
Esistono libri completamente diversi da ogni altro e anche dal concetto stesso di libro: non comunicano né informano, ma occultano, sviano, confondono e suscitano inquietanti interrogativi. Libri dal contenuto oscuro, libri dal messaggio enigmatico, libri scritti in alfabeti ignoti o dimenticati, libri scritti da autori inafferrabili... Questi sono gli scritti del mistero di cui tratta questo saggio, proponendo al lettore una carrellata, unica nel panorama culturale italiano. Attraverso le più svariate epoche, dagli sconcertanti Manoscritti di Qumran all'incredibile enigma shakespeariano, dalle perdute conoscenze di antiche civiltà alle folgoranti anticipazioni del futuro di Nostradamus, il lettore è guidato in un viaggio che, per quanto possa apparire frutto di fantasia, è rigorosamente autentico e documentato. Davanti all'incalzare di tanti enigmi, si insinua il dubbio che incrina tutta la consueta concezione della cultura e dello sviluppo della civiltà umana: siamo davvero certi di aver ricostruito esattamente l'albero genealogico della conoscenza umana? Le profezie che hanno annunciato le più grandi catastrofi ed epidemie dei nostri giorni; Gli scritti del mistero; I libri alchemici come metafora; Gli archivi del sapere perduto; Le insospettate conoscenze delle antiche civiltà; I Manoscritti di Qumran; Chi ha paura delle antiche pergamene del Mar Morto? Cerchi di fuoco nel cielo; Il mistero del Papiro Tulli; Il mistero del Sator Formula magica o simbolo paleocristiano? L'enigma della pietra di Bologna; L'inafferrabile Elia Lelia Crispis; L'ultimo tributo alla dea Iside; L'Hypnerotomachia Poliphili e il suo messaggio in codice; Il manoscritto Voynich; Il libro più misterioso del mondo; Come riflessi in uno specchio ardente; Nostradamus e il labirinto delle sue profezie; L'enigma di un genio; Chi era William Shakespeare?; Il libro che descrisse il futuro; Tiphaigne de la Roche e le sue straordinarie anticipazioni
Nostradamus ha davvero previsto con secoli di anticipo le due guerre mondiali, l’assassinio di Kennedy, la Guerra Fredda, l’attacco alle Torri Gemelle? In L’officina di Nostradamus, Paolo Cortesi ricostruisce il mondo intellettuale e l’ambiente culturale in cui il celebre astrologo francese – alle prese con clienti entusiasti e caustici colleghi – visse e operò. Attraverso un’attenta analisi delle fonti testuali, le Profezie vengono così ricondotte alla loro dimensione storica e ne viene restituito il messaggio originario, che appare in piena sintonia con il XVI secolo piuttosto che con il futuro.
È un diario della ritirata di Russia: racconta gli avvenimenti vissuti dall'autore e dai soldati italiani nei ventotto giorni che vanno dal pomeriggio del 19 dicembre 1942 alla sera del 17 gennaio 1943, dopo lo sfondamento del fronte italiano ad opera delle divisioni sovietiche, e la conseguente distruzione del XXXV corpo d'armata. Un documento in cui gli eventi, gli uomini, le cose mantengono intatta - sul filo della memoria di un giovane ufficiale che li visse in prima persona - la loro tragica efficacia di puntuale resoconto quotidiano. E allo stesso tempo non è privo di una sua forza consolatoria.
Gli ultimi soldati del Re d'Italia sono quelli che nel 1944 e '45, inquadrati nell'esercito regolare, hanno combattuto insieme con gli «Alleati» contro i tedeschi, senza odio. A distanza di cinquant'anni Corti, con la straordinaria forza evocativa della sua scrittura, offre questo altissimo romanzo che illumina la verità della storia (pp. 320, IV ed.).
“Sto leggendo Stendhal, devo leggere Proust... queste ultime letture sono necessarie, se devo tornare ai miei diletti Omero-Virgilio-Dante attraverso l’assorbimento e il superamento della cultura posteriore... Presto dunque mi metterò al lavoro, e intanto già penso che, uscito il nuovo libro, inizierò un nuovo periodo di vita più mescolata alla vita comune, meno isolata. Certo,
poi, tornerò a scrivere. L’ambiente non mi è molto favorevole...”. Eugenio Corti sentì prestissimo la vocazione alla scrittura come alla ricerca della verità e della bellezza: ne sono una straordinaria testimonianza queste pagine inedite
dei suoi Diari, da cui apprendiamo la sua formazione letteraria, l’amore per la natura, la fede cristallina, come le vicende drammatiche dei suoi anni di guerra, che saranno il motivo ispiratore della sua scrittura.
