
"Tutto quello che l'albero ha di fiorito viene da quello che è sotto terra, dalle radici" (Papa Francesco). In un'edizione speciale ad alta leggibilità, è raccolta una silloge di pensieri dedicata da Papa Francesco al tema dell'anzianità. Un'occasione di meditazione per giovani e adulti, famiglie e comunità. Prefazione del Card. José Tolentino de Mendonça.
L'uomo, fin dagli albori della propria coscienza, ha sempre avuto il bisogno di dare un senso alla propria esistenza, a ciò che la determina e la circonda: alla sofferenza, alla morte, al male come all'amore, al perché accadono cose ed eventi che non hanno una spiegazione, al perché della vita e del mondo. Esso ha cercato le possibili risposte attraverso la religione, quel raggio di fede che illumina e trasforma le grandi domande in fonte di significato. L'intento di questo libro è cogliere le caratteristiche delle religioni oggi più diffuse e praticate e, con un linguaggio chiaro e divulgativo, spiegare come e quando sono nate e quali sono gli aspetti che le accomunano, in quanto espressione profonda del nostro essere umani.
Attraverso una narrazione intensa dei primi quattro decenni del suo viaggio spirituale, Kung ci parla degli anni della giovinezza in Svizzera, della decisione di diventare sacerdote, e degli studi nel prestigioso Pontificio Collegio Germanico a Roma. E, soprattutto, ci offre un resoconto dettagliato sui retroscena del Concilio Vaticano II, cui partecipa dall'interno, per volere di papa Giovanni XXIII. In questa occasione stringe amicizia con Joseph Ratzinger, che diventerà in seguito uno dei più implacabili accusatori della sua teologia critica. L'autore ci narra anche, con grande forza, delle personalità incontrate in quegli anni cruciali - da John F. Kennedy a Paolo VI - e del suo conflitto con le gerarchie ecclesiastiche, a causa della sua opposizione al dogma dell'infallibilità papale. Hans Kùng si è dunque sempre battuto contro il regredire e i conservatorismi imperanti all'interno della Chiesa, e a favore di istanze progressiste, o semplicemente umane, civili, ma sempre teologicamente indagate, su temi quali l'eutanasia, il dialogo interreligioso.
Con i tempi che corrono, la frase "una risata vi seppellirà" potrebbe suonare come la maledizione lanciata dal leader fondamentalista di una religione monoteistica. Invece dovrebbe essere l'invito eversivo a guardare la realtà, e la propria vita, attraverso gli occhi critici della satira e dell'ironia. Non c'è niente di più terribile dell'immagine del "dio degli eserciti" o del "dio geloso e vendicativo" che la nostra tradizione giudeo-cristiana ci ha tramandato. Ma perché allora le barzellette religiose o la satira sulle gerarchie ci fanno ridere, e spesso di gusto? È teologicamente corretto prendere in giro le religioni che gli uomini hanno creato a partire dalle rivelazioni divine? È psicologicamente sano farlo? Questo libro affronta l'esame di film, fumetti, libri e canzoni in cui, accanto ad autori dichiaratamente credenti, laici e atei affrontano il tema del religioso in chiave ironica o problematica. Non manca una breve raccolta di contributi "seri" di teologi e filosofi che cercano di spiegarci perché, se crediamo nel dialogo, non possiamo fare a meno di ridere... e soprattutto della religione.
Negli anni del riflusso postconciliare, la retorica del sacro invade ogni aspetto dell'esperienza religiosa: dall'apparato strutturale, al linguaggio, agli abiti, ai gesti... Eppure il cristianesimo non è la religione del sacro, anzi è la sua antitesi liberatoria. Il sacro è funzionale al paganesimo che ha bisogno di una realtà afferrabile con i sensi per garantire la presenza dell'Invisibile. Nel cristianesimo c'è il corpo di Cristo morto in croce e risorto, per cui il tempio e tutta la religione del sacro non hanno più senso. In secondo luogo il sacro (qadosh) esprime per la sua stessa natura la separazione dal mondo, mentre il cristianesimo si fonda sul movimento opposto dell'incarnazione di Dio che entra nella storia umana senza riserve. In armonia con questa prospettiva la modernità guarda il mondo non come cosa profana, ma come il 'regnum hominis' in cui costruire il proprio futuro. Il punto di vista della modernità permette una più approfondita lettura del vangelo. Liberando il cristianesimo dal sacro, tipico retaggio del medioevo e delle civiltà primitive, si rende possibile coniugare la fedeltà al vangelo e la fedeltà al proprio tempo.
