
Le profonde trasformazioni sociali e politiche che segnano i secoli dal XII al XVI conferiscono alla spiritualità cristiana un'impronta particolare. Attraverso un'indagine particolarmente accurata e documentata, l'autore analizza il contesto storico e le nuove dinamiche, riservando un'attenzione particolare alla pietà laicale.
La primavera francescana e l'impegno domenicano vengono inseriti e inquadrati nel contesto storico dei movimenti orientati alla riscoperta dell'autentica povertà evangelica, mentre trovano la giusta considerazione anche aspetti troppo spesso lasciati nell'ombra, come le espressioni della mistica fiamminga e della mistica renana.
L'edizione, ampliata e aggiornata da Réginald Grégoire e Giovanna della Croce, propone inoltre approfondimenti sulla spiritualità dei canonici regolari nel XII secolo e sulla mistica femminile nel tardo Medioevo.
Sommario
Abbreviazioni. I. Gli ambienti della scolastica nel XII secolo. II. La spiritualità dei canonici regolari. III. La pietà dei laici nel XII secolo. IV. Primavera francescana. V. Impegno domenicano. VI. Laici e clero nel secolo XIII. VII. Mistica femminile nel tardo Medioevo. VIII. La Germania mistica del XIV secolo. IX. La mistica fiamminga. X. Discredito della mistica speculativa e della vita conventuale. XI. Santità femminile nella Chiesa e società del XIV e XV secolo. XII. Gli eredi. XIII. La pietà dei laici e l'umanesimo dal XIV al XVI secolo. XIV. Verso Riforma e Controriforma. Indice degli autori antichi, personalità menzionate, concili, sinodi, capitoli generali, opere anonime. Indice degli autori moderni. Indice dei luoghi.
Note sull'autore
François Vandenbroucke, monaco benedettino dell'abbazia di Mont-César, in Belgio, è autore di opere sulla vita religiosa, tra cui Il monaco nella Chiesa di Cristo (Cantagalli 1988) e La morale monastique du 11. au 16. siecle: pour l'histoire de la theologie morale (Lovanio-Lille 1966).
Il libro indaga le forme che il razzismo - inteso come pregiudizio concernente l'origine etnica dei popoli con relative politiche discriminatorie - ha preso nel corso della storia occidentale, dal Medioevo a oggi. Per l'autore il razzismo è un fenomeno relazionale, ossia il risultato di circostanze economiche o politiche specifiche. Nella storia europea vi sono tre svolte importanti: il momento delle crociate, di cui è un risvolto la discriminazione religiosa moderna dopo il Cinquecento, il momento delle scoperte geografiche e della mappatura delle civiltà, e il momento della costruzione delle società coloniali con le loro gerarchie, cui fa seguito il razzismo contemporaneo.
In queste pagine il medioevo è presentato anzitutto con occhio attento agli eventi, ma anche alla dinamica che li sostiene e alle istituzioni e alle strutture di cui essi sono espressione. Non si lasciano in ombra i protagonisti, i grandi: ma si dà voce e volto anche alle moltitudini, alle donne, alla gente comune, ai pellegrini, agli eretici, ai marginali. Questo libro è dedicato ai nostri antenati vissuti tra V e XV secolo: ma vuol mostrare al tempo stesso la loro familiarità con noi e l'enorme distanza non tanto cronologica, quanto antropologica che da noi li separa. L'"Uomo medievale" è un'astrazione che non s'incontra mai nella viva concretezza storica: ma gli uomini e le donne che hanno vissuto nel lungo periodo che noi definiamo come "medioevo", quelli sono stati reali. E hanno creduto, sì, nello stesso Dio nel quale la maggior parte dei credenti occidentali oggi crede; hanno parlato, sì, lingue che ancor oggi si continuano a usare; hanno vissuto, sì, in città, in spazi, in edifici che più o meno restaurati noi continuiamo a utilizzare; eppure ci sono per molti versi incredibilmente lontani. Questo medioevo così vicino/lontano ha bisogno, per essere spiegato e compreso, di strumenti che da storici debbono per forza farsi anche antropologici. Le pagine che qui presentiamo non hanno la pretesa di spiegare compiutamente tutto ciò; ma hanno la speranza d'introdurre il lettore a una visione nuova di un periodo su cui tanto si è scritto e detto e tanto poco si è compreso.
