
Quello dei Cavalieri di Cristo è stato il più enigmatico e controverso esercito di Santa Romana Chiesa. Nati nel 1119 per vegliare sui pellegrini in Terra Santa, i Templari hanno affrontato il Saladino e i Mamelucchi, combattuto battaglie, garantito servizi finanziari a principi e sovrani, costruito imponenti fortezze e straordinarie cattedrali, fino a diventare il più potente ordine monastico degli occidentali. Ma la loro travolgente ascesa si è interrotta sul rogo che il re di Francia fece preparare per Giacomo Molay, l'ultimo maestro del Tempio. E quel drammatico epilogo non cessa di far discutere.
Le ossessioni, la retorica, i tradimenti, il tragicomico narcisismo del duce in un piccolo libro che fa riflettere. Denis Mack Smith è lo storico inglese più noto nel nostro Paese.
"Carocci è attento e vigile testimone della difficoltà dell'Italia di realizzare una forma evolutiva di vita politica e civile i cui contenuti ideali (la 'destra' e la 'sinistra') siano sempre chiari e leggibili." (Lucio Villari, "la Repubblica"). "Carocci ha sempre mostrato le qualità dello storico di razza: un distacco sempre più pronunciato di fronte alle vicende del passato, anche assai recente, che dà una lucidità particolare ai giudizi." (Nicola Tranfaglia, "L'Indice"). Giampiero Carocci è libro docente di Storia moderna presso l'Università di Roma La Sapienza e membro della Commissione per la pubblicazione dei documenti diplomatici presso il Ministero degli Esteri.
La storia dell’Ordine di Malta è la storia dello scontro secolare tra cristiani e musulmani, dal Medioevo fino al XVI secolo. Fondato nel 1113 in Palestina, l’Ordine accoglie e cura em pellegrini venuti in Terra Santa fino a quando, nel 1140, diviene un ordine militare. Dopo la conquista d’Acre da parte dei Turchi, em Cavalieri si rifugiano prima a Cipro (1291), poi a Rodi (1309), da dove sono scacciati nel 1522 da Solimano II, e infine a Malta. Continua la loro lotta perenne contro em Turchi fino alla disfatta della flotta a Lepanto (1571). Cacciati da Malta da Napoleone, I Cavalieri fissano fino ad oggi la loro sede a Roma dove assumono in modo esclusivo le loro funzioni originarie in tutti em paesi del mondo.
Prosper Jardin (1907 – 1988) Cavaliere al merito dell’Ordine Sovrano di Malta, titolato di diverse lauree e di un dottorato, pubblica per la prima volta questa storia dei Cavalieri di Malta nel 1974, opera che gli valse il premio Simon-Henri Martin da parte dell’Académie Française, rielaborata e arricchita nella presente edizione nella prima traduzione italiana.
"Non nuovo a fruttuose incursioni nel terreno della storia dell'arte, Massimo Firpo ha scritto con grande rigore storiografico, ma anche con la sapienza narrativa di chi sa trarre il massimo profitto dal montaggio di colorite citazioni d'epoca, un'appassionata indagine sulla controversa questione dell'ortodossia di Lotto, che getta nuova luce sul problema." (Antonio Pinelli). "Il libro di Firpo è una gemma che documenta preziosamente l'intricata ricchezza della vita religiosa italiana del Cinquecento." (Sergio Luzzatto). Massimo Firpo insegna Storia moderna nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Torino.
Il vasto mondo che va dall'India al Giappone ha avuto in ogni tempo contatti con l'Europa: per lunghi secoli lo scambio fu contraddistinto dalla netta superiorità materiale dell'Asia, tanto che gli europei dovevano pagare in oro e argento le preziose merci dell'Oriente. Poi, all'inizio dell'età moderna, cominciò l'avventura dei mercanti europei interessati ad acquisire in Asia merci pagate a basso prezzo o non pagate affatto. Questo libro segue gli eventi, i processi, le idee che hanno segnato la sorte della maggioranza dell'umanità fino al 1945, quando la logica della dominazione coloniale si rivelò irrevocabilmente superata.
Una sintesi che, ponendo un accento particolare sulla condotta del conflitto e sulle sue caratteristiche, racconta le diverse fasi della seconda guerra mondiale tra il 1939 e il 1945. Dalle "guerre secondarie" - in Polonia e in Francia - che introducono la guerra principale scatenata nel giugno del 1941 contro l'Unione sovietica, si passa all'analisi delle dinamiche che portarono gli Alleati dapprima in posizioni di vantaggio sui diversi fronti e, infine, alla vittoria definitiva. Di particolare interesse risultano le parti dedicate alla discussione dei temi di più vivo interesse nel dibattito attuale, come i bombardamenti, il genocidio e i crimini di guerra.
Democrazia: un'idea straordinariamente duttile che ha plasmato il corso della storia europea, dalla Rivoluzione inglese a quella francese, dalla Prima guerra mondiale fino alla guerra fredda e al crollo del Muro. Ripercorrendo le ideologie che l'hanno nutrita e sostenuta, Canfora formula la sua tesi: il meccanismo elettorale è ben lungi dal rappresentare la democrazia. Oggi, nel mondo ricco, ha vinto la libertà, con tutte le sue immani conseguenze. La democrazia è rinviata ad altre epoche.
Mentre lentamente scompaiono le generazioni che hanno vissuto gli anni del fascismo, riemergono di tanto in tanto nostalgie e "riabilitazioni". Ma cos'è stato davvero il fascismo? Cosa ha rappresentato nella storia civile e politica dell'Italia? Una "parentesi", come pensava Benedetto Croce? Espressione di un capitalismo in crisi di crescita? Fu causato dalla guerra e dalla crisi economica o fu una reazione alla rivoluzione bolscevica? Fu una forma esemplare della controrivoluzione europea o un colpo di mano riuscito di una banda di avventurieri? Questi e altri temi cruciali, essenziali anche per comprendere l'Italia di oggi.
Facendo tesoro delle inchieste giudiziarie e con la testimonianza diretta di Alberto Franceschini, fondatore delle Br, si può chiarire la storia e individuare la rete del terrorismo rosso, a partire dagli inizi, dai legami con la Resistenza, il Pci, e i personaggi di spicco legati al mondo cattolico. Per poi capire che cos'è e cosa è stata la rete clandestina parallela, accertata in documenti e testimonianze. Questo libro ha il merito di riavviare la macchina della verità e i meccanismi della memoria per cercare di comprendere quanto e perché è successo. Senza dietrologie, rimanendo ai fatti e alle parole. Perché il passato ritorna, se vogliamo decifrarlo.
Un percorso attraverso la lunga vicenda del continente europeo che analizza i momenti cruciali della storia moderna. Un'epoca in cui gli europei hanno conquistato il pianeta, perdendolo, non prima di averlo trasformato irreversibilmente e avergli trasmesso alcuni dei loro valori fondamentali: il capitalismo, lo Stato complesso e il pluralismo. Dalla valutazione degli aspetti contraddittori che hanno reso possibile la conquista, fino al culmine dell'età moderna al termine dell'Ottocento, l'autore distingue la modernità da un tempo presente post-moderno, che si apre con le guerre mondiali e coincide con un sostanziale declino dell'Europa e col parziale fallimento della sua identità.