
"Aiuto, mio figlio vuole abbandonare la scuola!", "Per mio figlio voglio il meglio: a che scuola iscriverlo?", "Di nuovo un'insufficienza, è un incapace senza speranza?", "Le verifiche sono un disastro, meglio una scuola professionale e via, al lavoro!". Preoccupazioni comuni, alle quali spesso si attribuiscono ragioni erronee e si danno risposte inadeguate. A volte è come se noi adulti avessimo smarrito i codici per interpretare l'adolescenza: il linguaggio delle emozioni dei ragazzi e quello delle parole degli adulti hanno frequenze troppo diverse. Il professor Dell'Oro, personaggio di spicco nell'orientamento e nella consulenza scolastica, fornisce qui le "chiavi di lettura" perché l'intesa torni possibile e la comprensione alimenti le soluzioni. Occupandosi prevalentemente dell'età di passaggio dalla scuola media alla superiore, guarda con occhio critico alla complessità dei fattori (relazionali, istituzionali, ambientali) che intervengono nel determinare il recupero, la riuscita o, a monte, la scelta di un percorso scolastico, offrendo agli adulti gli spunti per identificare i modi più efficaci per guidare il ragazzo a conseguire risultati nello studio.
Perché gli adolescenti non riescono ad alzarsi dal letto? Perché fanno i compiti sempre all'ultimo momento? Perché devono andare in motorino senza casco? Perché non riescono mai ad arrivare a casa all'ora giusta? Finalmente un libro che riesce a rispondere a questi interrogativi. Eveline Crone, studiosa di psicologia dello sviluppo, spiega sulla base delle ricerche più recenti delle neuroscienze le logoranti turbolenze che si verificano durante la pubertà. E mostra con esempi come il comportamento, spesso terribilmente irritante, dei più giovani dipenda da un processo molto particolare: la progressiva riorganizzazione del cervello durante l'adolescenza. Crone non solo fa capire perché ragazzi e ragazze sono così inclini a eccessi e sbalzi emotivi e a comportamenti pericolosi, finendo non di rado per essere disorientati o per bruciarsi, ma mostra anche i limiti e le opportunità propri di questa fase della vita. Un libro chiaro e tranquillizzante per insegnanti, educatori e genitori, che non riescono più a capire i loro figli. Un libro che promuove la comprensione e la pazienza, ma solleva anche interrogativi su come gli adulti possano trattare con gli adolescenti nel modo più adeguato.
"Aspetto di incontrare quello giusto", "Senza passione, non è amore", "Nessuno mi vuole", "Sono volubile, tutto qui"... Ecco le frasi che sentiamo o pronunciamo, le credenze alle quali ci attacchiamo, senza comprendere che rendono, molto spesso e malgrado la nostra volontà, l'amore impossibile. Perché? L'autore ci guida in un viaggio di scoperta di ciò che ci ostacola nel costruire una vita amorosa appagante, solida e duratura.
Molto di quello che chiamiamo "disordine" è solamente un ordine più profondo che si manifesta secondo schemi non matematicamente prevedibili, né logicamente programmabili. La vita stessa, nella sua complessità, rientra in questa categoria. E la felicità implica il sintonizzarsi sulle sue leggi: sviluppare la capacità di convivere con l'incertezza e il caos, tollerare punti di vista molteplici, perseguire la creatività, apprezzare la bellezza che si esprime in forme non necessariamente regolari, riconoscere la diversità vitalizzante, pensare fuori dagli schemi, accogliere il peso della libertà, imparare ad agire con gli altri. La felicità è pertanto una conquista interiore, è sentirsi in sinergia con l'esistenza, è fluire col Tao della vita, il Tao del disordine, suo migliore alleato. Ecco allora un manuale pratico per disordinati che hanno bisogno di riconoscere il valore, il pregio e i vantaggi del loro modo di affrontare le cose, e di prevenirne quegli eccessi che invece nuocerebbero al proprio - e altrui - benessere.
