
Il Colloquio Motivazionale rappresenta una modalità di counseling efficace per tutti quei problemi relazionali, psicologici, comportamentali e di salute fisica nei quali è evidente la necessità di un cambiamento personale, è inequivocabile anche la direzione da prendere, ma la persona ha comunque bisogno di aiuto per riuscirci. Sembra facile imparare i fondamenti di questo approccio, ma è più difficile applicarne strategicamente abilità e tecniche. Dunque: come fare il Colloquio Motivazionale? Il volume presenta una sintetica guida al percorso di cambiamento basato sul Colloquio Motivazionale nelle sue diverse fasi. È uno strumento utile per aiutare gli operatori - psicologi, counselor, assistenti sociali, educatori - a organizzare il proprio intervento nel modo più efficace, guidandoli con chiarezza nella conduzione del colloquio, nella scansione delle interazioni, nella progressione con cui sviluppare il processo momento per momento, facilitando nella maniera più naturale il ruolo attivò del cliente. Contenuti: La preparazione di una sessione; Gli strumenti del Colloquio Motivazionale; La centralità del cliente e il suo ruolo attivo nel cambiamento; Il piano di cambiamento; Le parole chiave del Colloquio Motivazionale.
Da sempre gli studiosi psicoanalitici cercano di dare un senso all'universo dell'inconscio. "L'inconscio come insiemi infiniti" rappresenta il tentativo di rifondare i concetti base della teoria psicoanalitica in un trattato discorsivo in cui si partecipa dal vivo ai ragionamenti, alle dimostrazioni. Ne scaturisce un percorso che è al tempo stesso un originale ampliamento del discorso freudiano e una riflessione critica sui fondamenti del pensiero scientifico. Vengono insomma definite le regole peculiari dell'universo dell'inconscio, per cui l'insieme delle sue immagini e dei suoi eventi diventa catalogabile, comprensibile: l'insieme delle percezioni inconsce raccoglie elementi tra cui esistono relazioni simmetriche cui si può dare un ordine.
Per te che vuoi saperne di più sui problemi di rapporto con il cibo e magari hai degli amici malati di anoressia o bulimia. Per affrontare il problema in modo corretto, senza paura, puntando a scoprire che cos'è la vera bellezza. Età di lettura: da 12 anni.
Lo studio psicologico delle emozioni ha mostrato che esse favoriscono, piuttosto che ostacolare, le decisioni e le azioni umane ma ha altresì posto l'accento sulla loro intrinseca regolabilità, riprendendo l'idea aristotelica secondo cui le emozioni adeguatamente modulate migliorano l'interazione sociale e il benessere individuale. Quali sono le caratteristiche strutturali delle emozioni che ci consentono di regolarle? Quali sono le conseguenze psicologiche, cognitive e sociali di tale regolazione? Esistono modi più o meno efficaci di regolazione? Sono alcuni degli interrogativi a cui risponde il volume, nel descrivere il processo attraverso cui gli individui pervengono a gestire le proprie risorse in materia di emozioni, per far fronte alle domande dell'ambiente nel modo più flessibile e adattivo.
Il cinema ci può aiutare a stare meglio, lo testimonia una ricerca iniziata nel 1989 dalla quale il volume trae ispirazione. I film scelti sono per la maggior parte noti e sono stati classificati per tematica psicologica; inoltre ad ognuno è stata associata la relativa prescrizione terapeutica, incluse le modalità psicologiche con cui approcciarsi al singolo film.
Il manuale, ormai giunto alla sua quinta edizione, è un testo fondamentale per gli operatori del settore poiché analizza in modo esaustivo argomenti quali il colloquio criminologico, le modalità di trattamento penitenziario e quindi le misure alternative alla detenzione, la comunicazione non verbale del detenuto, le cause della criminalità e le modalità per un corretto esame psichico con alcuni esempi di perizie psichiatrico-forensi. La pluriennale esperienza dell'autore, inoltre, arricchisce il volume con l'analisi della pericolosità sociale, le perversioni sessuali e le tipologie di serial killer, ivi inclusi esempi di singoli casi trattati, con la classificazione dell'FBI e quella più aggiornata di Mastronardi-Palerm, il maltrattamento dei minori, l'omicidio in famiglia in Italia e il figlicidio, il mass murder e il family mass murder e le circonvenzione di incapace miratamente alle persone anziane.
