
Un saggio brillante e garbato su uno dei temi più profondi, complessi e delicati della vita - la coppia - che consente di sciogliere i grandi nodi che ci impediscono di viverla pienamente e con soddisfazione. Partendo dal presupposto che nella coppia non ci sono buoni o cattivi, colpevoli o innocenti, ma che ci sono solo buone o cattive relazioni - quelle che arricchiscono e quelle che impoveriscono - Garriga accompagna il lettore alla scoperta e alla realizzazione del "buon amore", condizione indispensabile affinché la coppia sia davvero fonte di benessere. Un libro non convenzionale perché non elenca ciò che si deve fare o non si deve fare né indica modelli ideali di relazione, ma accompagna a focalizzarsi sulle questioni che fanno in modo che le cose funzionino o meno in una relazione e sugli ingredienti che facilitano o rendono difficile la costruzione e il mantenimento di un buon rapporto di coppia, suggerendo sentieri affinché poi ognuno trovi la propria formula e il proprio modello. Un libro potente, in grado di aiutare ciascuno di noi a venire realmente allo scoperto e a muovere i primi passi in direzione di una relazione in cui uno più uno faccia sempre più di due.
La meta elettiva che muove ed orienta psicologi e psicoterapeuti che si avvicinano alla realtà delle patologie organiche gravi, in particolare oncologiche, è individuata nell'accompagnare la persona malata all'interno del difficile percorso di un'attribuzione di senso rispetto a quanto sta vivendo sul piano fisico, emotivo e relazionale. I tempi, i ritmi, le modalità, i contenuti che di volta in volta connotano questa ricerca di significato, sono strettamente connessi alle caratteristiche e alla storia personale e familiare di ciascun individuo, e richiedono pertanto, da parte del terapeuta, un'attenzione costante all'unicità della persona e del suo contesto di riferimento. Questo è quanto il progetto "Al Servizio dei Bambini" svolge all'interno della clinica pediatrica: un progetto che si pone come obiettivo primario di assistere i bambini affetti da patologie temporaneamente e/o permanentemente invalidanti e/o in fase terminale, ospiti dei reparti del Policlinico Umberto I di Roma. Gli operatori psicologi lavorano a stretto contatto con i bambini ed i loro familiari con l'obiettivo di prendersi cura del loro benessere anche in una condizione di sofferenza e malattia.
"Trauma ed esistenza umana" è un libro denso di riflessioni psicoanalitiche, filosofiche e soprattutto autobiografiche in cui l'autore approfondisce il tema del trauma da una prospettiva di prima persona. È in ciò che si situa la peculiarità di tale saggio che trasuda di autenticità e di vita vera dall'esordio alle conclusioni. Stolorow ci dona intense descrizioni di vissuti profondamente personali consentendoci quasi di toccarli con mano pagina dopo pagina. I due temi centrali riguardano la contestualità della vita emozionale in generale e dell'esperienza del trauma emozionale nel particolare e il riconoscimento che la possibilità stessa del trauma sia insita nella costituzione di base dell'esistenza umana.
Un gruppo di mercanti si incontra sulle due rive opposte del Volga ghiacciato; hanno paura a passare, allora si urlano le loro offerte e le loro richieste da una sponda all'altra. Ma le parole, essendo il fiume ghiacciato larghissimo, non raggiungono né gli uni, né gli altri, rimangono, ghiacciate per il freddo, in aria. Allora uno di questi mercanti, si avventura nel centro dell'immenso fiume e accende un grande fuoco che si alza fino a raggiungere le parole ghiacciate che scendono giù, a farsi comprendere, sia dagli uni che dagli altri. Simbolicamente, il fuoco è l'amore che crea il linguaggio comune, la vera unione tra gli uomini. (Una leggenda russa)
Le emozioni non sono spontanee, ma organizzate ritualmente: mobilitano una serie di vocaboli e movimenti del corpo che differiscono a seconda della cultura. È quanto mostra David Le Breton in questo testo in cui analizza, tra l'altro, lo statuto del corpo nella comunicazione, i rituali dello sguardo e il mestiere dell'attore, che offre una sorprendente illustrazione del modo in cui le persone usano i segni per vivere e mostrare le proprie emozioni.
Questo testo di don Marcello Stanzione, uno dei massimi divulgatori di enneagramma in Italia, e della studiosa di teologia Laura Cestari, oblata benedettina all'Abbazia di San Paolo fuori le Mura in Roma, è veramente unico perché presenta l'insegnamento morale del grande apostolo riguardo ai peccati e alle virtù confrontandolo con le passioni, come sono indicate dalla mappa caratteriologica dell'enneagramma. Un libro originale, utile, pratico e concreto per coloro che desiderano sul serio crescere spiritualmente ed eticamente imitando San Paolo.
Un libro pensato e scritto per le vittime di abuso narcisistico, per chi ha subìto l'abuso senza nemmeno rendersene conto, per chi ha sofferto a causa di un inganno scientemente perpetrato. L'abuso psicologico narcisista è manipolazione attraverso precise tecniche per sottomettere e controllare. Per anni la violenza narcisistica è stata confusa con la violenza domestica. Da essa, invece, differisce profondamente e da qualche anno costituisce un campo di studi a sé. Oggi si parla di "Relazioni sentimentali patologiche", con specifiche caratteristiche sia dell'abusante, della vittima, che delle tecniche della violenza stessa. Un testo che parla alle donne, ma vuole raggiungere e dialogare con psicoterapeuti, medici, avvocati e giornalisti. Con coloro che si relazionano quotidianamente con le vittime per questioni professionali.
La teoria dell’attaccamento costituisce il più accreditato modello dello sviluppo affettivo nell’ambito della psicologia scientifica contemporanea: il volume intende tracciare l’evoluzione di questa teoria, dalla proposta originaria di John Bowlby - il cui motore è stato il confronto con le problematiche aperte dalla prospettiva darwiniana nel campo della psicologia - fino agli sviluppi più recenti. Nel presentare le radici e gli sviluppi attuali della teoria dell’attaccamento, il libro si avvale di una prospettiva storica che consente di cogliere questa evoluzione sullo sfondo delle principali tradizioni della psicologia del novecento e del nuovo secolo. L’analisi di questi rapporti permette infatti di descrivere i principali problemi con cui i teorici dell’attaccamento si cimentano oggi, e la fecondità di una proposta cui le altre discipline - come le teorie cliniche, la psicopatologia dello sviluppo, le neuroscienze - sembrano sentire sempre più la necessità di attingere.

