
Il volume si propone come un testo di pratica clinica della terapia cognitiva nei disturbi d'ansia, prendendo in considerazione non solo cosa fare nel trattamento, ma anche come fare. Attraverso un'analisi dei problemi, si è mirato a sviluppare dei protocolli specifici di intervento per implementare l'ampia gamma di procedure di base o di modificazione cognitiva. Il libro riporta numerosi esempi di situazioni e conversazioni cliniche; tutto il materiale riportato è attinto da reali situazioni terapeutiche.
Questo è il terzo di una serie di libri dedicati a una migliore comprensione della terapia EMDR e mostra come i suoi principi, i protocolli e le procedure siano alla base del lavoro del clinico che utilizza la terapia EMDR standard. Una regola pratica per capire più profondamente qualsiasi argomento consiste nel partire dalle nozioni fondamentali ed eventualmente scostarsi dalla struttura standard nel modo più informato possibile. Per affrontare le particolari necessità delle loro popolazioni cliniche agli autori è stato chiesto di includere i tipi di domande rilevanti per l'acquisizione della storia del cliente, le risorse che possono essere utili e le spiegazioni necessarie nelle fasi di preparazione, le particolari cognizioni negative e positive nella fase di valutazione e negli interventi cognitivi integrativi, altre domande che è necessario fare durante le fasi da 4 (desensibilizzazione) a 8 (rivalutazione), una sezione sulla concettualizzazione e la pianificazione del trattamento, e altro materiale proveniente dalla ricerca e pertinente al loro lavoro. Il libro è diviso in tre parti con 10 capitoli che descrivono: il lavoro con i disturbi d'ansia, inclusi fobia specifica, disturbo di pa¬nico e agorafobia; il lavoro con i disturbi ossessivo-compulsivi e disturbi correlati, inclusi il disturbo ossessivo-compulsivo, il disturbo da dismorfismo corporeo, la sindrome del riferimento olfattivo e i comportamenti di accumulo; il lavoro con i disturbi dell'umore, inclusi il disturbo bipolare, la depres¬sione maggiore e la depressione postpartum;
Rivolto ai clinici di ogni provenienza, questo manuale parte dall'assunto che le rigide divisioni di scuola siano solo un ostacolo. Esso costituisce la riverberazione clinica, con un fondamento teorico importante, del modello dei common factors e, promuovendo un'ottica d'integrazione di modelli, introduce la questione dei rapporti tra assetti traumatici e disturbi di personalità. Il modello RE.MO.T.A. costruisce un ponte tra le due principali teorie multimotivazionali - quella psicoanalitica di J. Lichtenberg e quella cognitivo-evoluzionista di G. Liotti - e la psicoanalisi relazionale. Nel tentativo di rispondere alla complessità di alcuni quadri psicopatologici si utilizzano dati provenienti da diverse fonti: la ricerca sull'infanzia, l'evoluzionismo, le neuroscienze, le teorie del trauma complesso, il trattamento dei disturbi dissociativi e della personalità, la psicologia sociale, la teoria dei sistemi complessi, la psicoterapia di gruppo. Le numerose storie cliniche narrate evidenziano come sia possibile integrare contributi diversi entro un modello multidimensionale eziopatogenetico della cura. Leggendo questo libro apparirà chiaro, altresì, che le teorie possono davvero diventare strumenti utili solo se trattate con spirito critico, per avventurarsi in ciò che non conosciamo e non conosceremo mai completamente: la relazione con l'altro, unica e irripetibile.
Un compendio della conoscenza clinica che costituisce la pratica psichiatrica contemporanea. Senza trascurare nessun dato empirico, il testo fornisce punti di riferimento chiari che possono essere usati sia dai clinici esperti sia da quelli in formazione per il trattamento del paziente. Il volume è conforme ai cambiamenti nella classificazione diagnostica apportati dal DSM-5. L'attenzione si concentra soprattutto sui singoli disturbi: in particolare si prende in esame l'efficacia dei trattamenti, valutata attraverso l'uso di studi controllati randomizzati e l'esperienza clinica degli autori.
In questi ultimi anni la clinica e le metodiche di intervento nel campo dei Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) hanno subito dei cambiamenti importanti: sono state meglio definite le procedure di diagnosi per la dislessia, la disortografia e la discalculia, indicate le metodologie per la riabilitazione, fornite alla scuola precise informazioni sulle ricadute dei disturbi nello studio; sono ancora invece dibattute altre problematiche di apprendimento, come la comprensione del testo scritto, l'espressione scritta, le incidenze del disturbo visuo-spaziale sul percorso scolastico dello studente. Il testo, in questa nuova edizione ampiamento riveduta e aggiornata, affronta tutti questi temi, facendo il punto sulle più recenti ricerche scientifiche sul campo e proponendo allo psicologo, al logopedista, al neuropsichiatra una concreta procedura per la formulazione della diagnosi funzionale, in accordo con gli indirizzi delle Consensus Conference e dei sistemi internazionali di classificazione (ICD-10, DSM-IV e V). Nel volume è inserito inoltre un inventario ragionato di tutti gli strumenti oggi disponibili in Italia per il percorso riabilitativo e per le problematiche associate.
Negli ultimi anni si sono affermate differenti terapie per i disturbi di personalità, nessuna delle quali si è dimostrata più efficace delle altre. Questo libro evidenzia i vantaggi dell'integrare multiple strategie di intervento consolidate per venire incontro ai bisogni dei singoli pazienti. Sono offerte le linee guida per condurre l'assessment, elaborare una formulazione del caso globale e pianificare il trattamento. Il formato modulare permette ai clinici di selezionare e usare qualsiasi intervento efficace possa aiutare un dato paziente invece di seguire un singolo protocollo. Sono discussi i metodi per associare la terapia ai farmaci, trattare la disregolazione emotiva, praticare la mindfulness, promuovere un funzionamento interpersonale più sano e affrontare i problemi del sé e dell'identità.
Il termine Floortime - letteralmente "tempo passato sul pavimento" - indica sia una tecnica specifica di interazione e gioco che avviene appunto "sul pavimento", sia un approccio generale orientato a favorire lo sviluppo del bambino tenendo conto dei suoi interessi e delle sue abilità. Trattare l'autismo illustra per la prima volta ai genitori e agli operatori professionali questo metodo innovativo di grande efficacia, i cui successi sono noti in ogni parte del mondo. Greenspan ha dimostrato che i bambini con sintomi di autismo non hanno potenzialità rigidamente limitate o determinate: in molti casi riescono a integrarsi nel gruppo di coetanei e a condurre una vita soddisfacente dal punto di vista emotivo e intellettivo. Poiché guesto programma può essere applicato fin dalle primissime fasi dello sviluppo, la speranza di prevenire le manifestazioni più gravi del disturbo autistico diventa una possibilità reale.