
Il testo si pone dalla parte di chi, osservando i fenomeni e i comportamenti, non li giudica, ma li affronta in chiave di analisi critica, favorendo così stimolanti riflessioni senza trascurare di mettere in luce la portata delle funzioni di responsabilità che i leader ricoprono all’interno della società. Gli argomenti trattati si snodano lungo un itinerario con proposte concrete per affrontare la crisi dei valori e il deficit formativo.Alcuni capitoli pongono in risalto le diverse responsabilità delle quali i manager si debbono far carico favorendo il recupero della verità, della legalità, della trasparenza e della responsabilità.
Punti fortiIl testo valorizza la dignità della persona a livello professionale e la capacità del manager di ben relazionarsi col gruppo di lavoro, affrontando espansibilità morale di manager, laeder, formatori rispetto alle persone e alle aziende.
Destinatari
Laeder di settore in economia, finanza, politica, responsabili di formazione in tutti gli ambienti dove opera un responsabile a capo di un gruppo di persone.
Autori
Mario Brambilla è stato dirigente d’azienda presso importanti Società nazionali e multinazionali leader del settore, ricoprendo prestigiose mansioni nel ruolo di direttore generale di stabilimento e di direttore commerciale Italia/ Europa. Con gli psicologi Bassi e Zamburlin, da tempo collabora attivamente come formatore di gruppi di lavoro per dirigenti.
Gianni Bassi e Zossana Zamburlin, entrambi psicologi, hanno fondato a Milano nel 1989 il «Centro Studi Psicanalisi del Rapporto di Coppia». Dirigono il Master in «Psicologia della coppia» per psicoterapeuti, psicologi e medici. Autori di numerosi libri di successo riguardanti la loro materia, tra cui "La comunicazione nel rapporto di coppia", San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 1998, 2008; "I sentimenti nel rapporto di coppia", San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2001, 2006.
In considerazione degli effetti nocivi per l'intera società dell'ostilità tra gruppi, gli autori indagano le origini, le caratteristiche e le conseguenze del pregiudizio, nelle sue forme dirette e indirette. A tal fi ne, il testo presenta i principali studi sulla natura degli atteggiamenti di pregiudizio adottando una prospettiva integrata. L'opera considera il ruolo dei processi cognitivi, affettivi e motivazionali nel generare l'ostilità fra gruppi, gli strumenti in grado di rilevare il pregiudizio nel contesto sociale e le strategie utilizzabili per ridurre il conflitto tra gruppi. Inoltre, prende in esame la specificità del pregiudizio e dei processi di discriminazione verso diverse categorie sociali (gruppi etnici, di genere, minoranze sessuali, classi sociali). Ogni concetto è introdotto con esempi semplici e chiarezza espositiva.
"Cosa posso fare per i miei figli?", "Qual è il meglio che posso offrire loro?" A queste domande, che sintetizzano le mille preoccupazioni dei genitori nei confronti dei figli, Alain Braconnier dà una risposta univoca e chiara: l'ottimismo! Più dei prestigiosi percorsi formativi, dei tanti corsi "di qualcosa", delle amorevoli cure e attenzioni perché siano sempre ben nutriti, ben vestiti, ben educati, in salute, in forma, istruiti, protetti, e chi più ne ha più ne metta, ciò che serve davvero ai nostri figli è una buona dose di ottimismo. Alain Braconnier ci spiega come trasmettergliela e fare in modo che gli appartenga per tutta la vita, anche se siamo noi per primi perdutamente pessimisti. Con semplicità e interessanti spunti pratici, Braconnier offre il frutto di un'esperienza trentennale di supporto psicologico a bambini e adolescenti: identifica con chiarezza i legami che sussistono fra l'ottimismo, le speranze e i risultati scolastici; mostra a genitori e insegnanti come aiutare un bambino a credere in se stesso, come instillare in lui questa forza basilare che lo renderà più motivato, più fiducioso, più capace e positivo nei confronti della vita, anche nelle avversità. In breve, insegna come renderlo un uomo più felice. E, a chi vede il bicchiere sempre mezzo vuoto, spiega come evitare il "contagio del pessimismo" che può avvelenare la vita dei figli.
