
Non mangia, non dorme, ha paura...
... il racconto giusto per ogni piccolo, grande problema
Che favola raccontare a vostro figlio?
Che messaggio deve avere?
Come accendere la sua fantasia?
Da sempre il linguaggio metaforico e magico della favola
viene utilizzato da genitori ed educatori per raggiungere il
cuore e la mente dei bambini e rispondere ai loro quesiti
sui temi fondamentali della vita. Anna Oliverio Ferraris
fornisce esempi di storie che gli adulti possono adattare
alle esigenze dei loro figli o servirsene come canovacci per
crearne di nuove.
Quindici storie per altrettante situazione diverse: una guida all’uso della favola, oltre a numerosi consigli pratici sulle tecniche di narrazione e le letture consigliate.
Per secoli, anzi millenni, gli adulti hanno raccontato ai bambini delle storie per intrattenerli e divertirli, ma anche per trasmettere loro dei messaggi utili a scoprire e capire il mondo. Non c’è strumento migliore di una favola per suscitare l’interesse di un bambino, specialmente quando risponde alla sua curiosità, al bisogno di trovare dei modelli da imitare, all’esigenza di vivere delle avventure attraverso l’immaginazione. Nella storia, letta da un libro o inventata al momento, egli trova una piccola “cura” quotidiana contro le sue paure e insicurezze, e una guida che gli spiega come superare i pericoli, come reagire alle minacce e come ritrovare l’ordine quando c’è il caos. Anna Oliviero Ferraris consiglia i giusti strumenti per parlare ai bambini nel modo più semplice e leggero: raccontando loro una storia.
L'adozione non è un'esperienza anomala da guardare con diffidenza, ma neppure una facile soluzione ai problemi di chi desidera un figlio o ha bisogno di genitori. Anna Oliverio Ferraris rifiuta ogni semplificazione e in questo libro suggerisce che l'adozione è un cammino, da percorrere con passione e pazienza, con rispetto e onestà. Ci aiuta a capire che le "diversità" che questa avventura porta con sé - famiglie fondate su una scelta e non sul sangue, culture e colori differenti, identità sepolte nel passato, ferite che nessuno può rimarginare - non vanno né negate né enfatizzate, ma vanno accettate per quello che sono, con tutta la serenità di cui siamo capaci.
Diego ha quattro anni e ha baciato la sua compagna dell'asilo sulle labbra come farebbe un adulto. La madre ha temuto che fosse stato un pedofilo a insegnargli certe cose. Poi c'è Carola, tredici anni, che aspetta di rimanere sola in casa per invitare il fidanzato ventenne nel lettone dei suoi. E sono sempre di più le piccole femme fatale e i latin lover in erba che esibiscono corpi e telefonini il sabato pomeriggio in discoteca. La colpa di questa maturità sessuale improvvisa, a volte inconsapevole, altre volte sbandierata con sfacciata naturalezza, secondo l'autrice, è della tv e della pubblicità che proprio nell'infanzia hanno individuato la nuova frontiera della seduzione. I bambini influenzano e orientano i consumi dell'intera famiglia, perché assorbono fin dalla più tenera età tutti quei messaggi che giocano sulla loro spiccata propensione a imitare i comportamenti dei grandi. A sedurre i nostri figli non sono però solo le bambole dalle fattezze da pin-up o le bambine in minigonna e posa sexy che ammiccano dalle pagine delle riviste, ma anche le merendine e gli zainetti con gli eroi del momento, gli spettacoli di wrestling e i telefilm horror, i videogiochi, le nuove droghe. Il libro risponde con strategie pratiche alle inquietudini provocate dall'erotizzazione precoce dell'infanzia, affrontando i problemi correlati come l'apatia dei sentimenti, la diffusione di atteggiamenti aggressivi - e aiutando gli adulti a riconoscere e prevenire questo malessere.
In Italia, le separazioni e i divorzi sono in continuo aumento: oggi un matrimonio su quattro finisce con una separazione e nella metà dei casi è coinvolto almeno un figlio minorenne. In questo studio una delle più note studiose italiane di psicologia infantile affronta questo tema dal punto di vista dei figli: la ricerca si fonda infatti sulle testimonianze di figli adulti di coppie divise che ripercorrono e valutano in prospettiva la loro vicenda. Attraverso queste esperienze in prima persona, il libro offre una panoramica delle fasi e delle modalità del processo di separazione e, in questo modo, diventa un'utile guida per i genitori che stanno affrontando una prova comunque complicata e dolorosa.
