
L'immagine del tailleur rosa di Jackie Kennedy macchiato del sangue del marito assassinato ha fatto il giro del mondo. Era firmato Chanel. In che modo un'orfanella abbandonata dal padre tra le mura di un convento è diventata la celebre Coco Chanel, alla testa "del più grande impero mai costruito da una donna"? È stata la leggendaria "Mademoiselle", creatrice del tubino nero, del profumo N° 5, dei gioielli fantasia, del tailleur con i bottoni d'oro, della borsa matelassé e di tanti altri classici. È stata la mecenate discreta di Cocteau, Radiguet, Stravinsky, Reverdy... Ha avuto amanti ricchi e celebri, duchi e artisti, ma anche uomini dalle dubbie frequentazioni. Ha avuto il successo, il denaro, ma non è mai stata una donna veramente felice...
Breve ed essenziale biografia di Francesco Moscati, padre di Giuseppe, il medico santo del quale ADP gia pubblicato due volumi. Viene presentata in queste pagine la biografia di Francesco Moscati, padre di Giuseppe, il medico santo esempio di fede per tutti i cristiani. Secondo la testimonianza di Nina Moscati Giuseppe era il ritratto fisico e morale di nostro padre". L'autore dimostra che egli oltre a lasciare la sua impronta sul volto del medico santo, ha anche contribuito a plasmarne il carattere e lo spirito "
Breve e documentata biografia di Nina Moscati, sorella di Giuseppe, il medico santo. Dopo la biografia sul padre di Guseppe Moscati, l'autore pubblica ora un profilo della sorella del medico santo. Egli ha conosciuto direttamente Nina Moscati e l'emozione dell'incontro con Lei e ben viva in ogni pagine del presente volume.
Nel suo primo Angelus, Papa Francesco ha detto: "Non dimentichiamo questa parola: Dio mai si stanca di perdonarci, mai! Ma noi, a volte, ci stanchiamo di chiedere perdono. Non ci stanchiamo mai, non ci stanchiamo mai! Lui è il Padre amoroso che sempre perdona, che ha quel cuore di misericordia per tutti voi". A Roma, la persona che più di tutti personificava l'instancabile misericordia di Dio nel confessionale fu il gesuita Padre Felice Cappello, morto in fama di santità nel 1962. Fu stimatissimo professore di diritto canonico alla Gregoriana e consultore della Curia Romana, ma si fede nome anzitutto come il "confessore di Roma" nella chiesa di Sant'Ignazio. "Perché vedite da me?" chiese Padre Pio ai pellegrini romani: "A Roma avete Padre Cappello". In questo libro sono raccolti, insieme ad una breve biografia del Servo di Dio, i preziosi consigli che soleva dare ai suoi penitenti, e le commoventi testimonianze delle grazie che essi ricevettero tramite il suo ministero sacerdotale. Il Cardinale Re, che lo conosceva personalmente, ha scritto nell'introduzione: "Aveva il dono di intuire ciò che c'era nel cuore dei penitenti e di esprimerlo meglio di loro. Parlava con grande chiarezza. Sapeva dare sicurezza e incoraggiare. Aveva il dono di infondere serenità e pace. Tutti uscivano dalla confessione con lui rasserenati."
In occasione dei 500 anni dalla morte della Regina Caterina Cornaro, questa biografia ne rievoca la vita avventurosa. Caterina Cornaro, la bionda nobile sposa veneziana, bella, pura e ricca, sbarcò a Cipro nel 1472, e divenne il personaggio più eclatante del Medio Oriente. Venezia le impose di tornare in patria per l’impossibilità di sostenere da lontano il suo regno. Caterina accettò e creò in Asolo un’isola felice, ricca di arte, di studi di pace. Dobbiamo a questa sua dedizione uno di centri più fiorenti di istruzione umanistica. Questa biografia narra soprattutto dello scontro tra il cuore e la ragione di Stato, tra l’amore e la “politica”.
Giulia Farnese fu una delle donne più belle e più potenti del suo tempo. Fu la vera artefice della fortuna dei Farnese che, per mezzo del suo ascendente su Alessandro VI Borgia, da piccoli aristocratici di provincia diventarono una delle più grandi famiglie italiane del Rinascimento. Proprio per questo fu ricordata con gli appellativi di «Venere papale» e «Sposa di Cristo», ma nell'ultimo periodo della sua vita diventò «Illustrissima domina», un'abile imprenditrice e amministratrice dei suoi beni, dotata di un grande senso di carità e di protezione verso le donne del suo feudo di Carbognano. In occasione del cinquecentesimo anniversario della sua morte, l'autore ha voluto ricordare la sua vera storia, aggiornata agli ultimi studi e arricchita di capitoli inediti, dalla quale emergono chiaramente il suo processo di «purificazione» e di riscatto, i suoi sentimenti più intimi e la sua forte carica spirituale.
Giancarlo Rastelli, parmigiano, morto prematuramente nel 1970 all’età di 37 anni, fu cardiochirurgo ricercatore, ed è conosciuto in tutto il mondo come l’inventore di due metodologie operatorie per bambini cardiopatici che portano il suo nome: la Rastelli 1 e Rastelli 2. Navigando in Internet si possono trovare ben 815 pagine web su questo straordinario medico e i suoi metodi ancora oggi insuperati.
Questo libro – scritto dalla sorella – traccia il ritratto di un medico geniale e umanissimo che curando la persona malata guardava a Cristo, vivendo la sua professione come carità. Scriveva: “La prima carità che l’ammalato deve avere dal medico è la carità della sua scienza”.
È attualmente in corso la sua causa di beatificazione.
Giovannino Guareschi è stato un grande scrittore italiano del Novecento, anche se a lungo sottovalutato e incompreso. Paolo Gulisano in queste pagine delinea un originale profi lo di Guareschi annoverandolo tra i migliori narratori cattolici, sulla scia di Manzoni. «La singolarità della grandezza di Giovannino sta nel fatto che la sua profonda sensibilità religiosa, perfi no la sua perfetta ortodossia, non venivano da studi di teologia, né da frequentazioni clericali, che non risulta abbia avuto e che anzi credo abbia accuratamente evitato. Tutto quel che sapeva, e che poi ha trasmesso, Guareschi l’ha respirato misteriosamente nella sua Bassa. Tutta la sua teologia è stata l’inginocchiarsi di fronte al quadretto miracoloso della “Madonna dei Prati” e lo stare in silenzio ad ascoltare un Crocifi sso» (dalla prefazione di Michele Brambilla).
Antonia Pozzi (1912-1938), straordinaria voce lirica del ’900, frequentò intensamente la montagna, traendone ispirazione più di ogni altro poeta italiano. Marco Dalla Torre ne ricostruisce l’attività alpinistica e ne indaga la relativa trasfigurazione poetica, che costituisce una linea tematica fortemente originale all’interno del suo canzoniere. Il testo è completato da una ricca documentazione fotografica inedita.