
Da sempre il Mediterraneo è stato teatro e crocevia di popoli, di culture, di tradizioni e di religioni diverse. Sulle sponde del Mare Nostrum sono sorte alcune tra le più grandi civiltà del passato che hanno indelebilmente segnato il corso della storia. I contributi qui raccolti - presentati in occasione dell'Atto Accademico dello Scalabrini International Migration Institute (SIMI) tenutosi il 28 novembre 2011 - rappresentano un'occasione per approfondire alcune delle problematiche legate all'interrelazione tra i diversi popoli che oggi abitano il Mediterraneo, tanto dal punto di vista storico, quanto da quello socio-culturale, come da quello più strettamente teologico-pastorale. Particolare attenzione è stata riservata agli avvenimenti più recenti che hanno con forza messo in luce vecchie e nuove sfide pastorali cui la Chiesa di oggi, esperta in umanità, è chiamata a rispondere con coraggio e generosità.
"A Roma l'elemento religioso è consustanziale a quello politico, è una delle facce di quella realtà che chiamiamo repubblica, città, consenso civico. (...) Quando i comportamenti dei Romani sembrano avvicinarsi alla nostra religiosità - avverte Scheid - stiamo già uscendo dalla religione per penetrare nella sfera della superstizione." (Dalla Prefazione di G. Clemente e A. Giardina)
Un maestro della storiografia contemporanea sintetizza con grande chiarezza ed efficacia tutti gli aspetti della storia medievale, con particolare attenzione a quegli elementi che da allora hanno costituito l'identità europea. Jacques Le Goff (1924) è tra i massimi storici del Medioevo.
Da Napoli a Londra, da Parigi a Madrid, un affascinante viaggio storico attraverso borghi e capitali, piazze e periferie, emergenze architettoniche e sistemi urbani che hanno costituito l'elemento decisivo dell'identità europea. Iniziando dal distacco dal mondo antico del X secolo, l'autore segue il formarsi della città in epoca medievale. Dal 1350 inizia il momento della stabilizzazione e della rifinitura, il momento delle teorizzazioni. Dal 1500 al 1600, con la scoperta e la colonnizzazione di nuove terre, la città europea si confronta con altre realtà per giungere nel XVII secolo al formarsi delle città come capitali nazionali, sede delle corti. L'impatto dell'industrializzazione infine trasforma radicalmente le città europee e arriviamo alle nostre città, con i loro problemi sempre più scottanti che attendono una soluzione.
Come funzionava la democrazia in Atene? Chi decideva e in che modo venivano prese le decisioni della città? Con la sua eccezionale conoscenza dell'antichità classica, Finley ci conduce all'interno della quotidianità politica dell'antica Atene, in un continuo confronto con le teorie e le realtà delle democrazie moderne. Una sintesi di riflessione politica sulla democrazia e insieme di storia dell'Atene classica, la città che più di due millenni fa realizzò la piena partecipazione dei cittadini al potere.
Proprio nelle sue profonde contraddizioni sta il fascino dell'età barocca: nasce la scienza moderna e si afferma il razionalismo filosofico, ma nel contempo infuria la caccia alle streghe e domina l'intolleranza religiosa; si sostiene l'origine divina del potere sovrano e intanto cade la testa del re d'Inghilterra; l'economia e la cultura si aprono verso un orizzonte mondiale e frattanto decadono i grandi imperi; novità e tradizione si serrano in un nodo inestricabile.
Gli aspetti tipici dell'identità europea e della cultura sociale e politica del continente analizzati e ricostruiti attraverso il racconto delle grandi rivoluzioni. Charles Tilly è docente presso la School for Social Research di New York, dove dirige il Center for Studies of Social Change.
Nonostante "il mare abbia inghiottito buona parte della civiltà antica", Canfora riesce a mettere insieme mirabilmente i frammenti del mondo greco, rendendoli familiari e comprensibili. Luciano Canfora insegna Filologia classica all'Università di Bari.
Il secolo che si è appena concluso è oggetto di un vivace, a volte aspro, dibattito tra gli storici. La sua eredità è controversa, la memoria ancora divisa. Il volume di Mariuccia Salvati è un'agile guida alle idee, alle passioni e alle diverse interpretazioni del Novecento. Mariuccia Salvati insegna Storia contemporanea all'Università di Bologna.
Negli anni della seconda guerra mondiale, tra il 1943 e il 1944, l'Abruzzo divenne la linea di confine tra il Nord occupato dai tedeschi e il Sud liberato dagli alleati. A Scanno trovò rifugio anche il giovane Ciampi, ospite della popolazione locale. La memoria di questi drammatici eventi di guerra e la resistenza che nacque spontanea costituiscono un patrimonio da salvare. Questo libro è frutto di un lungo lavoro di ricostruzione storica da parte degli studenti del Liceo Scientifico Statale Fermi di Sulmona.