
La psicolinguistica si è ormai solidamente affermata come settore di punta della psicologia. Questo volume illustra le teorie che negli ultimi decenni hanno spiegato il ruolo il ruolo del linguaggio all'interno dei sistemi di comunicazione, il modo in cui esso viene compreso e utilizzato tanto nei discorsi quotidiani quanto nella lettura e nella scrittura, le principali patologie che ne possono alterare l'elaborazione, il confine fra ciò che rende il linguaggio attributo specifico degli esseri umani e ciò che invece lo accomuna agli strumenti di comunicazione usati da altri sistemi o specie viventi. Il testo si rivolge a studenti di Psicologia, Lettere e filosofia, Scienze della Formazione, Scienze della Comunicazione e ai professionisti.
Un manuale che si rivolge tanto agli studenti che frequentano i corsi di osservazione e valutazione del comportamento infantile, quanto agli operatori impegnati nell'attività clinica, agli educatori e agli insegnanti che osservano quotidianamente i bambini affidati alle loro cure. Nella prima parte del testo si illustrano i diversi tipi di osservazione - etologica, partecipante e controllata - mostrando come vengono utilizzati negli ambiti della formazione, dell'educazione e dell'attività clinica. La seconda parte è dedicata agli strumenti di valutazione del comportamento infantile nei principali domini dello sviluppo: cognitivo, comunicativo e linguistico, sociale e interpersonale.
Oggi assai diffusi, i gruppi di sostegno, di auto e mutuo aiuto, di supervisione rappresentano uno strumento efficace per contrastare gli effetti dello stress psicologico. Dalle persone con problemi di abuso di sostanze ai famigliari di malati cronici, alle varie figure professionali che lavorano con la malattia e il disagio fisico e psichico (infermieri, medici, psicologi): per tutti costoro il gruppo di sostegno si rivela uno strumento indispensabile nell'alleviare il disagio, purché condotto con perizia e consapevolezza. Questo volume si propone come una utile guida pratica per capire che cosa sono, perché sono importanti, come sono formati e come funzionano i gruppi di sostegno, di cui illustra con ricchezza di esempi concreti caratteristiche, strategie e dinamiche di conduzione. Un vademecum indispensabile per tutti i professionisti delle relazioni di aiuto: consulenti, psicologi, psicoterapeuti e operatori nel campo della salute e del sociale.
Keith Nichols ha insegnato nell'Università di Exeter; attualmente è Consultant Clinical Health Psychologist nel Royal Devon and Exeter Hospital. John Jenkinson, psicoterapeuta, lavora come counsellor per vari organismi fra cui il Cornwall Alcohol and Drugs Agency.
Nell'esperienza del diventare genitori sono attivi aspetti non solo naturali ma anche fortemente culturali. Essere genitori significa infatti da un lato esercitare un ruolo sociale definito dal contesto culturale di appartenenza, dall'altro attingere a tipologie di comportamenti universali, trasversali a tutte le culture. Questo volume affronta l'argomento in chiave sia biologica sia culturale proponendo un modello di analisi e intervento di sostegno del ruolo genitoriale. Sono illustrate le attitudini alla pratica della genitorialità, con i fattori che la influenzano - caratteristiche dei figli, dei genitori e dell'ambiente - fino a una disamina delle basi biologiche delle differenze tra padre e madre.
Nelle relazioni interpersonali e sociali molto spesso le persone non vengono considerate per le caratteristiche di personalità, per i contenuti del proprio pensiero e per il proprio modo di comportarsi. Ciò che viene enfatizzato è piuttosto l'aspetto fisico e l'appartenenza al genere femminile o maschile, trascurando la persona nella sua interezza e complessità. Questo libro approfondisce il fenomeno dell'oggettivazione sessuale e ne chiarisce gli aspetti cognitivi, motivazionali e sociali, illustrandone le conseguenze negative sul benessere psicologico e delineando le possibili strategie atte a contrastarlo.
Vittorino Andreoli si serve della sua esperienza clinica e della sua immaginazione per una nuova incursione nella narrativa, che da qualche anno occupa un posto sempre più centrale nella sua attività di autore. Questi nuovi racconti affrontano alcuni temi chiave: la normalità che si trasforma in follia, il desiderio insopprimibile d'amore che diviene gioco sadico e delirio mistico, la pulsione a uccidere e la brama di potere. È un mondo segreto che vive accanto a noi e forse dentro di noi, inavvertito finché qualcosa di sconvolgente - un evento esterno o un imprevedibile rovesciamento nel nostro modo di considerare la realtà - non ci costringe ad affrontarlo.
