
"Noi possiamo fare del mondo un inferno, anzi siamo sulla strada", affermava Marcuse. Il dolore sembra dominare il paesaggio del mondo contemporaneo. Eppure è possibile anche l'opposto, anche se spesso la ricerca della felicità o, almeno, di una vita priva di grandi sofferenze e paure tende a staccarsi dalla progettualità politica. La difficoltà di accettare il nesso tra politica e felicità è presente sia che si parta dall'idea di una natura comune agli uomini o da quella della loro irriducibile individualità. Ritornano antiche domande: può il mondo bastare alla felicità? Esistono bisogni che la vita biologica e quella associata non riescono a soddisfare? E' attorno a tali interrogativi che si snoda la riflessione contenuta in queste pagine.
Perché gli occidentali non hanno visto giungere quei tragici avvertimenti che fra il 1999 e il 2002 dovevano portare al crollo del mondo civile? Perché hanno trascurato gli avvertimenti di poeti e profeti? Come hanno potuto credere alla sopravvivenza di una società incapace di far fronte alle questioni fondamentali sull'uomo e sull'esistenza? Pierre Thuillier passa in rassegna le cause storiche, economiche e spirituali che, nel corso dei secoli, hanno corroso l'anima della civiltà dell'Occidente.
Nato all'indomani della caduta del potere temporale e morto alla vigilia del Concilio Vaticano II, Luigi Sturzo è stato uno dei massimi protagonisti del cattolicesimo europeo del nostro secolo, così come della storia italiana. Questo libro ne ripresenta sinteticamente la vita e l'opera, muovendo dalla considerazione della loro vivissima attualità e dalla consapevolezza che Sturzo è ancora oggi tanto citato quanto poco davvero conosciuto.
Nel volume gli autori spiegano le ragioni, essenzialmente legate allo sviluppo dello Stato sociale, che sono all'origine della crescita del potere giudiziario nelle democrazie contemporanee. Mettono poi a confronto la situazione dell'Italia con quella di altri paesi, sia di "common law" (come USA e Gran Bretagna) sia di "civil law" (come Francia e Germania), individuando tendenze comuni e specificità nazionali. Formulano infine alcune proposte per l'Italia, tese a ripristinare una situazione più equilibrata, che riguardano il reclutamento e la formazione dei magistrati, il rapporto tra magistratura inquirente (i pubblici ministeri) e magistratura giudicante (i giudici veri e propri) la composizione e il funzionamento del CSM.
In una serie di saggi, uno dei maestri del pensiero politico contemporaneo si interroga sulle radici profonde delle sue sconfitte di fronte ai problemi della modernità. Una sconfitta che può essere indagata e forse parzialmente rimediata proprio risalendo alle potenzialità ancora nascoste nelle ombre del passato, tra Atene, Gerusalemme e l'Islam. La chiave del problema Occidente, scrive Strauss, è ancora custodita nello scrigno d'Oriente.