La vita riserva a tutti stress, passaggi impervi, lutti, traumi improvvisi, la cui gravità varia anche in funzione della nostra capacità di reagire. La forza d'animo, che con termine più specifico viene detta "resilienza", cioè la resistenza alle avversità unita alla capacità di ricostruire positivamente la propria realtà, è una qualità fondamentale, che va coltivata in noi stessi, nei nostri figli, nelle nostre famiglie. Ma la capacità di far fronte alle difficoltà che la vita comporta è innata o si può apprendere? Come dimostra Anna Oliverio Ferraris in "Pronti per il mondo", versione rivista e aggiornata di "La forza d'animo", l'infanzia e l'adolescenza sono fasi cruciali in cui i ragazzi possono apprendere i meccanismi necessari per reagire alle complessità della crescita: partendo dai primi anni di vita, l'autrice passa in rassegna l'inevitabile alternanza tra alti e bassi, entusiasmi e paure, per spiegare come imparare a fronteggiare i cambiamenti, acquisire maggiore autonomia e costruire un proprio progetto di vita. E ci mostra che, con i giusti accorgimenti, "la forza interiore e la fiducia in se stessi diventano la risorsa cui fare appello, sia per proteggere la propria integrità fisica e mentale sia per creare una vita degna di essere vissuta a dispetto delle circostanze avverse".
Minacce e pestaggi dentro e fuori dalle scuole. Violenze fisiche e psicologiche protratte per mesi o anni. E, sempre più spesso, persecuzioni "virtuali" con conseguenze tragicamente reali. Nelle sue molteplici forme, il bullismo è una delle costanti preoccupazioni di genitori e insegnanti, alla ricerca di soluzioni per un fenomeno che continua ad avere un impatto devastante sulla crescita di molti ragazzi e ragazze. Da sempre attenta e sensibile studiosa del tema, in questo libro - appositamente rivisto e aggiornato con un nuovo capitolo dedicato al cyberbullismo - Anna Oliverio Ferraris esamina il bullismo giovanile in tutti i suoi aspetti: origini e cause delle violenze, dinamiche individuali e di gruppo, reazioni e sentimenti di aggressori e vittime, pericoli e trappole on line, interventi e misure di prevenzione. Spiegando come interpretare i messaggi nascosti dietro i comportamenti dei nostri figli, Oliverio Ferraris ci aiuta ad affrontare i casi di violenza e aggressività in cui bambini e adolescenti possono trovarsi coinvolti. Per capire e trovare soluzioni, per imparare a farsi ascoltare e intervenire nel modo più efficace.
Respiro affannoso, battito accelerato, tremito, intensa sudorazione, occhi sgranati, tensione muscolare, secchezza delle fauci, alterazione della voce, adrenalina in circolo: chiunque riconosce subito i segnali corporei della paura. Ma mimica facciale e neurofisiologia non esauriscono certo l'identikit di questa emozione primaria più veloce del pensiero, inscritta nel nostro patrimonio genetico e potente al punto da dominare le civiltà umane. Nella nuova, aggiornatissima edizione di un saggio ormai classico sull'argomento Anna Oliverio Ferraris ricompone tratto a tratto - attraverso dati clinici e osservazionali, indagini di antropologia storica e rilievi sociologici attuali - l'intero profilo della paura, la sua centralità evolutiva, le sue diverse valenze psicologiche, i suoi inneschi e disinneschi collettivi. Temuta e malfamata, la paura in realtà è necessaria alla sopravvivenza, perché induce le risposte adattative di allarme di fronte all'incombere di un pericolo. Dissestanti per l'equilibrio della psiche sono piuttosto le ansie croniche, o i pericoli immaginari che alimentano condotte fobiche, oppure gli esiti estremi come il panico, tanto più drammatici in quanto generati in condizioni di solitudine emotiva. Se socializzate, le paure appaiono infatti meno incontrollabili. Solo così i fattori di protezione, affettivi e rituali, possono continuare con esse il dialogo iniziato con la storia dell'uomo.
