una guida che si basa su un approccio "visuale" ai luoghi da visitare: una fusione tra immagini a colori, testi sempre aggiornati, cartografia e disegni tridimensionali.
Una città tutta da scoprire in questo album con 6 dettagliate carte pieghevoli. 10 luoghi di visita assolutamente da non perdere, 10 buone idee per scoprire la città più autentica. Di quartiere in quartiere, per tutti i gusti e tutte le tasche: una scelta di 60 luoghi da non perdere, una selezione di 150 indirizzi di ristoranti, caffè, sale da tè e da concerto, bar, teatri, negozi, mercati, alberghi. Tutti gli indirizzi posizionati in pianta con tantissimi suggerimenti pratici, buone idee e consigli per vivere al meglio la città.
Una delle più divertenti e anomale guide che siano mai state scritte. Tra il novembre 1936 e l'ottobre 1938 Raymond Queneau, l'autore di libri leggendari come "I fiori blu" o "Esercizi di stile", tiene ogni giorno una rubrica sul quotidiano "L'Intransigeant" nella quale pone ogni volta tre domande sulle cose più curiose della capitale francese. La Storia si mescola all'aneddoto, la pratica documentaria al perdersi nella città, il sorriso alla conoscenza. "Qual è la strada più corta?", "Quanti archi di trionfo ci sono?", "In quale casa morì Molière il 17 febbraio 1673?", "Qual è il più antico orologio pubblico della città?", "Chi era il Père Lachaise che dette il nome al celebre cimitero?". Notizie curiose, vere e proprie scoperte, talvolta rivelazioni. Una guida per chi ama questa straordinaria città che è anche la scoperta di un nuovo testo per chi ama Queneau.
Visitate palazzi chiusi al pubblico, ammirate opere d'arte straordinarie senza essere circondati da turisti, assistete a un concerto in un magnifico oratorio segreto, fate benedire il cane o l'auto, assistete alla liquefazione del sangue di San Pantaleone, sorprendetevi davanti a una rara meridiana catottrica o stupitevi per un'insolita anamorfosi; scoprite il quadro motorizzato di Rubens e i segreti del Vaticano, ritrovate un capolavoro perduto del Bernini, fermatevi in raccoglimento davanti all'immagine del Sacro Volto di Cristo che, impressa su una medaglia, nel 1968 arrivò sulla luna, organizzate una cena romantica in un palazzo privato, proteggete la gola dai rigori dell'inverno. Lontano dalla folla e dai consueti cliché, Roma conserva tesori nascosti che rivela solo ad abitanti e turisti pronti a uscire dai sentieri battuti.
La presente guida, seppur sintetica, offre informazioni puntuali, documentate e talora alternative alle comuni guide, sulla Basilica di San Pietro e la Città del Vaticano. L'originalità del lavoro è da ricercarsi nella funzionalità e nella praticità di consultazione degli argomenti, la cui selezione è stata suggerita non tanto dalla rilevanza storica e artistica, ma piuttosto dall'interesse suscitato nei visitatori. Inoltre la presenza di numerose immagini a colori e la pratica impaginazione stile rubrica contribuiscono a dare un approccio immediato e contestualizzato ai singoli argomenti trattati.
Cartine dettagliate e fotografie, d’epoca e non.
Luoghi, istituzioni, personaggi, avvenimenti storici…
Sentieri montani e strade panoramiche, laghi, rifugi e musei…
 
Un’introduzione e una guida del massimo storico valdese vivente, Giorgio Tourn, alle valli valdesi del Piemonte – val Chisone, val Germanasca e val Pellice, nei secoli rifugio degli appartenenti alla confessione religiosa valdese – attraverso i luoghi, le istituzioni, gli avvenimenti storici e i personaggi principali.
Da Torre Pellice a Prali, dall’aula sinodale alle miniere di talco, dal «Glorioso Rimpatrio» alle Lettere Patenti di Carlo Alberto, da Valdo di Lione al colonnello Beckwith: percorsi, a piedi o in auto, lungo sentieri e strade panoramiche, che intrecciano territorio, economia e storia – tanto locale quanto di respiro europeo – alla fede protestante.
Può lo smorzo essere un luogo di venerazione? La stazione Termini un tempio per la meditazione? Si può conoscere la città attraversando i suoi ospedali, le sue scuola, i suoi passasse?
