
Lo psicologo americano Marshall ha dedicato questo libro a una malattia ancora poco studiata, ma che colpisce sempre più persone nel mondo. Chi soffre di fobia sociale incontra infatti terribili difficoltà nell'instaurare relazioni sociali e sentimentali, non è in grado di parlare in pubblico, è paralizzato dalla paura alla sola idea di affrontare un superiore, si vergogna di tutto e non sopporta lo sguardo degli altri. Spesso si rifugia nell'alcolismo, nella droga o nell'abuso di cibo. Attraverso la descrizione dei più significativi casi di pazienti afflitti da fobia sociale (tra cui personaggi famosi come Laurence Olivier), il libro indica le cause, gli sviluppi e i possibili trattamenti di questa malattia.
L'arrivo di un figlio è un momento importantissimo nella vita di una coppia, un'esperienza totalizzante che annuncia una nuova fase della vita insieme. Ma, nelle giornate frenetiche che tutti affrontiamo, può anche rompere equilibri consolidati, sottrarre tempo ed energie per il partner, abbassare l'attenzione per i problemi dell'altro. Capita quindi di chiedersi se sia possibile adattarsi ai nuovi ruoli mantenendo l'affiatamento indispensabile per dare stabilità al matrimonio, se sia possibile diventare genitori rimanendo anche amanti. Andrew Marshall, psicologo di successo noto in tutto il mondo, in questo manuale fornisce una soluzione controcorrente: i figli non devono avere un ruolo predominante ed esclusivo nella famiglia. Perché mettere i figli sempre davanti a tutto è deleterio non solo per il matrimonio ma anche per i bambini stessi, destinati a crescere viziati e incapaci di affrontare le difficoltà della vita adulta. Attraverso le storie dei suoi pazienti e con l'aiuto di preziosi consigli pratici, Marshall mostra come conservare intatta la serenità della coppia, e quindi dei figli, anche in mezzo ai tanti impegni quotidiani. Per non perdere la complicità, per continuare a divertirsi insieme, per essere bravi genitori senza dimenticarsi di coltivare l'amore a due. E per avere cosi una famiglia davvero felice.
un grande analista inglese presenta la sua trattazione e gli sviluppi della ricerca sulle teorie di john bowlby riguardo l attaccamento e l interazione psichiatrici e sociali. Attaccamento e interazione e`un libro importante: la teoria dell'attaccamento, descritta dettagliatamente, viene estesa prendendo in considerazione campi quali la psicologia del si (kohut e altri), la teoria della mente (fonagy, steele e altri) e altre ricerche sulle esperienze precoci tra il bambino e chi si prende cura di lui. Mario marrone, nella sua esposizione delle teorie di bowlby, ci dy anche una immagine viva di questo grande psichiatra, il che aiuta a dare al libro un sapore personale. Marrone h psicoanalista e gruppo-analista, si e`formato nel gruppo indipendente di psicoanalisti ingeli e gruppo analisti foulkesiani ed e`ora in questo contesto che fa riferimetno alle sue esperienze personali e profe
Lungi dall'essere trasparente a se stesso e pietra angolare della conoscenza della realtà, il soggetto è un fragile edificio, costituito di mattoni neurocognitivi e psicosociali che si caratterizza innanzitutto per la sua precarietà. Di qui la sua natura essenzialmente difensiva, il suo articolarsi in un insieme di manovre psicologiche che si sforzano di porre argine alla sua originaria fragilità. Con gli attrezzi forniti da una filosofia della mente innervata dalle scienze cognitive, gli autori sviluppano una critica della soggettività autocosciente, in cui l'io da dato primario diviene costruzione e i temi dell'inconscio, dell'autoinganno e dei meccanismi di difesa vengono letti in una luce nuova e più rigorosa.
Si chiama Pensicchio, è un criceto e corre notte e giorno su una ruota. Dentro la nostra testa. La sua principale occupazione è renderci la vita impossibile. Lo fa in tanti modi diversi, come uno zelante, cattivissimo consigliere: ci istiga, gioca con l'insicurezza e l'insoddisfazione che covano dentro di noi. Genera ansia, nervosismo, stress e ci paralizza in un loop di inutili pensieri negativi. Il Dottor Marquis, medico con oltre trent'anni di esperienza in ambito di riduzione dello stress, conosce bene il diabolico roditore e ha scritto questo libro per smascherarlo una volta per tutte: "Mi piacerebbe presentarti questo famigerato criceto che vive alle tue spalle e insegnarti a placarne gli ardori. Perché, diciamolo chiaro e tondo, niente ti obbliga a subirne la presenza". Come un kit di pronto soccorso antistress il suo metodo ci accompagna, tappa dopo tappa, alla riconquista di uno stile di vita soddisfacente e soprattutto sereno, insegnandoci a strappare la nostra mente alla terribile ruota del criceto e a riprenderne il controllo. Per raggiungere così la pace interiore, o almeno indire una tregua!
Questo libro nasce da un'esperienza ventennale di ascolto delle donne che si scoprono in attesa di un figlio e di madri in difficoltà. È un libro rivolto a tutte le madri, quelle che hanno desiderato ardentemente diventarlo, quelle che vivono con sofferenza la nascita di un figlio, quelle che si colpevolizzano di non amarlo abbastanza e quelle che vi hanno rinunciato consapevolmente. Un libro che non prende le mosse da un astratto "istinto materno" ma dalla constatazione dello scarto oggi esistente tra i successi delle tecniche mediche e la solitudine del vissuto interiore delle singole donne, e dalla differenza fondamentale tra "filiazione" e "genitorialità". Non si diventa madri perché si concepisce un figlio. La maternità "nasce" nel mondo interiore della donna, prende corpo nella sua infanzia, per manifestarsi un giorno come desiderio di un figlio. Marinopoulos non si sottrae a nessuno dei problemi che ruotano oggi intorno alla maternità: dalle tecnologie di procreazione alla richiesta di genitorialità degli omosessuali, all'aborto, all'abbandono, all'infanticidio.
La Chiesa cattolica, con la sua struttura complessa e la sua missione pastorale, espone sacerdoti e ministri a un rischio elevato di burnout. Questo libro analizza il fenomeno da una prospettiva psicologica e teologica, individuando le cause organizzative dello stress pastorale e proponendo strategie di prevenzione. Attraverso l'approccio della "pedagogia della cura reciproca", l'autore offre una riflessione su come creare un ambiente ecclesiastico più sano, valorizzando il benessere di chi dedica la propria vita alla comunità.
Il volume intende porsi come un valido punto di riferimento per quanti vogliano avere una panoramica delle basi neurocognitive del linguaggio. È diviso in sei parti. Nella prima parte, di carattere introduttivo, viene ripercorsa la storia della neurolinguistica e vengono delineati i rapporti che la legano ad altre discipline come la linguistica generale, la psicolinguistica e le neuroscienze cognitive. La seconda parte è dedicata alla presentazione dei fondamenti della ricerca neurolinguistica, dalle osservazioni neuropsicologiche all'uso delle tecniche di stimolazione corticale o di neuroimmagine funzionale. Nella terza e quarta parte, l'attenzione viene concentrata sulle caratteristiche di alcune patologie del linguaggio in pazienti adulti e in età evolutiva. Le ultime due parti del libro, infine, sono dedicate alla neurolinguistica del plurilinguismo ed alla descrizione del network neurale della elaborazione del linguaggio.