
Il costituzionalismo è un movimento di pensiero orientato sin dalle proprie origini a finalità politiche concrete, come la limitazione dei poteri pubblici e l'affermazione di sfere di autonomia garantite dalla norma. In una parola, è ciò che in ogni fase storica impedisce all'intero politico di assorbire le parti che lo compongono. Ma se da un lato difende spazi di autonomia, il costituzionalismo tende anche alla costruzione di unità politiche sempre più forti e coese, e quindi concorre a istituire quel potere comune nei confronti del quale rivendica limiti e garanzie. Il volume illustra, in primo luogo, i percorsi storici del costituzionalismo. Nella prima parte viene esaminata la sua complessa vicenda per tappe e modelli, con riferimento al suo dipanarsi nel corso dell'intera età moderna. Dalla analisi dei caratteri storici del costituzionalismo, nella seconda parte il volume passa ad affrontare i grandi problemi delle odierne democrazie costituzionali: il declino del tradizionale principio di sovranità, l'affermarsi di una dimensione costituzionale sovranazionale (come nel caso dell'Europa), il prodursi di rinnovati significati storici degli atti fondamentali del legiferare, del governare, del giudicare e il complesso strutturarsi di principi costituzionali fondamentali come il principio di uguaglianza.
Argomento di questo libro è la genesi delle dottrine costituzionalistiche. L'autore ne rintraccia le premesse nel pensiero politico greco e soprattutto nell'esperienza giuridica della Roma repubblicana. Furono la decisiva influenza di Roma sul pensiero europeo e la rinascita della giurisprudenza romana in Europa occidentale, nel dodicesimo secolo, a favorire l'affermarsi della "common law" e il sorgere dei più importanti principi del costituzionalismo, principi che l'Europa recepì solo dopo l'esperienza del totalitarismo. Con grande acutezza, l'autore tratteggia lo snodarsi, nella tradizione inglese, della storia del costituzionalismo, intorno al contrasto tra "gubernaculum" e "jurisdictio", e indica le soluzioni nei concetti di responsabilità politica e di controllo giudiziario della costituzionalità delle leggi.
L'autore ricapitola il problema della Costituente nella storia d'Italia dal Risorgimento in poi, mettendo in luce come essa sia stata rimandata fino a che la sostanziale distruzione dello Stato, alla fine del fascismo e della guerra, la rese inevitabile. Passa poi in rassegna le diverse interpretazioni che il pensiero giuridico italiano ha dato circa il potere costituente. Pombeni esamina poi le principali posizioni dell'opinione pubblica prima e durante i lavori dell'Assemblea costituente nel 1946-47. Infine ripercorre la concreta elaborazione della nostra Carta costituzionale relativamente a Presidente della Repubblica, parlamento, partiti. Un ultimo capitolo dà conto dei principali giudizi pro e contro la Costituzione emersi dopo la sua entrata in vigore.
Tre interventi nel vivo della politica mondiale: la globalizzazione pone ai politici il compito di riorganizzare i rapporti tra stati secondo una prospettiva cosmopolitica. Ma tale riorganizzazione per Habermas, deve essere concepita come una "rete" in grado di far interagire politiche regionali, nazionali e sovranazionali, senza chiedere ai cittadini di rinunciare a pratiche, forme di vita e valori materiali specifici.
Un’affermata political theorist, Nadia Urbinati, e uno studioso di Relazioni internazionali, Stefano Recchia, hanno raccolto in questo volume i lavori fondamentali di Giuseppe Mazzini, che affrontò con incredibile lungimiranza temi quali la democrazia e l’autodeterminazione dei popoli. Secondo gli autori, l’originalità del pensiero di Mazzini fa sì che la sua importanza sia comparabile a quella di altre fondamentali figure politiche dell’Ottocento come Bakunin, Marx, John Stuart Mill, Tocqueville e Herzen. Precursore dell’idea di un’Europa unita, fu un geniale testimone e interprete delle passioni politiche che animarono il XIX secolo, e uno dei personaggi più carismatici e controversi del Risorgimento italiano. Gli scritti raccolti ne Il futuro delle nazioni confermano la grande modernità della sua visione filosofico-politica, in cui viene mostrato come l’aspirazione universale alla libertà degli esseri umani, l’eguaglianza e la pace possano realizzarsi solo attraverso una visione del mondo basata sul pacifismo e sulla liberal-democrazia, tra nazioni indipendenti che abbiano sviluppato al loro interno istituzioni democratiche.
