
Tutto ciò che desideri è alla tua portata... se impari a riconoscere il potere miracoloso che si nasconde nella tua personalità! Tutti possono imparare a raggiungere i propri obiettivi, a superare tutti gli ostacoli, a vivere la vita che desiderano... attraverso il potere miracoloso della personalità di successo. In questo libro Napoleon Hill, autore di "Pensa e arricchisci te stesso", ci spiega come riconoscere e sfruttare questo potere.
I concetti fondamentali della psicologia dello sviluppo sono descritti in relazione al loro orizzonte teoretico, storico ed empirico. Di ognuno vengono esaminati il significato e l'origine e tutti sono organizzati in sezioni corrispondenti agli argomenti di lezione tipici di questo ambito. Per questa ragione il volume costituirà uno strumento per tutti i corsi di psicologia dello sviluppo e sarà una guida per accompagnare la lettura di manuali e libri di approfondimento e verificare le proprie idee sulla natura e sull'uso di concetti.
La prima violenza che caratterizza la nascita della vita nella nostra cultura è la rottura traumatica del rapporto madre-bambino sin dai primi istanti di vita. La separazione violenta del neonato dalla madre, imposta dalle moderne tecniche ospedaliere di gestione del parto, viene poi ripetuta spesso orgogliosamente nel corso della vita neo-natale. In realtà queste traumatiche privazioni infantili spesso costituiscono le premesse per la formazione di individui ansiosi, sradicati, aggressivi. A partire da un'originale esperienza di condivisione con una tribù di indios venezuelani, l'autrice rilegge in queste pagine il nostro contraddittorio rapporto con il bambino, spesso devastante perché privo delle più spontanee esperienze di continuum come la posizione dell'in-braccio, l'allattamento al seno, ecc. Quest'opera, conosciuta e tradotta in numerosi Paesi, chiarisce come la riappropriazione dei legami iniziali, che i genitori avvertono istintivamente verso il bambino, sia il primo ed essenziale contributo per educare alla pace in un mondo che gli adulti - bambini non amati di ieri - hanno condotto sull'orlo del baratro.
Un manuale per conduttori di gruppo, è scritto specialmente per coloro che si avventurano nel territorio nuovo e misterioso dei gruppi destrutturati al bivio tra contenuti, processi e contesti. Suggerisce a coloro che si affacciano alla professione, oltre che a quelli che già la praticano, temi e modelli utili per migliorare la propria efficienza professionale. Leggere questo libro aiuta ad apprendere come e perché insieme si sta meglio che da soli e come questo insieme possa essere creato ed utilizzato quotidianamente per stare meglio e per fare stare meglio. Perché la conduzione di gruppo è strettamente legata all'invenzione del benessere e non vi è benessere senza gruppo.
Queste conferenze che Franco Basaglia tenne a San Paolo, Rio de Janeiro e Belo Horizonte tra il 18 giugno e il 7 luglio 1979 sono oggi il modo migliore per avvicinare i più giovani al suo lavoro e alle sue idee, e per fare un bilancio, a vent'anni dalla "legge 180" , delle ragioni e dei metodi di chi ha voluto quella riforma e ne ha preparato il terreno.
Avere confidenza emotiva significa conoscere a fondo emozioni come la paura, l'apatia, il senso di colpa, la vergogna, la collera, la gelosia, l'invidia, l'amore ossessivo, per poi conoscere meglio le proprie. L'autrice, nota psicoterapeuta inglese, mette a punto numerosi esercizi pratici per approfondire la conoscenza di sé, le cause dei propri conflitti emotivi e i mezzi per risolverli.
Attraverso alcune storie analitiche, il libro racconta il percorso del dolore nella vita delle donne. I "romanzi familiari" si snodano attraverso sogni e frammenti di esistenza e sono incastonati dentro i versi del Libro di Giobbe, uomo giusto "stritolato da Dio", voce guida che impronta tutto il testo. A partire dalla sofferenza nasce una nuova possibilità di stare al mondo, forti di una dignità che si riconosce nel grido di Giobbe, nel "perché" a cui dare una risposta. Le donne sfidano il dolore apprendendo la forza della non risposta: non c'è una facile via di fuga, di fronte al male bisogna imparare a "stare", a fare del "perché" una provocazione vitale. Alla fine, ci si ritrova dentro il mondo, dentro la vita, avendo imparato a rispettare i confini del dolore e un nuovo modo di giocare la vita con amore.
I confini separano le nazioni e gli organismi, rappresentano lo stato identitario per affermare serenamente la propria individualità e rispettare quella degli altri. L'ambito di sovranità dell'Io consente di differenziare, tramite il Sé, l'identità soggettiva tra il mondo interno e l'ambiente oggettivo esterno. Nello scambio terapeutico intersoggettivo, i confini sono più aperti e permeabili favorendo l'alleanza clinica trasformativa per autoregolare una corretta gestione della tenerezza e dell'aggressività. L'autocontenimento e la fermezza dei confini privati limitano possibili reciproche azioni invasive, riparando anche da eventuali comportamenti violenti.