Attraverso casi clinici esemplari e piccoli test, Alberto Oliverio mette in campo tutte le sue doti di studioso e di accorto divulgatore per permetterci di verificare su noi stessi l'interazione tra corpo e strutture celebrali. Ci invita a scoprire che la mente guida i movimenti ma viene anche da essi plasmata e potenziata; che, attraverso la vista, la mente entra in rapporto con il mondo ma ci trascina anche in trabocchetti logici e percettivi; e che, persino le emozioni, i ricordi, l'individualità, le esperienze sono influenzate dall'essenza biologica. Questa esplorazione ci aiuterà a capire meglio come siamo fatti e come reagiamo al mondo esterno. E ad acquisire maggiore controllo sulla propria vita.
Dal lettino di psichiatra all'invenzione letteraria. Da quarant'anni Vittorino Andreoli analizza i fenomeni della diversità, della sofferenza psichica e della devianza non solo con le armi della ricerca e della scienza, ma anche, benché segretamente, con lo strumento straordinario della narrativa. I casi da lui raccontati si trasformano così da fredde cartelle cliniche in una ricostruzione fantastica che ci mette davanti agli occhi situazioni violente, tragiche, bizzarre, mostrandoci come esse nascano e crescano all'interno dei suoi personaggi (non si sa fino a che punto inventati). Una serie di racconti che ci faranno capire quanto vicino a noi corra la sottile linea rossa che separa la normalità dalla follia.
Un tempo, fino a non troppi anni fa, la scuola e l'apprendistato di un mestiere o di una professione fornivano nozioni che duravano tutta la vita. Oggi le cose sono molto diverse: in un mondo che cambia rapidamente dobbiamo non solo aggiornare di continuo le nostre cognizioni, ma anche cancellare le nozioni superate e rivoluzionare le nostre strutture mentali; dobbiamo selezionare nel diluvio di informazioni che ci sommergono quelle davvero indispensabili, dobbiamo adattarci a novità e trasformazioni. Insomma, il mondo (quello del lavoro, del tempo libero, delle relazioni sociali) ci obbliga a continuare a imparare per tutta la vita. Per questo diventa indispensabile padroneggiare la capacità di "imparare e imparare".
Attraverso alcuni contributi ispirati al pensiero e alla pratica clinica di Viktor E. Frankl, l'autore ripercorre con sguardo nuovo e posivito l'esperienza del volontariato, la sofferenza, le dinamiche familiari, la religiosità, il suicidio. Legge quindi gli scritti del giovane Frankl, facendone emergere forti suggestioni per una psicoterapia dal volto umano, e delinea il cammino che la logoterapia ha seguito in Italia con le prospettive di sviluppo che vanno manifestandosi.
Il libro analizza ciascuna delle fasi classiche in cui è suddiviso lo sviluppo del bambino da 0 a 6 anni: nel bebè (da 0 a 9 mesi); nel bambino “esploratore” (da 9 a 18 mesi); nel bambino “decisionista” (da 18 a 36 mesi); e negli anni “magici” (da 36 mesi a 6 anni).
L’equipe del CHU Saint-Justine lavora in stretta collaborazione con l’esperienza clinica ospedaliera ed ha come obiettivi il miglioramento della salute dei bambini, degli adolescenti e della madri del Québec. è molto chiara la loro visione e missione: “Un Québec dove i bambini, gli adolescenti e le madri abbiano e mantengano uno dei migliori livelli di salute e sanità mondiali”.
Danielle Laporte è psicologo clinico.
Germain Duclos è psicopedagogista e ortopedagogista.
Un proficuo incontro tra spiritualità e psicologia. Molte persone soffrono della propria solitudine e la percepiscono come un destino. Sensazioni di tristezza, paura o senso di inferiorità ne sono frequentemente la conseguenza. Dalla esperienza di un maestro della vita interiore, un libro che aiuterà lettrici e lettori che si sentono vittima della solitudine ad accoglierla come esperienza anche positiva. L’autore tratta il tema del valore dell’autostima e mostra l’importanza di vivere in armonia con se stessi. Nel contempo chiarisce che la solitudine va anche intesa come opportunità per concentrarsi su se stessi e per liberarsi da costrizioni esterne.