Avere a cuore la politica e chi decide di impegnarsi è l'invito che, tra queste pagine, l'Azione cattolica rinnova per poter essere, ancora, luogo di formazione delle coscienze cristiane e civili e, al contempo, luogo di testimonianza quotidiana di una rinnovata dignità della coscienza politica.
Come ogni altro abitante del mondo libero, il 6 gennaio 2021 Anthony Sanfilippo è immobile davanti ai notiziari televisivi: a Washington, dopo un incendiario comizio di Trump volto a ribaltare l'esito delle elezioni presidenziali, centinaia di manifestanti hanno assaltato il Campidoglio, cuore e simbolo della democrazia americana. Ma per Tony - bibliotecario e archivista ormai in pensione - le sorprese non sono finite: pochi giorni dopo, infatti, viene a sapere che il cognato è stato arrestato per aver preso parte all'insurrezione, marciando al fianco dei ribelli con una bandiera di QAnon. E benché lo senta lontano dalla sua vita e dalle sue convinzioni, accetta di dargli una mano. Dopo i fatti del 6 gennaio, la New Orion - una società che è in grado di associare analogicamente immagini, suoni e memorie nel tempo e nello spazio - ha tappezzato New York di annunci di lavoro. Sono stati in tanti a richiedere i suoi servizi: i clienti vogliono sapere se sta arrivando la fine del mondo, se ci sarà un crollo in borsa, se conviene sbarazzarsi dei bitcoin, se la follia americana dilagherà in Europa, se Trump sarà arrestato o se invece tornerà al potere... L'azienda ha bisogno di personale, così Tony sale sulla giostra: un lavoro come quello potrebbe aiutarlo a indagare le motivazioni del cognato, e in ogni caso l'idea di mettersi in gioco non gli dispiace. Inizia così un viaggio nel cuore profondo dell'America e del mondo intero, guidato dalle sinapsi e dai database della New Orion: il bibliotecario italo-americano andrà a caccia dei corsi e ricorsi storici e di tutte quelle analogie - inattese e sorprendenti - che potrebbero svelare le spinte sommerse che hanno portato all'assalto al Campidoglio. Prendendo le mosse da una serie di inquietanti corrispondenze - dai misteriosi delitti di Twin Peaks al mito della Rivoluzione d'ottobre di Lenin e Trotskij, dallo Sciamano di QAnon in cui sembrano reincarnarsi i predicatori del Sud alla Notte dei cristalli del 1938 e alle profezie naziste avveratesi in America nell'indifferenza generale, dal fanatismo religioso che ha dominato gli ultimi quarant'anni della politica statunitense ai replicanti di Blade Runner e ai cyborg di Terminator - Tony ripercorrerà il fatale 6 gennaio 2021 alla ricerca della verità, fino a trovarla in George Floyd, che dalla strada di Minneapolis sulla quale è stato ucciso sta diventando il mito fondativo di una nuova America, e del ritorno alla democrazia. "Cose che voi umani" è il primo post-romanzo sul golpe di Washington. Enrico Deaglio trascina il lettore nelle ombre e nei misteri degli Stati Uniti, scavando fino alle radici di un fatto di cronaca che è già diventato Storia.
Il volume raccoglie una selezione degli articoli di cronaca politica che Scoppola ha pubblicato sulle pagine di "Repubblica" negli ultimi diciassette anni, dal 1989 a oggi. Nel loro dipanarsi, questi 'pezzi di Italia' seguono un filo conduttore cruciale: il tema irrisolto del rapporto fra Chiesa e Stato. Un rapporto che, a ben guardare, è anche dialogo e contrasto fra i poli conflittuali dell'esperienza religiosa e di quella politica e quindi, in definitiva, fra coscienza e potere. Al centro di questa tangenza contraddittoria, Scoppola individua il partito dei cattolici italiani - prima la Democrazia cristiana, poi quanto le sopravvive - e ne fotografa, con la passione del coinvolgimento personale e la lucidità dell'analisi politica, la storia e l'evoluzione difficile in questi ultimi anni di convulsa transizione, da Tangentopoli alla comparsa della Lega, dal bipolarismo che ha lasciato spiazzate le aspirazioni dei centristi ai referendum elettorali degli anni Novanta, dalla nascita del nuovo Partito popolare di Martinazzoli fino alla Seconda Repubblica, all'Ulivo, a Berlusconi e al ritorno del centrosinistra al governo. Chiude il volume una riflessione inedita sul lascito ideale di Aldo Moro al paese, lascito che passa attraverso la grande esperienza politica dello statista democristiano, ma coinvolge anche la sua tragica fine.