L'attenzione è una risorsa mentale sottile, sfuggente, invisibile quasi, e per questo generalmente poco considerata. Eppure riveste un'importanza enorme rispetto al modo in cui affrontiamo la vita, ci mette in connessione con il mondo, plasmando e definendo la nostra esperienza: i suoi effetti, come hanno spiegato in questi ultimi anni le neuroscienze, si fanno sentire nella maggior parte delle cose che facciamo. Dall'autoconsapevolezza, fondamento della gestione del proprio sé, all'empatia, radice della competenza nelle relazioni con gli altri, gli ambiti in cui occorre sapersi muovere sono molti: soprattutto oggi, assediati come siamo da una marea di dati che ci spinge a ricorrere quotidianamente a scorciatoie prive di metodo. Gli ambienti in cui viviamo, pieni di tensioni, tentazioni e obiettivi contesi, tendono a confonderci, e la nostra capacità d'attenzione è fondamentale per trovare un'armonia che lasci spazio sia alla felicità sia alla produttività. "Il funzionamento dell'attenzione è in gran parte assimilabile a quello di un muscolo: se la usiamo poco si infiacchisce, mentre se la facciamo lavorare bene acquista vigore" spiega Goleman in questo nuovo studio, mostrandoci i benefici che possiamo ricavare dal suo rafforzamento e i modi in cui possiamo raggiungere questo obiettivo. E lo fa senza mai dimenticare l'altra faccia della medaglia: la creatività, il massimo punto di equilibrio tra concentrazione e distrazione, attenzione selettiva e aperta.
Al ventiduesimo piano di un condominio di periferia vive un vecchio. Non esce mai, non incontra nessuno, nemmeno i figli o i nipoti lo vanno a trovare. Il mondo che sta là fuori gli è estraneo, eppure lui sente che, pur non avendo più alcun ruolo sociale, la sua esistenza ha ancora un senso. Del resto, che la vecchiaia inizi a sessantacinque anni è una pura convenzione stabilita dalla società fondata esclusivamente sul lavoro e sul denaro. Così si siede davanti a un microfono e, invece di rompere la sua solitudine varcando la porta di casa diretto al bar o ai giardinetti, apre la porta verso l'universo virtuale ed entra nella rete. Con grande "sospetto" e incertezza racconta le sue riflessioni su alcune parole che hanno riempito la sua esistenza. Democrazia, assurdità, bellezza e vecchiaia: sono questi i termini attorno a cui costruisce quattro lezioni virtuali. Le sue sono parole al vento o c'è qualcuno disposto ad ascoltarlo? Con un certo stupore il vecchio scopre che il suo pubblico cresce lezione dopo lezione. Abbattuto il muro che lo escludeva da qualsiasi relazione, si rende conto di avere di nuovo una voce. Sa di essere fragile, ma è proprio quella fragilità a renderlo più umano. Nella dimensione del "noi" che emerge a poco a poco, capisce che l'unica cosa che conta davvero è il presente e che "vivere non è parlare, ma correre da chi ha bisogno". Parole vuote? Parole come semplice rumore? Vittorino Andreoli mette in scena in queste sue nuove pagine un teatro della verità a tratti autobiografico. Smaschera i pregiudizi del nostro tempo, che considera la vecchiaia come l'età della vergogna, dimenticando che la fragilità del vecchio è la rappresentazione della condizione umana, del significato stesso dell'uomo nel mondo.
La sessualità è parte integrante delle relazioni umane: strettamente collegata all'affettività di ogni persona, ne caratterizza qualità di vita e interattività sociale nel rispetto di una concezione antropologica che vede l'uomo sempre in relazione con se stesso e con l'ambiente che lo circonda. Il libro descrive come si presenta la sessualità nelle persone con disabilità intellettiva, con quali comportamenti e contenuti si manifesta, quali desideri esprime e comunica. In quest'ottica, diventa importante anche cosa di essa pensano le famiglie del disabile per conoscere e accompagnare i figli nel loro progetto di vita. Dietro la sessualità, infatti, ci celano i bisogni di tutti noi: affettivi, di relazione e socializzazione, di sviluppo ed emancipazione, di autorealizzazione. Se essa è modalità globale della persona e assorbe la funzione comunicativa, affrontare il tema della sessualità della persona con disabilità intellettiva significa soprattutto parlare della persona nella sua globalità. Il volume vuole essere un'occasione per riflettere su un argomento spinoso e delicato, con la speranza di dare un aiuto forte e concreto per comprendere i comportamenti della sessualità e i loro significati: se proposto con le dovute attenzioni e metodologie, il tema della sessualità diventa un valido strumento educativo e di riflessione per famiglie, volontari, operatori e quanti vogliano promuovere esperienze di educazione alla sessualità rivolte a persone con disabilità intellettiva.