Lo studio della comunicazione non verbale ha già attirato attraverso i secoli l’attenzione di più ricercatori tra etologi, antropologi, psichiatri, psicologi, esperti della comunicazione, da Della Porta (nel 1615) a Lavater (1819) e Lombroso (1897), fino agli autori più recenti e alle ricerche commissionate dalla cia e dal Pentagono, che si sono occupate finanche di tutte quelle strategie che consentono l’individuazione della simulazione e della menzogna. Interessanti si presentano tutti quei segnali di accettazione e/o di rifiuto dell’interlocutore nella poliedricità dei rapporti interumani e nei vari contesti, come i cosiddetti ’messaggi della sigaretta’, della ’stretta di mano’, i ’messaggi della cravatta’ e tutti i vari messaggi che sfuggono al controllo personale e si manifestano al di sotto della percezione cosciente. Si è poi riusciti finalmente a sistematizzate le tipologie delle bugie, da quella di autopresentazione per migliorare l’immagine di sé, a quella autoprotettiva, a quella utilitaristica, pedagogica per vana gloria eccetera. Non si poteva peraltro in questo contesto trascurare i messaggi non verbali in ambito penitenziario e criminologico, ivi incluse le varie tipologie di tatuaggi, da quelli erotici a quelli mistici, a quelli esprimenti disprezzo verso le autorità, a quelli della connotazione in un gruppo e altri ancora. Non per ultimi vengono passati in rassegna i preziosissimi messaggi del suicidio, lì dove lo stesso esprime una minaccia o una protesta, o ancora fuga, lutto, castigo, vendetta, richiesta di aiuto o ricatto. L’ausilio delle figure si rivela quanto mai prezioso nel fornire al lettore l’esatta rappresentazione grafica dei codici di comunicazione non verbale.
Le statistiche su separazioni e divorzi evidenziano la fragilità della famiglia e dei suoi componenti. Tuttavia, anche se vivere insieme è difficile, ci si continua a sposare, affrontando delusioni e superando problemi complicati. La vita domestica può trasformarsi in conflitto, il dialogo tradursi in incomprensione, i contrasti emotivi sfociare in litigi e, nei casi più eclatanti, in drammi umani dagli esiti tragici, come purtroppo la cronaca segnala di continuo. Appartenere a un gruppo, una confessione religiosa o a una scuola psicoterapeutica non mette per forza al riparo. Il libro si rivolge a tutte le persone che si domandano perché le relazioni possono diventare difficili, che si chiedono come è possibile migliorare la vita di coppia e della famiglia, che non si arrendono di fronte alla conflittualità e intendono trasformare i dissapori in opportunità di cambiamento. La prima parte illustra tre approcci teorici che inquadrano le relazioni interpersonali, la seconda analizza le più comuni difficoltà della vita familiare e la terza si propone di offrire indicazioni pratiche per considerare la propria famiglia non un romantico castello o una prigione soffocante, ma un luogo in cui poter maturare e crescere.
Come si interroga un testimone? È possibile aiutarlo a ricordare in maniera più accurata? Quali tecniche abbiamo a disposizione? Tra le diverse strategie d’interrogatorio basate su ciò che sappiamo della memoria umana, la più affi dabile e riconosciuta è l’intervista cognitiva riveduta (ICR), utilizzata in vari ambiti, come quello forense, in paesi come Stati Uniti, Regno Unito e Canada. Nato da esperienze di ricerca e di training svolto con i maggiori esperti del settore, il libro si propone di illustrare il metodo e la tecnica dell’ICR, fornendo alcune linee guida per l’addestramento di coloro che entrano in contatto con un testimone.