
Le due forze motrici della nostra vita sono: la paura e l'amore. La paura ci protegge, l'amore crea e sviluppa la nostra vita. Come possiamo far diventare la paura un dono? Scrivere un libro sulle paure rappresenta un viaggio verso la nostra libertà e, per arrivarci, abbiamo bisogno di incontrare le tortuosità della vita. Spesso queste tortuosità si presentano sotto forma di dolori, mal di vivere, palpitazioni, incontri, scontri, paure... A cosa serve tutto questo? A scorgere le parti migliori di noi. Ecco perché la paura può essere un dono, può cioè proteggerci e farci notare che abbiamo bisogno di liberare le nostre potenzialità. Dietro le paure fobiche si nascondono i nostri talenti, la nostra voglia di libertà, il coraggio di vivere.
L'entusiasmo è una forza che abita dentro ognuno di noi, ma non tutti sappiamo di possederlo. È qualcosa di sacro, una "sostanza" preziosa che ci motiva, che ci aiuta ad affrontare meglio gli ostacoli che si presentano lungo il nostro cammino, rendendoci più positivi, più potenti e più determinati nel raggiungere i nostri obiettivi. In altre parole, più felici. La buona notizia è che l'entusiasmo non è un dono del cielo, ma può essere coltivato consapevolmente fino a diventare una prassi quotidiana. Basta sapere come fare. In questo libro, frutto di anni di ricerche e di lavoro sul campo, lo psicologo e psicoterapeuta Salvo Noè propone 13 stratagemmi per alimentare l'entusiasmo e ottenere il massimo in ogni ambito della nostra vita: in famiglia, sul lavoro, a scuola. Seguendo i suoi consigli e mettendo in pratica gli esercizi proposti, impareremo a spazzare via vecchi schemi e inutili zavorre per assumere un atteggiamento mentale positivo. Capiremo come smettere di lamentarci per cominciare a porci le giuste domande e fare chiarezza intorno ai nostri valori, ai nostri sogni, alle nostre aspirazioni. Un manuale pratico, indispensabile a chiunque voglia migliorare la propria vita e ritrovare la gioia di vivere. "L'entusiasmo vive dentro di noi e nel modo in cui facciamo le cose. Possiamo vivere la nostra quotidianità in maniera monotona, senza passione, secondo abitudini limitanti e noiose. Oppure riprometterci di vivere ogni giorno come se fosse il primo, mettendoci tutta la nostra curiosità e la nostra passione per ottenere la vita che vogliamo."
Vietato lamentarsi recita il cartello che papa Francesco ha appeso alla porta del suo studio. Quel cartello è un'idea di Salvo Noè, che ne ha fatto dono al Papa. Il cartello, vero e proprio monito a vivere al meglio la propria vita, nasce dal lavoro di psicologo e psicoterapeuta svolto da Noè e ora è anche un libro. Vuoi respirare un?aria nuova? Cerchi quella serenità e quella calma che aiutano ad affrontare meglio gli ostacoli e gli imprevisti della vita? Attiva nella tua vita più entusiasmo, più gratitudine e più responsabilità, per sviluppare le tue potenzialità e il desiderio della gioia di vivere. Pur riconoscendo le difficoltà, non credo che tu possa trovare la soluzione nel lamento, bensì nella voglia di agire per cambiare in meglio la tua condizione. Quindi smettila di lamentarti e cambia in meglio la tua vita e quella degli altri!
Quanto tempo della nostra vita abbiamo dedicato a sparlare degli altri? Quanti litigi sono nati per questo? Quante decisioni abbiamo preso condizionati dalla paura del giudizio degli altri? Quello stesso tempo potremmo impiegarlo per migliorare la nostra vita e rispettare di più quella degli altri! Giudicare è una pratica umana, non possiamo farne a meno. C’è chi si concentra sugli altri e poi c’è chi giudica se stesso. Salvo Noè ci conduce per mano a conoscere noi stessi, il nostro ego, per arrivare a capire quanto un giudizio, o un pregiudizio, possa condizionare una vita nel bene e nel male. Un libro importante che spiega come il giudizio verso gli altri e quello verso se stessi possono risolversi con l’atto del perdono, che è atto d’amore, e propone un insieme di pratiche quotidiane per risolvere la paura, o l’abitudine, del giudizio.
Il mondo in cui viviamo, già prima dell'avvento del Covid-19, ci invita a non fidarci di chi ci sta accanto. Secondo le rilevazioni ISTAT, solo il 20% delle persone dichiara di avere fiducia negli altri e anche la percentuale di persone soddisfatte delle loro relazioni familiari e amicali è sempre più bassa. Perché queste statistiche? Cosa è venuto meno nei rapporti tra le persone? Perché circola tutta questa diffidenza? È possibile porre rimedio a questa situazione? La fiducia è un valore fondamentale per lo sviluppo della persona, delle relazioni e della società e in queste pagine Salvo Noé riflette sul senso e l'importanza della fiducia in famiglia, a scuola, nelle amicizie e nel lavoro. Attraverso un percorso che intreccia tre risvolti psicologici - l'alpinismo psicologico, ossia il rapporto dell'uomo con la spiritualità; il surf psicologico che si occupa delle strategie pratiche e razionali del comportamento; la subacquea psicologica che tratta l'aspetto profondo e inconscio del nostro atteggiamento - Noé afferma il potere della fiducia e l'opportunità di coltivarla, sempre e comunque.
