
Si tratta di una delle opere basilari della letteratura psicoanalitica e della psicologia in genere. In questo testo Anna Freud getta le basi dello studio dell'Io che, alla luce delle acquisizioni rivoluzionarie fornite dalle conoscenze dell'inconscio, acquista nuove inaspettate possibilità di comprensione. Alcuni importanti meccanismi di difesa della psiche, la negazione, la limitazione delle funzioni dell'Io, l'identificazione con l'aggressore, l'altruismo reattivo, sono colti nella loro dinamica intrapsichica e nelle loro manifestazioni durante la cura psicoanalitica e nel transfert.
Perché una richiesta formulata in un certo modo viene respinta, mentre una richiesta identica, però presentata in maniera leggermente diversa, ottiene il risultato voluto? Cialdini ha scoperto che alla base delle migliaia di tattiche usate quotidianamente dai persuasori ci sono sei schemi fondamentali; in questo libro ne rivela tutti i meccanismi di funzionamento.
Per spiegare il comportamento quotidiano di individui e gruppi è indispensabile studiare il loro rapporto con molteplici forme di organizzazione. L'interazione in ambienti organizzati è una capacità fondamentale per i membri delle società complesse e un compito impegnativo dal punto di vista psicologico. In alcune attività organizzate, e segnatamente in quella lavorativa, sono investite risorse decisive per l'identità personale e sociale dell'individuo. Tra i primi ad occuparsi in Italia di queste problematiche, Marco Depolo traccia qui il bilancio di una disciplina di crescente rilevanza non solo in ambito psicologico: ad essa guardano infatti con interesse anche importanti settori della sociologia e dell'economia.
Ognuno di noi è fonte e bersaglio di messaggi persuasivi destinati ad avere più o meno successo. I processi attraverso cui possono essere modificati atteggiamenti, opinioni e comportamenti delle persone rappresentano uno degli ambiti più indagati dalla psicologia sociale. Tratto peculiare della persuasione è elemento intenzionale, come si può vedere ogni qualvolta un agente (venditore, candidato, genitore, medico, ecc.) si adopera affinché il "target" (cliente, elettore, figlio, paziente, ecc.) assuma il suo punto di vista sostituendolo al proprio. Il volume offre una panoramica completa e aggiornata sul tema, presentando gli ultimi modelli teorici, i filoni di ricerca sia tradizionali sia recenti e gli strumenti per valutare efficacia dei messaggi persuasivi.
Le comunità terapeutiche hanno assunto via via negli anni una sempre maggiore importanza per il ruolo giocato nel trattamento della sofferenza mentale. Dopo la legge Basaglia e la chiusura dei manicomi si è posto il problema non solo del trattamento, ma anche dell'inserimento sociale delle persone affette da gravi disturbi psichici. Nel panorama italiano sono dunque sorte diverse iniziative a carattere privato e pubblico per l'istituzione di comunità terapeutiche, ovvero realtà di cura e di connessione tra strutture psichiatriche e comunità sociale allargata. Tali iniziative tuttavia si sono caratterizzate, soprattutto nel loro primo formarsi, per una certa casualità nel formulare modelli di integrazione, di cura e progetti di inserimento. Questo volume propone non solo una riflessione sul ruolo della comunità terapeutica rispetto all'individuo e all'ambiente sociale, ma, attraverso una descrizione articolata di diversi casi di successo, fornisce strumenti e modelli di intervento per tutti quei professionisti (psicologi clinici, psicoterapeuti, psicologi di comunità, assistenti sociali, psichiatri, ecc.) che sono inseriti all'interno di strutture volte al recupero di persone con difficoltà mentali e problemi di devianza.
Le risorse umane hanno un ruolo strategico nell'equazione dello sviluppo economico e sociale e nessuna società o organizzazione può permettersi di non valorizzare le potenzialità individuali, soprattutto oggi nel mondo della competizione globale. Ma che cosa innesca e sostiene l'impegno a fare, a mettersi in gioco, che cosa alimenta la passione di innovare e la voglia di crescere? Perché a parità di intenzioni, di fronte ai medesimi ostacoli, alcune persone desistono scoraggiate, mentre altre continuano a lottare e raggiungono l'obiettivo? Sono gli interrogativi che percorrono questo volume dedicato alla motivazione come fattore decisivo della possibilità di successo sia individuale sia collettivo.
