
La psicologia nasce in epoca moderna su base sperimentale, ma ha iniziato a sviluppare metodi, tendenze di ricerca, modelli e obiettivi autonomi solamente quando riuscì a svincolarsi dalle pesanti ipoteche filosofiche ottocentesche. Piaget mostra proprio tale specificità, elaborando nelle sue opere il modello più alto di psicologia strutturalista. In questo volume egli individua con chiarezza sei correnti psicoanalitiche fondamentali, traccia i legami con logica, matematica, fisica, biologia, etologia, sociologia e antropologia, descrive le applicazioni concrete in ambito infantile, educativo, patologico, nell'orientamento e formazione professionali, nonché nell'organizzazione del lavoro.
Gli sviluppi più recenti della psicoanalisi nel resoconto di un grande studioso, senza eguali per chiarezza e completezza. Morris N. Lagle è professore e rettore del dipartimento di Psicologia alla York University, Ontario, Canada. Ha lavorato presso il New York University's Research Center for Mental Health come direttore del programma di psicologia clinica. Autore di numerose opere, collabora a riviste specializzate quali "American Journal of Psychology", "Science", "Psychoanalytic Review", "Psychoanalysis and Contemporary Thought".
Chi l'ha detto che gli esseri umani siano sostanzialmente tutti egoisti? Molti ritengono che la tendenza a sopraffare sia comune e abbia addirittura sicure basi scientifiche. Silvia Bonino dimostra che non è così: le conoscenze che provengono dall'insieme degli studi psicologici, etologici, evoluzionistici e dalle neuroscienze mostrano il contrario. Nei nostri rapporti esiste un ricco equipaggiamento di predisposizioni biologiche che favorisce i legami con i nostri simili e ci spinge a prenderci cura l'un l'altro. Questo bagaglio va dal pianto al sorriso, dal contatto fisico al bacio, dai gesti di conforto al rispecchiamento emotivo, sia nelle forme più immediate del contagio sia in quelle più evolute dell'empatia. Ma nell'essere umano, animale culturale dotato di specifiche capacità cognitive, i rapporti con gli altri chiamano in causa anche complesse costruzioni mentali e categorie che possono negare quell'umanità che la biologia ci ha programmato a riconoscere. Le predisposizioni biologiche andrebbero quindi sostenute dalla cultura e dai suoi valori e coltivate dall'educazione, soprattutto in famiglia e a scuola.
Un quadro aggiornato delle nostre conoscenze sul cervello umano. Al centro dell'attenzione, la sua plasticità, ossia la capacità di adattarsi all'ambiente, evidenziata da analisi affascinanti del cervello del bambino e di quello dell'anziano, del gioco e delle emozioni, della memoria e dell'intelligenza, dei farmaci psicoattivi e dello stress.