Qual'è il rapporto ideale tra un padre e una figlia? Fa più danni un padre inaccessibile e collerico o un padre troppo "amico"? E che cosa si aspetta davvero una bambina? Braconnier ha al suo attivo un'esperienza che ha riversato in questo libro con il proposito di illuminare la complessità delle relazioni che legano i padri alle figlie. Al centro del quadro, le paure, i pudori, i conflitti da superare perché padri e figlie riescano a conoscersi e a dialogare.
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Le madri amano troppo i propri figli? Di certo, spesso si sentono in colpa per la tenerezza che provano e temono di favorire un legame eccessivamente intenso. Attraverso le storie di adolescenti che hanno chiesto il suo aiuto e contro ogni pregiudizio, l'autore, psicologo e psicanalista, mostra come l'amore materno sia non solo una necessità, un bisogno fondamentale, ma una condizione imprescindibile perché i figli possano crescere al tempo stesso forti e sensibili.
Come il corpo, anche l'anima può far male. Non se ne vedono i lividi ma ci sono. Spesso sono quel malessere dagli incerti confini che chiamiamo angoscia. Braconnier dice: è dolorosa, ma passa. Basta saperla vedere, basta sapere che c'è. Attraverso la storia di giovani e adulti, uomini e donne ricorsi al suo aiuto, l'autore traccia le diverse vie che può imboccare l'angoscia, risalendo a ritroso fino alla fonte infantile da cui è scaturita.
Cos'è la Programmazione Neuro-Linguistica? Una specializzazione che insegna a migliorare la capacità di comunicare, a rinforzare il controllo delle emozioni, a modificare i comportamenti indesiderati, usare un linguaggio più preciso ed elegante. Questo piccolo maanuale contiene i principi di base della PNL spiegati con chiarezza, wesercizi pratici, tecniche, strategie per controllare emozioni, migliorare la vita di relazione, raggiiungere il successo. Basta applicarsi ogni giorno per 5 minuti al pensiero positivo: la PNL vi aiuterà a sviluppare il vostro potenziale innato.
E se i bambini più fragili fossero in realtà quelli destinati al futuro più radioso?
Essere genitori è il mestiere più difficile del mondo e talvolta il compito può risultare persino più arduo, perché non tutti i bambini sono forti, resistenti, capaci come i denti di leone di fiorire e adattarsi a ogni ambiente. Alcuni sono più fragili, e come orchidee hanno bisogno di maggiori cure e attenzioni per sbocciare in tutta la loro bellezza. Ma perché fanno più fatica? E perché alcune vite saranno poi ricche di soddisfazione e felicità, e altre invece piomberanno nella frustrazione? Oggi, grazie alle ricerche svolte da W. Thomas Boyce, sappiamo che i geni alla base di queste difficoltà possono rappresentare non più una debolezza da curare o con cui si è costretti a convivere, ma un reale vantaggio nelle opportune condizioni famigliari e ambientali. In un libro che fonde l’esperienza di scienziato con quella di padre e fratello, W. Thomas Boyce offre consigli pratici e ridà speranza a tutti coloro che nella vita affrontano i maggiori ostacoli, ricordando che la sensibilità non è una colpa e che può trasformarsi nella risorsa più potente.
Nel 1950 Bowlby venne nominato Consulente dell'Organizzazione Mondiale della Sanità con il compito di preparare un rapporto sulla salute mentale dei bambini abbandonati e orfani di guerra. Su questo rapporto, redatto nel 1951, si basa l'edizione italiana. Bowlby metteva in luce le carenze degli Istituti di assistenza nel favorire un equilibrato sviluppo dei bambini abbandonati e il fatto che l'abbandono rappresentava purtroppo un'esperienza le cui conseguenze segnavano inevitabilmente, nella grande maggioranza dei casi, anche l'età adulta. Le indagini di Bolwlby furono, e sono tuttora, di incalcolabile interesse non solo per i genitori, ma anche per tutti coloro che, a vario livello, si prendono cura dei bambini: insegnanti, pediatri e psichiatri, assistenti sociali..