Wunibald Müller è fondatore e responsabile del centro di spiritualità e terapia psicologica Recollectio-Haus di Münsterschwarzach. Ha pubblicato numerosi libri in materia di spiritualità, assistenza sociale e psicologia. È autore di L’arte di volersi bene (San Paolo, 2004).
I primi compagni di gioco sono i fratelli e le sorelle, coi quali si condividono le fantasie, i giochi, gli scherzi e i ricordi. Cosa possono fare i genitori per aiutare i propri figli a volersi bene e ad essere uniti? Quando i fratelli litigano, cosa devono fare i genitori? Tenersi in disparte e lasciare che se la sbrighino da soli o intervenire e sgridarli?
In questo agile testo viene descritto ciò che significa avere un fratello e, soprattutto, come si fa ad essere genitori di fratelli, mostrando la straordinaria unicità di questo legame, che unisce caratteristiche opposte: rivalità e complicità, odio e amore, complementarietà e reciprocità. E per i genitori affrontare i rapporti quotidiani tra i figli, in cui affetto e rivalità si intrecciano, è un compito difficile ma non impossibile!
Il volume fa parte di una nuova collana chiara, pratica e autorevole con le risposte alle domande più comuni dei genitori. Contiene inoltre schede con situazioni e problemi specifici e risposte strutturate in più punti.
DESTINATARI
Genitori e educatori.
AUTRICE
Dolores Rollo è professore Associato di Psicologia dello sviluppo e dell’educazione all’Università degli Studi di Cagliari, ha tra i suoi interessi di ricerca lo sviluppo linguistico e cognitivo del bambino nei contesti socio-educativi.Tra le sue pubblicazioni: Breve dizionario dello sviluppo e dell’educazione (Carocci, 2005), Narrazione e sviluppo psicologico (Carocci, 2007), Osservare e valutare lo sviluppo (Franco Angeli, 2010). Tra i suoi ruoli, anche quello di madre di Niccolò, adorabile peste di quasi due anni a cui vorrebbe dare dei fratelli.
I media, digitali o analogici che siano, presentano per la famiglia una sfida che possiamo sintetizzare in una parola: cambiamento. Cambiamento delle routine familiari, cambiamento delle parole e dei modi di relazionarsi, che non di rado generano nel genitore inquietudine in quanto si trova spaesato di fronte a nuovi linguaggi.
Questo libro si rivolge ai genitori per introdurli nel mondo dei media con una chiave originale e secondo una prospettiva pedagogica. Non vietare, controllare e proteggere, bensì accompagnare, conoscere e crescere possono essere le azioni di un genitore non spaventato ma consapevole, a cui questo agile volume fornisce strumenti conoscitivi e suggerimenti per la mediazione educativa.
Il volume fa parte di una nuova collana chiara, pratica e autorevole con le risposte alle domande più comuni dei genitori. Contiene inoltre schede con situazioni, problemi specifici e risposte strutturate in più punti.
DESTINATARI
Genitori e educatori.
AUTORI
Alessandra Carenzio, dottore di ricerca in Pedagogia, svolge attività di ricerca e formazione presso il CREMIT, Centro di Ricerca sull’Educazione ai Media e alla Tecnologia, dell’Università Cattolica di Milano. Insegna Metodi e Tecniche del Gioco e dell’Animazione presso l’Università Cattolica di Piacenza. Tra i suoi interessi di studio: il rapporto tra media e minori, l’impiego dei media nella didattica e nell’educazione, le pratiche mediali come occasione di intervento educativo.
Michele Aglieri è pedagogista e formatore. Insegna all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e all’Istituto di Scienze Religiose di CremaCremona-Lodi. E’ membro del Consiglio Direttivo di CESES (Centro Europa Scuola Educazione Società), coltiva numerosi interessi in campo educativo e collabora con varie riviste tra cui Dirigenti Scuola, Famiglia Oggi e Scuola Italiana Moderna. Ha pubblicato Valutare. Percorsi e tracciati di analisi pedagogica, La Scuola, Brescia 2008.