Accostare il concetto di 'madre' a quello di 'assassina' del proprio figlio costituisce, nella nostra cultura, una terribile contraddizione di termini. Il figlicidio, infatti, è un gesto del tutto incomprensibile, un delitto ad alta visibilità sociale che provoca allarme, suscita timore, condanna e stupore ed evoca inquietanti fantasmi. Ma quanto c'è di folle in una madre che sopprime una vita che lei stessa ha generato' Quali sono le motivazioni profonde che spingono una donna a uccidere il proprio figlio' Questo libro, scritto da uno dei maggiori esperti italiani di criminologia e psichiatria forense, si interroga sugli inquietanti quesiti evocati nell'opinione pubblica da fatti di recente e tragica attualità. Non pretende di dare risposte definitive e certe, ma di indagare, con competenze e lucidità, i profondi, nascosti e, a volte, perversi percorsi verso i quali si può incamminare l'animo umano.
Nei primi due capitoli l'autrice parla della sua deportazione ad Auschwitz, un orrore indescrivibile narrato subito dopo il suo ritorno, all'età di 25 anni. Poi, tema del volume diventa un altro tipo di esperienza, quella psicoanalitica, sintetizzata così: dall'ascolto sospettoso all'ascolto rispettoso, da uno stare con il paziente sul chi va là a un ascoltarlo con rispetto, facendosi condurre alla scoperta di cosa vuol dire, per lui o per lei, essere quello che è. Il percorso scientifico si snoda toccando diversi argomenti: dal desiderio dell'analista alla telepatia, a come lavorava veramente Freud con i suoi pazienti. Una vivace intervista, che tocca i vari punti della vicenda umana e scientifica dell'autrice, chiude la raccolta.
Nella cura dei disturbi psicopatologici, l'intervento psicoterapeutico e quello farmacologico sono stati a lungo contrapposti e considerati alternativi, non solo nella letteratura scientifica, ma anche nella pratica clinica degli addetti ai lavori. Più recentemente i fautori della "pillola" e quelli delle "parole" hanno modificato il rigore delle posizioni di partenza e si sono interrogati sulle condizioni operative di una possibile collaborazione. Il volume ripercorre, con numerose esemplificazioni cliniche, la storia di questo difficile rapporto, cercando di fare il punto su questa complessa questione.
L’odio si accumula sulle tracce delle mancanze ma è anche un elemento costitutivo dell'animo umano. Utile segnale di pericolo, protegge dalla disintegrazione mentale ed è spesso l'ultimo baluardo contro il crollo psicotico. Secondo l'autore, l'accoglimento e l'elaborazione dell'odio da parte dell'analista possono avviare un processo evolutivo. Come mostrano le numerose esemplificazioni cliniche, l'odio è correlato non solo ad aspetti distruttivi ma anche a momenti evolutivi sia del pensare sia dell'esistere.
Come sottolinea nella sua acuta Prefazione il prof. Giuseppe Crea, «se uno si sposa e non sa stare a distanza dalla moglie, l'evento-matrimonio sarà scisso dai vissuti di solitudine. Allo stesso modo, se uno entra in seminario e non sa stare a distanza dalla pastorale e dalla voglia di salvare il mondo, l'entrata in seminario sarà semplicemente una pia illusione o ancora, una fuga... Nel presente lavoro l'Autore ha affrontato alcune sostanziali domande in merito, come per esempio: Cosa vuole dire "solitudine"?, Che rapporto c'è tra solitudine e maturità emotiva?, Quanto tutto ciò influenza la vita del presbitero e il suo ministero sacerdotale?». A partire da queste domande l'Autore giunge ad analizzare i progetti formativi dei seminari d'Italia, in vista dell'elaborazione di un orizzonte di prevenzione: formare i futuri presbiteri affinché raggiungano una quanto più giusta e alta maturità psico-emotiva. Quello di Nicosia è uno studio di peculiare importanza e oggi particolarmente necessario, che apre nuove prospettive sia per gli educatori nei seminari (ma anche in altri ambiti di formazione consacrata), sia per coloro che vogliono capire le dinamiche complesse che il ministero, talvolta, fa emergere in chi a esso dedica la propria vita.
Uno sguardo integrato di spiritualità e psicologia per parlare del tema del perdono e della "possibilità" di perdonare. Un richiamo pastorale sull'affiancamento delle persone ferite e traumatizzate, le quali vanno accompagnate con delicatezza e non portate a vivere il perdono come un ulteriore peso, ovvero, un dovere schiacciante.
Il libro che ha sconvolto l’America. Il noto psicoterapeuta americano ha rivolto il suo lavoro a persone omosessuali che chiedono di entrare in cura per abbandonare questo comportamento. Alla base di questa richiesta risiede un forte conflitto, molto frequente nei maschi che hanno assunto il modello in modo non riflesso e che nel tempo ha aggravato le ambivalenze invece che migliorarle.
Le storie raccontate in questo libro sono espressione, infatti, di situazioni patologiche e di squilibri ambientali. Da qui il nome “terapia riparativa” dove si mette a fuoco il quadro ambientale in cui prende forma un comportamento omosessuale vissuto poi in modo diatonico rispetto alle aspirazioni e i desideri.
Joseph Nicolosi, Ph.D. è i fondatore e il direttore sanitario della Thomas Aquinas Psycological Clinic (Clinica psicologica Tommaso d’Aquino), e co-fondatore dell’Associazione nazionale per la ricerca e la terapia sull'omosessualità. Il doto Nicolosi ha studiato e fatto pratica alla New School for Social Research e alla California School of Professional Psychology. é membro dell’Associazione americana di psicologia e dell’Associazione californiana di psicologia. Ha scritto Reparative Therapy of Male Homosexuality e numerosi articoli a carattere scientifico. Tiene spesso conferenze. Il suo studio privato si trova a Encino, California. La Sugarco Edizioni ha tradotto due suoi volumi: Omosessualità maschile: un nuovo approccio (2002) e Omosessualità. Una guida per i genitori (2003). Per ulteriori informazioni consulta il sito www.narth.com oppure scrivi a narth.italia@gmail.com.