la chiesa ha bisogno di essere scossa dalla sua apatia, di essere compatta nelle sue svariate componenti, di trovare coraggio e forza per poter annunciare nuovamente con efficacia il messaggio che le e`stato affidato, in occasione del grande giubileo. Non e`facile affrontare in modo chiaro e comprensibile un argomento cosi`complesso qual e`quello proposto da questo libro. Tuttavia don stefano zuanon, con la saggezza del maestro e l'animo del pastore, in que ste dodici riflessioni a radio maria ci ha regalato un prezioso vandecum, che ci consente un approccio meno difficile alla conoscenza della terza persona della ss.ma trinita: lo spirito santo. Supportando la dottrina teologica con numerose citazioni tratte dai testi sacri, l'autore ha saputo enucle are i tratti essenziali del grande sconosciuto" che nell'i mmaginario collettivo viene ancor oggi rappresentato come una bianca colomba, rendendo cosl ancora piu`incomprensibile la sua essenza. Don zuanon ce ne ha rivelato la sostanza che h "amore": tra padre e figlio; di dio per l'uomo. Don zuano n ha fatto di piu: ha applicato i principi della dottrina alle condizioni della chiesa attuale offrendo, sullo spunto di una profonda analisi dell apocalisse, una vasta gamma di proposte concrete tendenti a rivigorire e ravvivare le energie del popolo di dio verso il giubileo. "
Il volume raccoglie alcune delle sue interviste fatte a teologi conosciuti e apprezzati anche a livello internazionale, come l'arcivescovo Bruno Forte, il padovano Luigi Sartori, artefice di profonde intuizioni teologiche e l'islamologo Maurice Borrmans. Sapientemente inserite in questo libro, le interviste proposte fanno respirare al lettore la mistica spiritualita della comunita monastica di Bose, la ventata di novita portata oggi nella Chiesa e nella societa dal movimento dei Focolarini, quella serieta dello studio e della riflessione che si ha l'impressione di toccare con mano negli Atenei Pontifici, nonche la competenza propria dei figli di Sant'Ignazio di Loyola quando si commentano i Vangeli. Nella prima parte del libro a presentare i valori fondanti del Cristianesimo sono: Luciano Manicardi, Ignazio Sanna, Maurice Borrmans e Luigi Sartori. La seconda tematica e affrontata da Francesco Maceri, Ulderico Parente. A parlare di Teologia, infine, sono Bruno Forte e Piero Coda.
In questo libro l'autore esamina le principali risposte che la storia ha fornito alla ricerca del bene, dall'antichità classica fino a oggi. L'autore si concentra su due concezioni molto diverse della "vita buona": da una parte la prospettiva genericamente laica, radicata nell'attenzione verso la natura e la condizione umana; dall'altra la prospettiva trascendentale, che colloca la fonte dei valori morali al di fuori dell'uomo. Nel mondo moderno, plasmato dallo sviluppo della scienza a partire dal XVII secolo, le due concezioni si sono fronteggiate in un conflitto sempre più aspro, che giunge fino ai nostri giorni manifestandosi come uno dei principali problemi del nostro tempo.
L'uomo mangia e beve non solo per una necessità fisiologica. Certo, l'alimentazione è essenziale per la sopravvivenza, ma molto presto nella storia essa è diventata un valore aggiunto in grado di influenzare la qualità stessa della vita. L'autore prende le mosse dal Medioevo, quando il piacere legato al cibo, o meglio la ricerca di tale piacere viene identificata dal cristianesimo come uno dei sette peccati capitali, la gola, le cui radici sono ricondotte al peccato originale. Ha così inizio un itinerario storico, in cui la gola accompagna l'uomo nella sua evoluzione culturale, rispecchiandone inclinazioni, aspirazioni, contraddizioni. Da sinonimo di ingordigia e voracità a principale spunto di fantasie utopiche, da pomo della discordia tra protestantesimo e cattolicesimo, fino alla sua rilettura moderna in chiave di scienza gastronomica e fenomeno di costume, la gola mostra tutta la sua ambiguità e un'inesausta capacità di suscitare le discussioni più accese. A tavola si mangia, si beve, ma si fa anche molto altro... Il libro è arricchito da uno splendido corredo iconografico, immagini tanto belle a vedersi quanto funzionali a una più efficace comprensione del discorso storico.
Nell'anno del Giubileo, una nuova edizione, completamente aggiornata, del libro che per primo ha dimostrato che la Sindone, ritenuta il sudario di Cristo, è in realtà un falso medievale.
I volumi raccolgono gli studi degli studiosi della materia e sono stati ideati e realizzati quale contributo scientifico dell'Università di Napoli Federico II al Giubileo del 2000.