Guidato dalla sua curiosità e dal suo gusto personalissimo, in questo libro Daverio racconta alcuni capolavori dell'arte di tutti i tempi, che costituiscono la sua collezione ideale, guidandone la lettura con brevi testi folgoranti e dettagli messi in evidenza.
Per i Greci e i Romani l'aspetto e l'esperienza percettiva di esseri e oggetti avevano un ruolo fondamentale, capace di influenzare profondamente la vita sociale, religiosa e politica. Attraverso un innovativo approccio che intreccia la tradizionale impostazione della storia dell'arte con considerazioni di carattere sociale e ricorrendo a numerose immagini e mappe, Tonio Hölscher esplora i fondamentali fenomeni visuali del vivere con le immagini nell'antichità classica, prendendo in esame le loro principali manifestazioni come, ad esempio, i riti e le cerimonie pubbliche, le architetture, l'immagine e il decoro personale.
I principi chiave del sapere medievale attraverso l'apporto determinante di tutte le forme di riflessione intellettuale: filosofica, scientifica e teologica. Uno strumento utile che introduce alla conoscenza del mondo speculativo del Medioevo cristiano dal VI al XIV secolo. Un quadro unitario e dinamico al tempo stesso che individua i principi chiave del sapere medievale; presenta il pensiero degli autori "di riferimento" - Boezio, Cassiodoro, Isidoro di Siviglia, Gregorio Magno; Anselmo d'Aosta, Tommaso d'Aquino -; mette in luce l'apporto determinante della civiltà e delle scuole monastiche e il fecondo incontro con il pensiero greco-arabo ed ebraico; tiene conto dei reciproci scambi e apporti di tutte le forme di riflessione intellettuale, filosofica (teoretica e pratica), scientifica e teologica.
Per Federico Cesi, fondatore dell’Accademia dei Lincei, il «natural desiderio di sapere» corrisponde a un modo plurale di pensare la conoscenza e il suo ruolo sociale e politico di fronte all’incertezza innescata dall’allargamento del mondo, dal profilarsi di nuovi modi di comprendere i rapporti fra uomo e natura, dal confronto con una vita di corte, dominata dall’interesse individuale.
Centro della rivendicazione universalistica pontificia e spazio comunicativo fra vecchi e nuovi mondi, Roma emerge come teatro barocco di un progetto di capitalizzazione dei saperi, che mobilita appassionati virtuosi, filosofi “straccioni”, medici mediatori, agguerriti pittori, scultori in gara con la natura, missionari in cerca di legittimazione.
Attraverso il racconto dell’affascinante storia del Tesoro messicano – imponente volume tardivamente pubblicato nel 1651 – si ricostruisce un cantiere di produzione naturalistica, fra sconosciuti exotica e artefatti stranamente familiari, scambi e competizioni, conflitti e negoziazioni, individuando nei saperi una lente per comprendere la dinamica storica.
Indice del volume: Classico e romantico; La realtà e la coscienza; L'Ottocento in Italia, in Germania, in Inghilterra; Il Modernismo; L'arte come espressione; L'epoca del funzionalismo; La crisi dell'arte come 'scienza europea'; L'arte fino al Duemila; La globalizzazione dell'arte. Alla fine del volume si trova una mappa dei movimenti artistici contemporanei nel Sistema dell'arte e un indice degli artisti, dei movimenti e dei termini.
La "Vita Mathildis", poema epico-storico composto dal monaco Donizone all'inizio del sec. XII, è una delle testimonianze letterarie più importanti della coscienza nobiliare europea dei secoli centrali del medioevo. Sotto il titolo "La memoria di Canossa" si presentano qui sette saggi che costituiscono altrettanti percorsi di interpretazione del poema, volti a ricostruire i suoi immediati contesti sociali di produzione e di ricezione. Tali saggi si propongono al contempo di ribadire ed esemplificare la ricchezza dei testi letterari come fonti, da un lato accettando le sfide lanciate all'interpretazione storica dalla cultura postmoderna e dall'altro cercando di non cadere nelle insidie tese dai "nuovi realismi".