Un invito a perdersi fuori dai tracciati consueti. Una non-guida di Roma per definizione, con interviste a scrittori che vivono o hanno vissuto la Capitale, che contribuiscono al disegno di un viaggio nell'Urbe.
Un atto d'amore verso una città che è possibile continuare a scoprire.
Quando si pensa alle Dolomiti vengono subito alla mente discese innevate, boschi, natura incontaminata, paesaggi superbi e aria buona. Ma le Dolomiti offrono molto altro: sono un luogo di cultura, storia e leggenda; di tradizione gastronomica, fatta di grappe, strudel e "pastin". Questo libro ci mostra 101 percorsi, alcuni usuali, altri inediti, per svelarci tutti i segreti della montagna. Conosceremo l'orso, spieremo i cervi in amore, voleremo velocissimi nei cieli della val Badia, sorseggeremo un bicchiere di vino con le dive degli anni Sessanta a Cortina d'Ampezzo, rivivremo la guerra in trincea dei soldati del '1518 e quella dei partigiani che lottavano per la libertà in montagna. E ancora, scenderemo nella pancia della terra con i minatori tedeschi, risaliremo le pareti di un atollo tropicale, ci maschereremo di legno a Carnevale, inseguiremo formaggi in corsa, assaggeremo il gelato più buono di sempre. Un viaggio sorprendente in una delle terre più belle del mondo, divenuta recentemente patrimonio dell'Unesco.
Quali sono i colori originali di Firenze, e quali le statue vere e quelle false? Cosa scrisse Martin Lutero a proposito del suo ricovero a Santa Maria Nuova? Quanti erano, come lavoravano gli operai che costruirono la Cupola? Dove si svolse la prima corsa ciclistica al mondo e chi la vinse? Come si comportavano sessualmente i fiorentini del Trecento? Cosa fu determinante per la vittoria dei Guelfi a Campaldino? C'è una Firenze che non è mai stata scritta nei libri di storia né in quelli dell'arte. Una città in apparenza minore, fatta di curiosità, aneddoti, piccoli segreti. Ma anche di episodi che furono all'origine delle grandi vicende. Questo libro ce li racconta, in modo incalzante, in un gioco di 450 domande e risposte che spaziano dalle origini fino ai giorni nostri. Segue un percorso insolito, che non è cronologico, né per temi o per luoghi, ma piuttosto un richiamo di curiosità che si incatenano l'una dopo l'altra. Un volume che si legge d'un fiato, e ci rivela la città che insegnò al mondo l'arte, ma anche i commerci, l'organizzazione civile, il rispetto per i diversi, la capacità di dare e di darsi attraverso il volontariato. Il lettore, preso per mano, si aggira così in una realtà senza tempo. Perché il passato è nell'oggi, e ancora oggi ovunque si rivela, nelle cose e nei volti della gente, basta sapere come riconoscerlo.
La morfologia dell'Altopiano dei Sette Comuni, noto anche come Altopiano di Asiago, posto nelle Prealpi vicentine, offre un ambiente ideale per la conoscenza e l'esplorazione del territorio in mountain bike. La rete di mulattiere, strade militari e di servizio alle malghe apre innumerevoli possibilità ai biker di ogni capacità e preparazione fisica. La guida presenta 18 percorsi, di varia difficoltà (facile, medio, difficili, molto difficile); per ognuno è stata realizzata una scheda che riporta il punto di partenza, la lunghezza, il dislivello, la quota massima, la pendenza, il fondo stradale, i tempo d percorrenza e il periodo consigliato. Sono descritti chiaramente i punti salienti, le direzioni da seguire, il profilo altimetrico, la cartografia delle varie tappe. Nelle pagine introduttive si trovano informazioni propedeutiche su materiali e tecnica di mountain bike, equipaggiamento di base, regolazioni, manutenzione del mezzo. Gli autori della guida hanno cercato di non sovrapporsi alla rete sentieristica pedestre, ma nella pratica della mountain bike può capitare di percorre tratti di sentieri percorsi da escursionisti a piedi. In tali situazioni vale il codice di comportamento adottato negli USA chiamato NORBA (National Off Road Bicycle Association) che da sempre la precedenza agli escursionisti a piedi. La guida riporta le norme di tale codice nella speranza che venga condiviso e seguito da tutti.
  
