
Questo saggio ha costituito una novità in quanto vengono trattate tutte le tematiche inerenti alla cristologia neo-ortodossa. L'autrice ha esplorato il pensiero di diversi teologi ortodossi del nostro secolo non solo della chiesa autocefala ma anche il pensiero di Trembelas, Zizioulas, Nissiotis, Nellas, Evdokimov, Bulgakov, Meyendorff, Staniloae, Ware, Clement etc...
Con gli odierni sviluppi dell'indagine interdisciplinare è possibile riscrivere una nuova vita di Gesù. In questo libro l'autore riprende l'interrogativo e la risposta di Pietro e della prima cristianità all'appello di Gesù "Voi chi dite che io sia?". L'indagine storico-critica moderna può riprendere in nuova luce la testimonianza globale del Nuovo Testamento sulla struttura della nuova religione nascente.
Questi saggi, diventati altrimenti quasi introvabili, meritano ampiamente questa nuova edizione in quanto anticipano o riprendono tematiche più o meno presenti nelle opere più impegnative cioè nei trattati fondamentali di metafisica e di etica filosofica del nostro filosofo- da porsi in quest'ordine nella elaborazione nel tempo del suo pensiero. La meritano perché, conservati assieme, permettono sia di sottolineare non poche valide acute osservazioni che non sono riprese, essendo diventate più marginali nella struttura logicamente concatenata dei trattati maggiori , sia perché diventano indispensabili complementi anche per le tematiche centrali delle opere maggiori quando sono ripresa, sempre significativa e mai puramente ripetitiva, di un approccio precedente o quando costituiscono la prima ben pensata introduzione d'una trattazione seguente.
"Non bisogna temere la sgradevole verità ma la gradevole menzogna, consapevoli che potremo essere chiamati a rendere conto a Dio non delle cose che si sono dette ma di quelle che si sono prudentemente taciute con curiale diplomazia. Il cristiano che parla dei mali della Chiesa mosso da dolore e amore può andare fino in fondo anche in modo duro, perché finirà col produrre bene prezioso. Il cristiano che parla dei mali della Chiesa senza dolore e senza amore farebbe bene a tacere, perché aggiungerà solo inutile male al tanto male che già la devasta. Il Vangelo non è né indolore né insapore, a volte sono quattro chiodi su un legno a volte una spugna imbevuta d'aceto. Il Vangelo si prende per intero, compresa croce e spugna d'aceto. Solo così si può giungere alla pietra divelta del sepolcro: non si risorge col Cristo senza essere stati crocifissi con Lui."
Il presente testo costituisce il diciasettesimo titolo della collana "Forum ATI", a cura dell'Associazione Teologica Italiana, sorta nel 1967 con «lo scopo di promuovere la scienza teologica in Italia nello spirito di servizio e di comunicazione inculcato dal Concilio Vaticano II». Il titolo della collana riconosce la caratteristica attitudine dell'Associazione a divenire luogo e occasione per propiziare un fecondo dialogo e confronto fra quanti nel nostro Paese si dedicano alla ricerca teologica. In essa confluiscono, oltre agli Atti dei Congressi e dei Corsi di aggiornamento promossi dall'Associazione, ricerche e studi che concorrono alla finalità di incrementare la qualità del dibattito teologico in ambito italiano.