La famiglia è - caso più unico che raro - una struttura primaria che esiste in tutte le società. Qui si assolvono le funzioni della riproduzione, della crescita e della socializzazione dei bambini e al contempo quella della stabilizzazione della personalità degli adulti. Da sempre al suo interno si giocano dinamiche cruciali che tornano ciclicamente al centro del dibattito pubblico: il confronto e la relazione tra i sessi, la gerarchia e la costrizione dei ruoli, la costruzione dell'identità e il senso di appartenenza. Simbolo del calore umano, luogo di consuetudini complici e di un vocabolario intimo, la famiglia vive di un equilibrio costante tra ricerca di fusione e bisogno di autonomia. Capace di creare alleanze per la vita ma anche di alimentare rivalità distruttive, la famiglia può proteggere i suoi membri, aiutandoli a costruire identità serene e sicure, oppure controllarli e costringerli in ruoli estranei e dolorosi. Con il ricorso esemplare a film e romanzi che fanno parte del nostro comune immaginario, Anna Oliverio Ferraris - esperta delle dinamiche famigliari con alle spalle una lunga e solida esperienza accademica e psicoterapeutica - ripercorre, nel tempo e nello spazio, l'evoluzione di questo strano costrutto sociale che è la famiglia, per mostrarcene la natura permeabile, flessibile e plastica.
La televisione non è una scatola di tutte le meraviglie ma neanche una trappola demoniaca. Si tratta di imparare a far diventare i bambini spettatori più selettivi, a far loro capire il linguaggio delle immagini e gestire a proprio vantaggio questa forma di comunicazione. Con esempi concreti, tabelle ed esercizi da fare insieme, una guida concreta e curiosa per genitori e insegnanti.
La televisione non è una scatola di tutte le meraviglie ma neanche una trappola demoniaca. Si tratta di imparare a far diventare i bambini spettatori più selettivi, a far loro capire il linguaggio delle immagini e gestire a proprio vantaggio questa forma di comunicazione. Con esempi concreti, tabelle ed esercizi da fare insieme, una guida concreta e curiosa per genitori e insegnanti.
Una donna sa della doppia vita del compagno ma finge di non sapere. Una moglie soffre per anni del matrimonio bianco imposto dal marito senza sospettare un'omosessualità nascosta. Una coppia cela a famigliari e amici la vera paternità del figlio. Una sorella si macera nel senso di colpa per non aver difeso il fratello da bambina. Quanti imbarazzi, omissioni, mezze verità o bugie palesi accompagnano la vita delle coppie. A volte innocenti, altre pesanti. Alcuni di questi sedimentano nel tempo e diventano segreti di famiglia che si tramandano come eredità silenti. Non sempre sono segreti tragici, spesso si tratta di cose di piccola entità, mai dette per vergogna, per dolore, o per quieto vivere. Cose che se rivelate potrebbero venire assorbite senza problemi nel fluire della quotidianità. In alcuni casi invece gli eventi, se portati a galla, distruggerebbero la serenità famigliare. Quasi sempre i non detti causano malessere, tristezza, senso di colpa, confusione. Il silenzio che doveva proteggere acuisce il disagio. Attraverso storie vere raccontate con piglio narrativo, la psicologa Anna Oliverio Ferraris illustra i mille modi in cui i segreti condizionano la vita di tutti, di chi lì mantiene e di chi li subisce.
È possibile fare da padre o madre ai figli del partner? Rispondono gli uomini e le donne che hanno accettato di parlare della propria esperienza. La famiglia tradizionale, formata dalla coppia dei genitori e dai loro figli, è oggi affiancata da altre tipologie familiari - monogenitoriali, ricomposte, adottive, arcobaleno -, ognuna con le proprie specificità e problematiche. Nelle famiglie che si formano tra partner separati o divorziati e i loro figli, la figura meno definita è senza dubbio il "terzo genitore", che spesso si sente un corpo estraneo nel nuovo nucleo familiare e non riesce a trovare la posizione adeguata nel rapporto con i figli dell'altro. Da una parte c'è il rischio di impersonare fin dall'inizio il ruolo sgradevole di patrigno/matrigna, dall'altra quello di non essere tenuto in alcuna considerazione o anche di essere apertamente osteggiato dai figli del compagno o della compagna e, quando ci si sforza di assumere il ruolo di genitore, dallo stesso partner. Per non dire dell'ex del partner, il genitore legittimo ma separato, che continua ad avere un legame con i figli. Per muoversi al meglio in questa costellazione è bene procedere a piccoli passi, cercando di comprendere gli stati d'animo di tutti. È quanto emerge da questo libro, basato sia su ricerche sia su esperienze dirette raccontate dagli stessi protagonisti.