Nel campo della psicopatologia, la diagnosi e l'interpretazione clinica sono aspetti fondamentali dell'attività professionale. Questi nella tradizione scientifica sono stati variamente trattati a seconda delle diverse teorie, dalla psicologia dinamica all'approccio cognitivo comportamentale. Oggi sembra quanto mai necessaria una vera integrazione. Considerare un disturbo psicologico nella sua interezza significa infatti prendere in esame tutte le teorie presenti in letteratura, analizzarle e confrontarle per poter comprendere i fattori eziologici e di mantenimento del disturbo stesso. Questo volume propone un'analisi integrata della psicopatologia a partire dal confronto tra i vari approcci, inseriti all'interno del consolidato modello biopsicosociale e tenendo conto della classificazione funzionale multidimensionale quale l'ICF. Viene infine proposto un nuovo modello interpretativo integrato, il "Causal Modeling", e applicato al Disturbo di panico. Uno strumento utile per tutti i professionisti della salute mentale, volto a facilitare una visione multidisciplinare e a generare diverse ipotesi di sviluppo teorico e clinico.
Come è possibile che quel cretino sia ricco e io no? Quante volte ci siamo posti questa domanda? La risposta di Robert Shemin è semplice: probabilmente, quello è ricco perché è cretino (almeno per i nostri standard di giudizio). Per Shemin, infatti, per fare soldi non è necessario essere furbi (anzi, i furbi finiscono comunque per non godersi la ricchezza e vivere male); conviene piuttosto ribaltare le vecchie regole, fare cose che solo un ingenuo (o uno che i furbi considerano un cretino) potrebbe fare. Per la prima volta, Shemin rivela i segreti che hanno reso ricco lui e altri membri del "Club dei Cretini", e propone una serie di consigli che, se non rendono milionari, pongono almeno le basi per migliorare la qualità della vita.
Come superare la crisi
senza che il tuo lavoro ti rovini la salute.
Il lavoro è ancora un mezzo o sta diventando la nostra fine?
Lo stress da Lavoro:
- colpisce il 28 per cento delle persone
- è un fattore di rischio cardiovascolare
- causa almeno il 50 per cento delle assenze in ufficio
- costa all’unione europea 20 miliardi di euro l’anno
Oggi possiamo quantificare lo stress con criteri scientifici, isolare i sintomi e curarlo.
Questo libro racconta come.
Il lavoro non deve per forza fare male alla salute. Ma spesso lo fa: è tra le principali cause di stress, per di più sempre a rischio di acutizzarsi per via di eventi imprevedibili: un giro di vite che trasforma l’ufficio in una trincea, tagli al personale, invidie e pettegolezzi fra colleghi. E noi rimaniamo impotenti, come chi rientra a casa e scopre che gli hanno svaligiato l’appartamento: un grandissimo disordine, la sensazione di aver perso il controllo del proprio ambiente, l’organismo che si ribella con tachicardie, insonnie, gastriti. Che fare? Da dove cominciare per ripristinare la serenità? Per spiegarlo, questo libro entra nelle vite di alcuni “impiegati modello” che sono nel bel mezzo di una situazione simile. Chiara, che investe tutto sulla carriera ed è colta da intensi attacchi di panico. Gigliola, che dopo una vita a barcamenarsi tra lavoro e famiglia rischia di scoppiare tra i problemi della figlia e la pressione in ufficio. Sergio, che coi suoi quarant’anni di onorato servizio teme di essere scavalcato dal primo giovanotto di passaggio. E altri, a vari gradi di stress: capi compresi. Finché per fortuna in azienda arriva un’esperta in dipendenti e manager esasperati.
Daniela Lucini ci guida in un percorso di gestione dello stress lavorativo con un libro insolito: si segue come una fiction ed è utile come un manuale di pronto intervento. Grazie a Lorenzo, Chiara, Gigliola, Maurizio, Sergio, al racconto delle loro reazioni ai problemi, dei loro sintomi e del percorso per riprendere il controllo della situazione, Lucini spiega come valutare il nostro stato di stress e come correre ai ripari, evitando che la crisi, e le sue conseguenze sul nostro lavoro, inghiottano la nostra vita.
“Un libro utile per le donne…
indispensabile per gli uomini!”
Daniel Goleman sul Cervello delle donne
• Nel cervello dei maschi lo spazio dedicato all’impulso
sessuale è due volte e mezzo maggiore rispetto a quello
delle donne. Che lo hanno sempre sospettato.
• Sono gli ormoni rilasciati dal suo cervello a far
cadere l’uomo in un sonno profondo dopo il sesso.
Da tenere a mente se lei invece è in cerca di coccole.
