
Doppia vita. Nugoli di amanti coperte da bugie più o meno credibili. Mogli esauste per le ripetute promesse non mantenute. Truffe. Comportamenti impulsivi e smaccatamente trasgressivi. Questo è, in genere, il ritratto del Pinocchio di oggi: una persona che vive senza porsi problemi, che non ha vere emozioni e, soprattutto, non ha remore. Una persona che continua a comportarsi come quando era bambino e che, nonostrante i "buoni propositi", non riesce a crescere. Perché le continue bugie? Perché le clamorose fughe? Perché l'incapacità di mantenere programmi costruttivi? Come uscire da questo copione? Come può aiutarlo chi gli sta accanto? Attraverso le storie di casi veri, si può ricostruire la nascita e l'evoluzione del futuro "Pinocchio".
Il testo ricodifica l'opera berniana per poter giungere a una psicoterapia che riproponga nel lavoro individuale lo stesso spirito di Berne improntato all'efficacia dell'analista transazionale. Fornisce un quadro completo e aggiornato di teoria e di tecnica, indispensabile sia che per gli analisti transazionali che per gli psicoterapeuti di altre discipline interessati a una psicodinamica relazionale attenta agli attuali movimenti di psicoanalisi interpersonale; risponde inoltre alle esigenze di apprendimento degli allievi dei corsi di laurea in psicologia e delle scuole di specializzazione in psichiatria e psicologia clinica. L'area del counselling viene considerata nella sua identità specifica nel confronto con la psicoterapia.
Questo libro, che rappresenta il seguito ideale di "Donne che amano troppo", raccoglie tutte le lettere che Robin Norwood ha ricevuto dalle sue lettrici e le sue risposte.
365 pensieri: tanti quanti sono i giorni dell'anno, per "donne che amano troppo". Un vademecum per le affezionate lettrici (e gli affezionati lettori) di Robin Norwood. L'autrice che parla alle donne attratte da uomini complicati e problematici, disposte per loro a trascurare il proprio benessere, i propri interessi e le proprie amicizie, incapaci di sottrarsi a relazioni tormentate per paura di solitudine e senso di vuoto, qui si cimenta nella saggezza pratica dei consigli quotidiani per una vita e un amore più equilibrati.
Perché amare diviene "amare troppo", e quando questo accade? Perché le donne a volte pur riconoscendo il loro partner come inadeguato o non disponibile non riescono a liberarsene? Mentre sperano o desiderano che lui cambi, di fatto si coinvolgono sempre più profondamente in un meccanismo di assuefazione. "Donne che amano troppo" offre una casistica nella quale sono lucidamente individuate le ragioni per cui molte donne si innamorano dell'uomo sbagliato e spendono inutilmente le loro energie per cambiarlo. Con simpatia e competenza professionale Robin Norwood indica un possibile itinerario verso la consapevolezza di se stessi e verso l'equilibrio dei sentimenti. Prefazione di Dacia Maraini
365 pensieri: tanti quanti sono i giorni dell'anno, per "donne che amano troppo". Un vademecum per le affezionate lettrici (e gli affezionati lettori) di Robin Norwood. L'autrice che parla alle donne attratte da uomini complicati e problematici, disposte per loro a trascurare il proprio benessere, i propri interessi e le proprie amicizie, incapaci di sottrarsi a relazioni tormentate per paura di solitudine e senso di vuoto, qui si cimenta nella saggezza pratica dei consigli quotidiani per una vita e un amore più equilibrati.
Il rapporto madre-figlia rappresenta la fonte della salute di ogni donna. Il nostro corpo e le nostre convinzioni al riguardo si generano nel terreno delle emozioni, delle opinioni e dei comportamenti di nostra madre; è lei a offrirci la prima esperienza di nutrimento quando non siamo ancora nate, è lei il primo e più potente modello femminile a insegnarci che cosa significa essere donna e prendersi cura del proprio corpo. E il nostro comportamento in tutte le relazioni - con il cibo, con i figli, con i partner, anche con noi stesse, ne è un riflesso. Ogni donna che capisca i legami madre-figlia può ricostruire la propria salute (qualunque sia la sua età!) e lasciare alla generazione successiva un'eredità positiva e duratura.

