
Una nuova edizione del Libro "Gli Etruschi e le Vie Cave", rivista, corretta ed integrata con fotografie inedite. Questo Volume, con i testi di Carlo Rosati e le foto di Cesare Moroni, è dedicato agli Etruschi della Zona del Tufo ed in particolare alle famose Vie Cave che rappresentano sicuramente il più interessante quanto misterioso aspetto archeologico di Sovana, Sorano e Pitigliano. Un singolare racconto a due mani, fatto di storia, simbologia e leggenda, dove le ricercate quanto suggestive immagini fungono da cornice e vanno a rafforzare il testo descrittivo; il tutto legato da un sottile filo conduttore il cui fine è quello di guidare il visitatore alla scoperta di antiche testimonianze, facendogli assaporare il fascino di luoghi ancora incontaminati ed il mistero delle scoperte archeologiche più recenti. Il testo, tradotto in Inglese e Tedesco, è corredato da quattro praticissime carte archeologiche.
Trascurata a lungo dalla storiografia politica e ancora di più sociale, negli ultimi anni la questione giovanile è entrata a pieno titolo nella storia contemporanea. Emersa come categoria sociale a partire dal Settecento, tanto che si può parlare di "invenzione" della gioventù in età moderna, questa fase della vita si è progressivamente allungata nel corso del Novecento, adattandosi alle norme sociali. Questa ricerca ripercorre l'evolversi della questione giovanile e dei rapporti tra generazioni nella storia occidentale del XIX e XX secolo; vengono così presentati i principali modelli di organizzazione giovanile in campo politico e associativo dalla fine dell'Ottocento fino al Novecento.
Il libro rappresenta un contributo all'approfondimento dei rapporti sociali e delle relazioni tra le classi sotto il nazismo, dimostrando la capacità di chiamare in causa non solo i dati della storia sociale, ma i rapporti più complessi con la politica interna ed estera della Germania nazista. Il mutamento della condizione della classe operaia e la politica del regime nazista nei suoi confronti costituiscono l'asse interpretativo a sostegno dell'opera, che non trascura i meccanismi messi in atto dal regime per bloccare la lotta operaia. Nella sua analisi, l'autore tende a superare i limiti del legame della classe operaia alle sue istituzioni, ravvisando l'essenza delle classi subalterne nella loro lotta contro la classe dirigente.
Se il medioevo fosse veramente quella fatidica "età di mezzo" imposta da quasi un secolo di storiografia classica e filo-rinascimentale, difficilmente la sua estensione nel tempo potrebbe avere le dimensioni gigantesche di circa mille anni. Il medioevo, presentato da questi quattro storici spagnoli, nella sua veste più inusuale e intrigante, in un approfondimento al tempo stesso dettagliato e veloce, si dimostra come il banco di prova con cui si devono confrontare tutte le cristallizzazioni ideologiche successive e le forme di convivenza future. Il volume propone un'idea di Europa vasta e coerente, ove siano presenti tutte le zone geografiche e le popolazioni che hanno contribuito al suo sviluppo o alla sua decadenza: un'Europa che comprende tutta l'area del Mediterraneo e l'Est. Il tutto all'interno di un vivo e appassionante viaggio nel tempo, che tocca anche le regioni dell'Africa e dell'Asia.
Alcide De Gasperi che dismette i panni di statista e si rivela nell’insolita veste di fidanzato, marito e padre. Francesca Romani, sua moglie, che per la prima volta si presenta non solo come moglie, ma anche come donna intelligente, colta e coraggiosa. Sono semplicemente Alcide e Francesca: due vite intrecciate in una grande storia familiare capace di affrontare a viso aperto le onde alte del Novecento. Una vicenda che per la prima volta rivive grazie all’apporto di un’ampia documentazione epistolare inedita.
Paola De Gasperi è nata a Roma nel 1933 ed è la più giovane delle quattro figlie di Alcide De Gasperi e Francesca Romani. Da anni contribuisce alla memoria dei genitori portando la sua testimonianza in incontri e conferenze. Per la Fondazione Trentina Alcide De Gasperi ha scritto L’Accordo De Gasperi-Gruber nell’opera e nel pensiero di mio padre (2011), e con la sorella Maria Romana ha curato il volume De Gasperi scrive (San Paolo, 2018).
Marco Odorizzi è nato a Trento nel 1987. Dal 2016 è direttore della Fondazione Trentina Alcide De Gasperi, che a Pieve Tesino gestisce il Museo della Casa natale dello statista. Laureato in storia, è autore di vari saggi e articoli su riviste.
Perché Annibale subito dopo Canne non sferra l'attacco finale marciando su Roma? Cosa si cela dietro la morte improvvisa e oscura (anche ai medici) di Scipione Emiliano? E che relazione c'è con la morte di poco successiva dell'ambizioso tribuno della plebe Marco Livio Druso? Perché Cesare non si sottrae al suo destino di morte? E infine quale serial killer si aggira per la corte di Augusto? Quattro misteri della storia di Roma antica, quattro enigmi rimasti insoluti che per la penna di Luca Canali, fra i massimi conoscitori del mondo classico, rivivono e trovano una loro possibile spiegazione nel quadro di un più ampio discorso sul senso, sui limiti e sulle sfide che il fare storia pone all'uomo del terzo millennio.
Che cosa c'è in comune tra le città sacre dell'Antico Egitto come Luxor e le grandi capitali europee come Roma e Parigi e le metropoli americane come Washington e New York? Graham Hancock e Robert Bauval ci guidano lungo i sentieri meno battuti della storia per individuare, attraverso i monumenti e le planimetrie di molte città, le tracce di una religione occulta tramandata nei secoli da sette segrete. Sulla base di dati storici accertati, i due studiosi ricostruiscono percorsi inediti facendoci scoprire curiosità e verità parallele.
Rosetta Loy ci obbliga a voltarci indietro mettendo in fila, con un racconto serrato e lucido i fatti che hanno marchiato indelebilmente la nostra democrazia e che ci hanno portato fino a qui. Una scia di sangue impressionante, sacrifici eroici e conquiste fondamentali. Persone famose e altre dimenticate. Ci voleva lo sguardo "narrativo" ma documentato di una scrittrice autentica, capace di mettere a fuoco questa macchina diabolica che schiaccia qualsiasi anelito di giustizia e di progresso civile. E che ogni volta cambia sembianze. Un nemico tanto radicato che nemmeno ci accorgiamo di averlo dentro di noi.