
La purificazione della memoria è un atto di fede nella capacità di poter recuperare l’analisi di fatti che sono stati ignorati, evitati, nascosti, alterati perché disturbano le logiche del potere. Ad essa Giovanni Paolo II invitava tutti i cristiani nella bolla di indizione del Giubileo del 2000.
In tale contesto il compito dello storico è quello di fare bene il proprio mestiere. Con una documentazione essenziale, ma rigorosa, l’autore formula giudizi di grande onestà storica su fatti recenti della vicenda nazionale e non.
Sergio Tanzarella (San Felice al Cancello 1959)
dottore di ricerca in storia, insegna storia della Chiesa presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale di Napoli (sez. San Luigi). Con P. Vanzan ha pubblicato Nuovi orizzonti per la formazione dei laici, Roma 1989; Chiesa e società nel secolo XX, Roma 1993. Ha curato i volumi: La "nuova" Azione Cattolica Italina (1969-1990), Roma 1991; Costruire la pace sulla terra. A trent’anni dalla Pacem in terris, Molfetta 1993; La personalità dello Spirito Santo, Cinisello Balsamo 1998; le voci. "Pace", nel Dizionario delle idee politiche (Roma 1993); "La Chiesa nei primi secoli. Nonviolenza e pace nella Chiesa antica", nel Dizionario di Teologia della Pace (Bologna 1997). È stato parlamentare nella XII legislatura e attualmente è vicepresidente della Fondazione antiusura e per la legalità "Don Peppino Diana".
"L'arte lunga" è la medicina, 'arte della cura' che ha per scopo di tutelare la salute o di ricuperarla quando è perduta. La sua storia è antichissima, forse quanto l'uomo stesso, ed è modernissima, coinvolgendo oggi, come forse prima non mai, la durata e la qualità della vita umana. Lo sguardo di Cosmacini indaga nei fatti e fruga nei concetti, passando in rassegna personaggi, luoghi e istituzioni (medici, ospedali, università) e raccontando di malattie e di paure, di piccoli tentativi e di grandi ideali, sullo sfondo della storia naturale e sociale dell'umanità.
Un'ampia e articolata trattazione di grande leggibilità, quasi come un romanzo; un'introduzione al mondo arabo e alla sua storia. Bernard Lewis è professore emerito di Studi del Vicino Oriente nell'Università di Princeton. Molte delle sue opere sono state tradotte in italiano.
Fu definito 'la mente migliore del fascismo', ma a lui si rivolgevano anche gli antifascisti. Era il leader della fronda che si proponeva di cambiare il regime dall'interno, seguì Mussolini prima con entusiasmo, poi con molti dubbi fino al 25 luglio 1943, quando firmò l'ordine del giorno Grandi, ma non cercò mai di salire sul carro dei presunti vincitori. Questo volume raccoglie i diari di Bottai dagli 'anni del consenso' fino al 1944, quando l'Italia era divisa in due.
L'Unione europea è oggi uno spazio giuridico-economico, finanziario e monetario, ma non ancora identitario. Le fa difetto quel patrimonio simbolico mediante il quale le nazioni hanno saputo proporre agli individui un interesse collettivo, una fratellanza, una protezione. Ma, come ci insegna questo libro, non tutto è perduto: due secoli fa il comune sentire fra un contadino bavarese e uno junker prussiano, tra un pastore sardo e un borghese toscano era tutt'altro che scontato. L'autrice ricostruisce il processo di formazione delle identità, ed in particolare nel campo dell'arte, della letteratura, dell'estetica, dell'architettura, dei riti collettivi.
Il volume illustra il profondo cambiamento che ha subito il nostro paese negli ultimi cinquant'anni, caratterizzato soprattutto da un netto calo della natalità, dal progressivo invecchiamento della popolazione e dall'aumento dei flussi immigratori. Non tralasciando di collegare le vicende demografiche a quelle politiche ed economiche, l'analisi fornisce anche utili indicazioni per la programmazione della politica sociale di lungo periodo, che dovrà essere concepita in chiave europea e locale, e non solo nazionale.