
«Noi consideriamo la diagnosi sempre utile per la conoscenza della personalità globale del soggetto, indispensabile se lo scopo è la scelta di un trattamento: essa, utilizzando strumenti diversi, come osservazione, colloqui, test, facilita la comprensione e permette di fare previsioni individualizzate riguardo il comportamento di persone che sono organizzate in modo peculiare ed unico». (Holt, 1968).
I test integrano i dati ottenuti con i colloqui perché: 1) riguardano livelli diversi di comportamento, 2) fanno emergere contenuti più profondi dal momento che non si può prevedere il significato delle risposte, 3) mettono in risalto le parti sane su cui si poggerà la terapia, 4) danno indicazioni utili per l'indicazione o controindicazione al trattamento ed individuano quello più idoneo, 5) evitano il rischio di dover affrontare problemi più gravi di quelli previsti, magari, senza gli strumenti e le capacità adeguati, permettono una prognosi, sono - in sostanza - il «miglior modo» per conoscere l'individuo.
L'autrice propone un metodo integrato per la cura dei disturbi gravi di personalità e dei disturbi narcisistici, ponendo l'accento sulla disregolazione affettiva che è alla base dei vari tratti disfunzionali e dei sintomi corporei di queste patologie. Ogni capitolo presenta un caso particolare illustrato dall'inizio alla fine del trattamento e mostra in dettaglio come lavorare con gli specifici problemi e sintomi che sorgono in questi pazienti e che attaccano il corpo, dalla bulimia all'autolesionismo, dalla diffusione di identità sessuale alla reazione psicosomatica. Si propone innanzitutto una revisione dell'eziopatogenesi dei disturbi di personalità, illustrando come alla base delle dinamiche patologiche vi siano traumi interpersonali a partire dai primi anni di vita. Il corpo riceve ampia attenzione nel trattamento, nelle sue complesse interazioni di corpo-mente-cervello, ed è visto come il principale tramite dello sviluppo relazionale disfunzionale.
Il volume, che ha l'obiettivo di facilitare lo psicologo nella conoscenza e nell'uso clinico della WAISIV, è articolato in quattro parti. Nella prima si descrive l'architettura della WAIS-IV e i cambiamenti rispetto alle precedenti edizioni. Nella seconda sono presentati i quattro Indici e i subtest che li compongono. La terza parte è dedicata alla lettura dei risultati e all'interpretazione di tutti i punteggi della WAIS-IV: QI, IAG, ICC, Indici, punti di forza e di debolezza ipsativi, punteggi di processo e abilità ampie CHC. Nella quarta parte è esemplifi cato l'impiego della Scala con soggetti anziani e sono descritti i dati che si ottengono dalla WAIS-IV in caso di soggetti con ADHD, disturbi dello spettro autistico, plusdotazione, disturbi dell'apprendimento e disabilità intellettiva. Sono infi ne aggiornate le linee guida per la stesura della relazione psicodiagnostica.
Quali sono le caratteristiche innovative della WISC-V? Quali le considerazioni cliniche sui risultati? Come descrivere i funzionamenti cognitivi in una relazione psicodiagnostica? Il volume risponde in maniera esaustiva a questi e a numerosi altri interrogativi relativi alla quinta edizione della Wechsler Intelligence Scale for Children e al suo uso in ambito clinico. Dopo aver descritto approfonditamente la nuova architettura dello strumento e i modelli di ultima generazione che hanno influito sulle sue innovazioni, le autrici analizzano i diversi funzionamenti cognitivi valutati dagli Indici (primari e ausiliari), prestando particolare attenzione alle caratteristiche dei singoli subtest che li compongono. Il volume include numerosi esempi relativi alla descrizione dei risultati della WISC-V nella relazione psicodiagnostica. Completano l'edizione alcuni materiali di approfondimento disponibili online sul sito della casa editrice.