«Nel cielo ormai quasi buio s'inseguivano lucenti pallottole traccianti. In quel cielo c'era Dio: io stavo muto e grigio davanti a Lui, nel gran freddo. Vicino a me c'erano la mia miseria e il mio voler continuare a essere uomo e capo di uomini, nonostante tutto». Il diario dell'odissea del ventunenne tenente d'artiglieria Eugenio Corti, uno dei quattromila italiani (su 30mila) che riuscirono a scampare dalla sacca di Arbusov nella Campagna di Russia.
Docente di Storia contemporanea all'Università di Torino, Paola Corti ripercorre la storia delle migrazioni internazionali, dalla mobilità territoriale dell'ancien régime e le migrazioni coatte del colonialismo fino alla "grande emigrazione" e alle più recenti diaspore della società globale, analizzando i ruoli che in tempi diversi hanno svolto i protagonisti dell'esodo.
Per la sua posizione nel Mediterraneo, l'Italia non è soltanto un passaggio obbligato per gli scambi nord-sud ed est-ovest ma è da sempre un importante crocevia migratorio. I processi di emigrazione e immigrazione sono una costante della vicenda peninsulare, in gran parte a causa della configurazione delle frontiere naturali e della posizione strategica nel contesto geografico europeo. La stessa mobilità interna, troppo spesso ridotta a fenomeno relativo ai soli anni 1950-1980, costituisce un fattore centrale della storia rurale e urbana del paese anche dei secoli precedenti. Lo scopo del volume è mettere a fuoco la continuità e la lunga durata, nonché la convivenza, delle molteplici mobilità che hanno interessato l'Italia. Esistono, infatti, diversi studi e sintesi d'insieme dedicati soprattutto alla grande emigrazione otto-novecentesca e vanno crescendo le analisi sulle immigrazioni attuali, ma sono poche le ricostruzioni del movimenti interni in connessione anche agli arrivi esterni. Paola Corti e Matteo Sanfilippo, alla luce del confronto con gli studi internazionali e con i nuovi paradigmi storico-sociologici sempre più attenti a comprendere i meccanismi e i processi sul quali si costruiscono i movimenti migratori, propongono una analisi del caso italiano che tiene conto delle numerose e recenti indagini settoriali e ne elabora i risultati in modo da ricomporre il complesso quadro della plurimillenaria mobilità in Italia
I mille anni del Medioevo sono tra i più complessi e affascinanti periodi della storia umana. Il volume, giunto alla seconda edizione, pensato per la didattica universitaria e, più in generale, per quanti hanno il gusto delle letture di storia, li ripercorre attraverso un itinerario lineare e aggiornato.
Questo libro ricostruisce la campagna d'Italia della Seconda guerra mondiale avvalendosi di un registro duplice: il piano dei fatti ufficiali si alterna costantemente con quello della guerra segreta nelle retrovie, le vicende belliche assumono nell'insieme la coloritura del ricordo personale, brillante e minuzioso, di un giovanissimo ufficiale dell'OSS (Office of Strategic Services). Max Corvo fu scelto per questa missione data la sua familiarità con la terra d'origine, l'Italia, la sua lingua ed i suoi dialetti, con la sua cultura, la sua gente, il suo territorio tormentato e, infine, con la sua ricca storia. Grazie a queste conoscenze, e al suo talento personale, Corvo poté proporre ed attuare una serie di operazioni di spionaggio sul campo a sostegno della guerra contro i tedeschi ed i fascisti, fino alla loro sconfitta definitiva. lIl testo risponde, fra ammissioni e omissioni, a molte domande riguardanti l'invasione della Sicilia del 1943, l'accusa di collaborazione fra mafia e forze armate americane, il trattamento riservato dalle forze di occupazione tedesche e dai fascisti alla popolazione italiana, il sistematico smantellamento della macchina da guerra germanica sul territorio italiano fino alla caduta del fascismo ed alla morte di Mussolini.