• Gli adolescenti hanno il cervello così pieno di testosterone
da percepire i volti altrui più aggressivi di quanto sono
in realtà. Ecco perché ce l’hanno con il mondo.
L’amore, il sesso, il tradimento, la paternità: non sono solo il carattere e le circostanze sociali, ma anche e soprattutto i geni e gli ormoni a determinare cosa succede nell’universo complesso e affascinante che è il cervello maschile. La neuroscienza ha scoperto per esempio che gli uomini usano circuiti cerebrali alternativi rispetto alle donne per elaborare informazioni connesse a difficoltà emotive: ecco perché, davanti alle lacrime di lei, la mente di lui attiverà il processo “soluzione del problema” e non quello “comprensione e consolazione”, e cominceranno a volare le stoviglie. La risonanza magnetica evidenzia che nel maschio l’organo sessuale recepisce l’attrazione più rapidamente del cervello: se lei è abbastanza vicina, può quindi accorgersi che gli piace un attimo prima che se ne accorga lui. Ricerche sui topi hanno decretato che esiste un ormone della monogamia: se lui tradisce non è colpa solo di “quella scostumata”. Con molti esempi concreti tratti dalla sua lunga esperienza di neuropsichiatra, Brizendine svela finalmente i segreti dell’organo maschile più incompreso. Che non resta immutato dall’infanzia alla vecchiaia: il cervello inondato di testosterone dell’adolescente è molto diverso da quello di un neopapà, addolcito da un’incursione di ormoni femminili, ma anche da quello di un innamorato o di un pensionato. Rendersi conto che incompatibilità e catastrofi relazionali sono in gran parte il risultato di “incomprensioni chimiche” è dunque il primo passo per fare la pace con se stessi e con le proprie pulsioni. E magari per farla finita con l’eterno e forse ingiusto grido di esasperazione femminile: “Ma non capisci proprio niente!”.
"C'è un sogno che mi accompagna da molti anni: scrivere un manuale che, anziché indirizzarsi ai medici, agli psichiatri o agli psicologi clinici, parli a tutti. Oggi, in queste pagine, il mio sogno trova finalmente concretezza." In questa nuova opera, Vittorino Andreoli ci insegna con chiarezza e serenità ad affrontare i primi segni di disagio o disturbo mentale a partire dai progressi scientifici raggiunti in questo campo. Se in passato infatti si tendeva ad attribuire le malattie della mente a un determinismo genetico o familiare, oggi sappiamo che è possibile risolverle, o per lo meno attenuare le loro manifestazioni, intervenendo subito. "Nei miei cinquant'anni di psichiatria" scrive Andreoli "sono rimasto talora persino sconvolto dall'osservare che persone vicine a un adolescente con comportamenti devastanti, o a un anziano che ha precorso la morte naturale con un suicidio, hanno minimizzato segnali che invece erano chiari." Grazie alla sua esperienza di una vita trascorsa a fianco dei pazienti, Andreoli riesce a parlare sia a chi sta male mentalmente sia a chi deve vivere vicino alla sofferenza degli altri: adulti, adolescenti, anziani. Il risultato è un percorso mirabile fra le emozioni e tutte le loro manifestazioni, da quelle più comuni come la paura o l'ansia, a quelle più complesse come la tristezza, aiutandoci a individuare i segnali d'allarme prima che sia troppo tardi.
"La mia vita di psichiatra si è svolta in un periodo storico fatto di tante psichiatrie (persino di una definita democratica), segno che non esisteva la psichiatria. In questo clima, non potevo che costruire la mia psichiatria." Sono passati cinquantotto anni da quando il professor Vittorino Andreoli è entrato nell'ambiente psichiatrico. Un periodo di intensa e appassionata professione, con modificazioni profonde sulla concezione delle malattie della mente: nascita di nuovi disturbi, scoperte scientifiche sul cervello e in particolare sulla sua parte plastica che si lega in maniera specifica alla psichiatria. È diventato chiaro che la normalità non può essere considerata la misura per la follia, poiché sovente una condizione si interseca con l'altra, in funzione degli ambienti e delle condizioni sociali. È anche per questo che serve "uno psichiatra frammentato" capace di avvalersi di altre competenze, seguendo la metafora dell'orchestra. Uno psichiatra che deve entrare in relazione e con-partecipare i vissuti del paziente per impedire che un disturbo mentale si trasformi in una tragedia. Soltanto da una così lunga esperienza in Italia e nei Centri internazionali potevano emergere i nuovi princìpi per curare i dolori della mente.