Nessuno che voglia affrontare lo studio della psicoanalisi può prescindere dalla lettura dell'Interpretazione dei sogni, l'opera capitale di Freud, il «nuovo contributo alla psicologia che sorprese il mondo» quando apparve la prima volta alla fine del 1899. La più valida di tutte le sue scoperte, l'intuizione che capita, se capita, una volta sola nella vita, come Freud scrisse pochi anni prima di morire, L'interpretazione dei sogni viene qui presentata nell'edizione condotta sul testo critico e corredata di tutte le numerose varianti, aggiunte, correzioni, arrecate dall'autore per ciascuna delle otto edizioni pubblicate fino al 1930. Si può così assistere e partecipare, seguendo la storia interna del testo, alla formazione graduale della scoperta che ha più radicalmente mutato la prospettiva della cultura moderna.
In Al di là del principio di piacere, l'operetta più discussa di Freud per l'audacia delle sue tesi speculative, la dialettica delle pulsioni umane risulta governata da un dualismo drammatico: agli sforzi costruttivi e unificanti dell'Eros, che rappresenta nel mondo del vivente le pulsioni di vita, si oppone fin dalle origini, silenziosa ma inesorabile, l'attività distruttiva delle pulsioni di morte. Alla luce di questa ipotesi severa sono esaminati, in Psicologia delle masse e analisi dell'Io, i comportamenti tipicamente regressivi e irrazionali della psiche collettiva, e, in L'Io e l'Es, i reciproci condizionamenti e i conflitti profondissimi fra le tre istanze in cui si articola la struttura della personalità psichica: l'Es, l'Io e il Super-io. Sempre, infatti, anche quando i risultati del suo concreto operare nel mondo e fra gli altri uomini appaiono grandiosi per precisione ed efficacia, l'Io di ciascun individuo è per Freud minacciato e nevrotizzato dalla necessità di dare soddisfazione sia alle cieche istigazioni passionali del suo Es, sia a quei superiori e irrevocabili principi e ideali etici di cui si fa portatore il suo Super-io; ma i comandi e i divieti del Super-io si esprimono spesso nell'Io sotto forma di inconsci sensi di colpa, inducendo quindi bisogni feroci di punizione e di morte. Fanno corona a queste tre opere fondamentali, in cui il pensiero metapsicologico freudiano trova la sua definitiva sistemazione dottrinale, una trentina di altri scritti, alcuni molto importanti sotto il profilo clinico e teorico.
I testi contenuti in questo volume espongono gli aspetti fondamentali della tecnica e della teoria che caratterizzano la psicologia analitica. "Psicologia dell'inconscio" permette di conoscere i capisaldi teorici del metodo junghiano: dalla discussione delle teorie di Freud e di Adler, alla distinzione tra inconscio personale e collettivo, alla proposta di una lettura simbolica dei materiali onirici. Ne "L'io e l'inconscio" quegli stessi capisaldi vengono esposti in forma organica. Il volume comprende inoltre gli scritti da cui prendono le mosse questi saggi e due brevi minute, tutti composti tra il 1912 e il 1916.
La psicoterapia junghiana non privilegia la biografia personale del paziente, ma allarga la sua indagine all'ambiente, al peso della storia, all'incidenza dei miti e degli archetipi. Il linguaggio del sogno, il simbolismo dell'incesto, la psicologia della traslazione sono i tre grandi temi della riflessione junghiana, che interpreta l'attività psicoterapeutica come un'arte umanistica, fatta di intuizione, vastissime conoscenze culturali, esperienza totale e impegno etico.
Il volume ci presenta Jung nella veste di docente e divulgatore dei principi basilari del suo pensiero teorico. Il più ampio dei contributi qui raccolti, Fondamenti della psicologia analitica, riproduce infatti la trascrizione stenografica delle lezioni tenute nella londinese Tavistock Clinic. La vita simbolica è la trascrizione di un seminario tenuto nel 1939 alla Guild of Pastoral Psychology di Londra. Il saggio Simboli e l'interpretazione dei sogni nasce invece dalla decisione presa da Jung, poco prima di morire, di presentare le proprie teorie a un ampio pubblico di non specialisti. Completano il volume due saggi sulla persona e sulle teorie di Freud.