
Questo libro si propone di aiutare i genitori, insegnando loro ad avere fiducia nella capacità dei loro figli piccoli di conoscere ed esprimere i loro bisogni e sentimenti. Portando avanti l'approccio alla relazione genitori/figli, l'autrice esplora i sentimenti e il mondo interiore dei bambini, descrivendo alternative efficaci sia alle punizioni che alle ricompense, ugualmente dannose per i piccoli.
Cosa accomuna Leonardo da Vinci a Steven Spielberg, oppure Agatha Christie a John Lennon? La loro dislessia. Anzi, la tenacia con la quale sono riusciti a sprigionare le potenzialità creative della loro dislessia. Le recenti ricerche offrono una lettura della dislessia, secondo la quale questo disturbo può divenire straordinaria condizione per lo sviluppo del genio creativo. Questo libro contiene una rassegna delle riflessioni sul fenomeno della dislessia e propone un approccio positivo, di tipo multisensoriale, al bambino dislessico valido sia in ambito pedagogico che riabilitativo. Arricchito da suggerimenti pratici per stimolare le abilità dei bambini dislessici, il volume è anche una guida per quanti operano in questo ambito.
Vietato lamentarsi recita il cartello che papa Francesco ha appeso alla porta del suo studio. Quel cartello è un'idea di Salvo Noè, che ne ha fatto dono al Papa. Il cartello, vero e proprio monito a vivere al meglio la propria vita, nasce dal lavoro di psicologo e psicoterapeuta svolto da Noè e ora è anche un libro. Vuoi respirare un?aria nuova? Cerchi quella serenità e quella calma che aiutano ad affrontare meglio gli ostacoli e gli imprevisti della vita? Attiva nella tua vita più entusiasmo, più gratitudine e più responsabilità, per sviluppare le tue potenzialità e il desiderio della gioia di vivere. Pur riconoscendo le difficoltà, non credo che tu possa trovare la soluzione nel lamento, bensì nella voglia di agire per cambiare in meglio la tua condizione. Quindi smettila di lamentarti e cambia in meglio la tua vita e quella degli altri!
"Si può essere sereni anche nel dolore, poiché la serenità non dipende dagli esiti (quelli dipendono dal figlio), ma dal proprio dovere compiuto fino in fondo. Invece che corrergli dietro, ci si dispone ad attenderlo. Nella speranza sempre viva che le circostanze della vita lo aiutino a capire ciò che non ha voluto apprendere. C'è molto amore nell'attesa".
Il mondo globale è diventato stretto, si è appiattito, è diventato orizzontale: abbiamo perso la profondità dell’alto.
L’inconscio, però, nella sua funzione compensatoria propone costantemente, appena lo si ascolti, le immagini dell’alto e del basso, delle profondità celesti e delle oscurità abissali.
L’anima, che nell’inconscio compare e racconta, vuole respirare, vuole aria, vuole tramonti alti, rosseggianti sulle montagne bianche di neve, vuole una celeste pulizia, vuole il cielo azzurro.
Il cielo è anche, da sempre e per tutta l’umanità – come si racconta in questo libro – la sede del mondo divino. Per questo oggi il ritorno dell’alto, amato da anime in cerca di spirito, è un evento rivoluzionario, temuto più di ogni cosa. Ma la riconsacrazione del mondo e della vita, e la ricomposizione dei suoi spazi esistenziali, compresi i mondi superiori e inferiori, sono un’esigenza profonda dell’essere umano.
Per questo è stato scritto questo libro. Per raccontare lo slancio verso l’alto, e l’attrazione e le ragioni del basso, della terra ma anche dei mondi più oscuri e profondi al di sotto della sua superficie.
Prima di partire per un viaggio, lungo o breve che sia, sentiamo il bisogno di salutare, cioè di conservare per il nostro bene il pensiero delle cose o delle persone dalle quali stiamo allontanandoci o ci stiamo separando: un pensiero che deve "fare salute", deve far star bene sia noi sia la persona a cui lo rivolgiamo. In fondo, il desiderio di poter andar via senza la "colpa di separazione", senza il ricatto del dolore subito o provocato, è una molla potente che influisce su nostri stati d'animo "dopo" una separazione, un distacco, un addio.
“Un approccio innovativo aiuta i ragazzi a comprendere le cause di un malessere che misteriosamente compare e che pensano di controllare attraverso l’uso di sostanze.
Alterando il loro sentire, per non vivere il dolore derivante da rapporti umani deludenti, ricercano il benessere in paradisi effimeri a volte mortali.
Analizzare la causa di questo malessere, indicare la strada per curarlo e per recuperare la capacità di affrontare i rapporti umani con affettività e fantasia, sono i nostri intenti.