
L'autore ricostruisce l'esemplare impegno dei Frati in ambito sociale e politico, in favore della pace fra i comuni d'Italia nel Medioevo. Nel 1233 alcuni abili e brillanti esponenti dei nuovi ordini mendicanti danno avvio a una ben concertata campagna di predicazione di massa, che nel giro di pochi mesi raggiunge numerose citta dell'italia sette ntrionale, in primo luogo dell'emilia e del veneto. Il fran cescano gerardo da modena e il domenicano giovanni da vicenza ne sono i protagonisti piu`famosi. Essi diffondono un'imm agine dell'autorita divina c he sanziona, grazie anche a prodigi e miracoli, la loro stessa autorita e ne legittima gli interventi nella sfera civile; i predicatori si impegnano a risolvere dispute tra le fazioni e fungono da arbitri in conflitti sociali e politici, attingendo alle forme del diritto romano e intervenendo sugli statuti cittadini per creare procedure flessibili di mediazione, giungono a riformare gli ordinamenti comunali per inserirvi il loro messaggio di armonia sociale.
Il volume ricostruisce la storia culturale di un mondo, cristiano e pagano, nel periodo che va dall'antichità al Medioevo, concluso dall'espansione militare islamica e dalla reazione e dalla rinascita carolingie. Sullo sfondo, l'estraniamento progressivo tra Oriente bizantino e Occidente latino, la separazione dell'Africa romana dall'impero, con l'invasione vandala ariana, e dalla latinità e dal mondo cristiano, a causa della conquista islamica, le guerre interminabili che flagellano l'Italia, le ondate barbariche che dilagano in Gallia e nella penisola iberica anch'essa presto islamizzata, la nascita in Irlanda e Britannia di una particolare cultura cristiana che migra poi nel continente per evangelizzarlo.

