
Un lungo viaggio a piedi attraverso umori, storie, muri, miti e paesi, nell'anima segreta delle culture per comprendere somiglianze e diversità, per avvicinarsi al cuore degli uomini, e scoprire i sogni che li accomunano. Un cammino di due anni e 12.000 km attraverso Italia, Slovenia, Ungheria, Romania, Bulgaria, Turchia, Georgia, Azeirbaijan, Kazakistan, Uzbekistan, Tajikistan, Kirghizistan fino ai margini della Cina. L'avventura straordinaria di un novello Marco Polo che supera confini, conosce persone, impara qualche parola delle lingue dei paesi attraversati, senza mai appoggiarsi ad alberghi o ristoranti ma trovando ospitalità da persone incontrate lungo il cammino o dormendo in luoghi abbandonati o nella propria tenda.
Il testo celebra i cinquant'anni di vita dello Studio Teologico Interdiocesano di Fossano (CN); è composto da tre sezioni che raccolgono contributi dei docenti dell'istituto.
"Contesti" propone alcuni saggi per decifrare il mondo contemporaneo, "Fondamenti" riflette sulla centralità di Gesù di Nazaret nelle azioni di evangelizzazione, "Pratiche" presenta elementi di buone pratiche di annuncio nella Chiesa d'oggi. La postfazione, affidata a Massimo Epis, preside della Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale, affronta la questione del metodo per fare teologia oggi.
Un libro originale splendidamente illustrato, quasi un album di famiglia in cui è possibile registrare momenti, persone e avvenimenti speciali nella vita del bambino. A partire dall'"attesa" con lo spazio per incollare la prima ecografia, alle pagine con le prime foto, dall'albero genealogico di famiglia al Battesimo, il libro permette di seguire la crescita fino al primo compleanno del piccolo. Il tutto, condito da tante preghiere, per vivere la gioia di ogni giorno con la nuova vita sbocciata dall'amore di mamma e papà.
Un libro originale splendidamente illustrato, quasi un album di famiglia in cui è possibile registrare momenti, persone e avvenimenti speciali nella vita della bambina. A partire dall'"attesa" con lo spazio per incollare la prima ecografia, alle pagine con le prime foto, dall'albero genealogico di famiglia al Battesimo, il libro permette di seguire la crescita fino al primo compleanno della piccola. Il tutto, condito da tante preghiere, per vivere la gioia di ogni giorno con la nuova vita sbocciata dall'amore di mamma e papà.
Il libro è una raccolta meditativa sulla gioia. Ecco cosa propone l'autore per suscitarla: cantare nel cuore il "Laudato si' mi' Signore"; tenere un diario per fare esercizi quotidiani di gratitudine; imparare l'arte di sorridere; non dare nulla per scontato, sapendo che tutto è dono e grazia di Dio; amare le piccole cose; essere appassionati di quello che facciamo; essere competenti, umili, coraggiosi, generosi e pieni di entusiasmo; essere sordi alle chiacchiere, ascoltare i saggi, seguire Gesù e i santi, perché Dio vuole fare di noi un'opera d'arte.
La forma significativa del pensiero e della letteratura ebraica è il commento, la forma letteraria del Talmud: una conversazione tra amici "di tutti i luoghi e tempi". Questa forma di conoscenza sembra forse estranea alla teologia cristiana, perché essa parte dalla definitiva Parola di Dio, dal Logos, che è l'ebreo Gesù di Nazareth. I contributi raccolti in questo volume vogliono seguire il modo di pensare del commentare. Sono testi che entrano in dialogo con la teologia, il magistero e la pratica della Chiesa. Che chiamiamo l'illuminazione di Dio sul mondo e su di noi, la Rivelazione, e che ci spinge a riflettere ulteriormente. La presenza frequente dell'ebraismo nei testi può essere sorprendente. Fortunatamente non è più solo l'Antico Testamento che interessa, ma la presenza di una comunità che si confronta costantemente con l'unica Sacra Scrittura dell'Ebreo Gesù, e in mezzo alla nostra società prende su di sé il "giogo della Torah". Il rapporto con Israele non è una questione di "dialogo interreligioso". Il nostro rapporto con l'ebraismo è unico, a differenza di qualsiasi altro rapporto.
"Siamo di fronte alla sfida di dispiegare oggi la potenzialità di senso della parola «Dio» e di declinare in forme pubblicamente accessibili quella tradizione in cui tale parola trova il suo significato. Ma quale spazio trova Dio nell'agorà pubblica? La domanda non è scontata se si pensa come nel passato la parola ecclesiale è stata proposta in forme integriste e irrispettose delle posizioni altrui. Di qui la necessità di una teologia che si connoti essenzialmente come ecumenica capace di dialogo con una pluralità religiosa diffusa e pervasiva, e di conseguenza capace anche di articolarsi di fronte al pensiero laico. Riflettere su una teologia dal carattere pubblico vuol dire, dunque, interrogarsi su come essa possa prendere la parola in ambienti altri in maniera significativa, non arrogante, incisiva, ma nello stesso tempo all'altezza della complessità inedita della società post-secolare."
Come e perché si è passati dallo stile epistolare di Paolo al genere letterario dell'Apocalisse di Giovanni di Patmos? Come si è passati dalla chiesa di Paolo che accoglie l'ellenismo nel cristianesimo alla posizione audace della chiesa di Giovanni di Patmos che vuole restaurare il giudaismo nel cristianesimo ellenizzato? Come spiegare l'impatto enorme che l'Apocalisse ha avuto nell'impero romano e nelle comunità ecclesiali di allora e nella vita della chiesa di tutti i tempi? Quale contributo antropologico ed ecclesiologico ha dato Ignazio di Antiochia nella leadership pastorale della chiesa? Le risposte si possono intravvedere nel presente volume. L'Apocalisse continua oggi la sua vocazione universale di annunciare il vangelo eterno.
"Merito e non solo metodo. Questa frase racchiude il senso di questo volume sulla cruciale tematica dell'interpretazione della Sacra Scrittura. Trascorsi, ormai, trent'anni da quando la Pontificia Commissione Biblica ha dato alle stampe L'interpretazione della Bibbia nella Chiesa - documento fondamentale che sdogana metodi e approcci - si avverte una duplice esigenza tra i biblisti e, in generale, tra i cultori della Parola di Dio. Da un lato, la necessità di una verifica sulla reale recezione delle proposte ermeneutiche offerte dal documento del 1993. Dall'altro lato, la volontà di misurarsi con l'attuale panorama degli studi e del più ampio contesto pastorale. I diversi contributi consegnano un ampio ventaglio di proposte e celebrano il diritto di cittadinanza di approcci differenti: si parte dall'imprescindibile metodo storico-critico, si passa per la retorica, la narrativa e le interpretazioni giudaiche, per poi entrare nei sentieri tracciati dalle scienze umane, giungendo infine alla lettura patristica, spirituale e specificamente teologica. "

