
La Chiesa ha davvero perso ogni credibilità in materia di morale sessuale? Un’indagine tra gli operatori pastorali laici in Italia aiuta a dare una risposta con il proposito di elaborare una teologia morale che parta dal basso, abbandonando i rigidi schemi deduttivi per ascoltare il senso comune dei fedeli. Una teologia in grado di mettersi in continuo discernimento per trovare le risposte ai grandi dilemmi morali e ridonare una voce chiara e dimessa a una Chiesa considerata una «muta urlatrice» soprattutto quando affronta i temi della sessualità, del matrimonio e della famiglia.
Le nanotecnologie, che manipolano la materia a livello atomico e molecolare, trasformano anche la società. Nell'economia mettono pressione sugli altri prodotti e sugli altri processi affinché siano allineati all'introduzione dei suoi artefatti competitivi. Hanno potenzialmente la capacità di influenzare le istituzioni e di trasformare le relazioni sociali, il lavoro, l'economia. In altri termini, prende piede un modo diverso di vedere il mondo, di formare la nostra comprensione della natura, delle strutture e quadri legali, sociali ed etici. Nei prossimi vent'anni l'assistenza medica, la pubblica amministrazione, la politica, l'educazione, la scienza, il trasporto e la logistica dipenderanno sempre più dalle applicazioni che decideremo di usare in queste aree. È facile prevedere rischi e benefici per l'ambiente, la sicurezza e la salute, mentre è più complesso immaginare come sopravviveranno, per esempio, la privacy e le libertà civili in un mondo in cui ogni artefatto, non importa quanto a buon prezzo, è incluso in una rete di computer.
Spirito e libertà sono i fondamenti dell'agire morale dell'uomo che questo libro mette in evidenza attraverso lo studio teologico della Bibbia. L'architettura del volume prevede anzitutto un capitolo di carattere metodologico che presenta l'approccio canonico, ritenuto più adatto per un'ermeneutica teologico-morale della Scrittura, e individua le articolazioni della poetica biblica. L'attenzione è primariamente concentrata sul racconto della Pasqua di Gesù, centro gravitazionale della storia della salvezza e chiave di lettura della sua attestazione nella Scrittura. I dinamismi moralmente rilevanti evinti dai testi pasquali vengono quindi rintracciati, ai diversi gradi della testimonianza biblica, secondo la scansione che nell'Antico Testamento contempla Legge, Profeti, Scritti sapienziali e, nel Nuovo Testamento, Vangeli e Scritti protocristiani.
A tre anni di distanza dalla morte dell’autore, vede la luce il secondo dei volumi da lui programmati sotto il titolo comune di Cristo Signore Risorto, amato e celebrato. Nella Prefazione al primo tomo della serie, edito nel 2001 dall’Eparchia di Piana degli Albanesi, egli così si esprimeva: l’opera «si propone 1) come avvio al contatto e alla frequenza della lettura motivata del formidabile complesso formato dai testi biblici e liturgici della Chiesa celebrante; a offrire più contenuti alla vita di preghiera; alla lectio divina personale da condurre sul Testo biblico; 2) come sussidio: per l’omelia mistagogica celebrativa; per la mistagogia ai fedeli, in specie nella ‘scuola di preghiera’ parrocchiale, dove esiste».
Con le espressioni «scuola di preghiera» e «mistagogia», egli propone una catechesi che ha per oggetto il rito/liturgia (parole e gesti), una catechesi da intendere non solo come istruzione, ma anche come preghiera. Per Federici la Chiesa esiste solo in quanto diocesi e parrocchia e in quanto celebrazione, il vescovo deve essere anzitutto un catecheta/pastore e parimenti il parroco; ogni parrocchia deve avere la scuola della preghiera come luogo permanente di formazione alla fede, per tutti. Chi ha conosciuto Tommaso Federici ne ritrova nel volume il ritratto umano e spirituale: persona dalla fede intensa e dal sentire forte, dal pensare in due direzioni – Bibbia e Chiesa delle origini – con accostamenti improvvisi, amori ed esclusioni nette.
Sommario
Avvertenza. Presentazione (mons. V. Apicella). 1. Cristo Signore risorto nello Spirito Santo, l’orante e il maestro. 2. Lineamenti della «scuola dell’amore di Dio» o «di preghiera» della diocesi e della parrocchia. 3. Realtà della preghiera. 4. Cristo Signore risorto, il contenuto unico della preghiera e della lettura continue. 5. Forme della preghiera della Chiesa. 6. La lectio divina dei fedeli. 7. La preghiera nelle occasioni dell’esistenza. 8. La divinizzazione dei fedeli. Conclusione. Indici.
Note sull'autore
Tommaso Federici (1927-2002), laureatosi in lettere orientali antiche, è stato il primo interprete delle iscrizioni accadiche delle tavolette conservate al Museo Barracco di Roma. Dopo la licenza in Sacra Scrittura presso il Pontificio Istituto Biblico e il diploma di paleografia presso l’Archivio di Stato si laureò in giurisprudenza all’Università di Sassari, per affiancare il padre notaio. Determinanti gli incontri, al Pontificio Ateneo S. Anselmo, con p. Vagaggini e p. Marsili, con i quali portò a termine il dottorato in teologia con una tesi dal titolo: “La Liturgia, dono divino della libertà”. Insieme a studiosi come E. Lanne, M. Lohrer, B. Neunhauser e A. Nocent fu tra i fondatori del Pontificio Istituto Liturgico. Docente di teologia biblica alla Pontificia Università Urbaniana fu consultore delle Congregazioni per il Culto Divino e per le Chiese Orientali, e degli allora Segretariati per i non credenti e per l’unità dei cristiani, in particolare nella sezione per il dialogo con l’ebraismo. Ricoprì, inoltre, l’incarico di pro-segretario della Pontificia commissione per la neo-Vulgata.
Nel nome di Tommaso Federici si è costituita una Fondazione per curare «la conservazione, la sistemazione e la prosecuzione dell’opera culturale e teologica del suo titolare, la pubblicazione degli inediti» ed eventuali riedizioni.
«Volgeranno lo sguardo a colui che è stato trafitto». Con queste parole, che concludono il racconto della Passione, l'evangelista Giovanni descrive lo sguardo del «testimone credente» verso il costato trafitto del Salvatore, uno sguardo che cerca di penetrare l'interiorità del Crocifisso.
Giovanni Paolo II ha spiegato con espressioni felici questo testo, ricordando che l'apertura fisica del costato e del cuore di Gesù invita a «pensare in metafora». E spiega: «Il cuore non è soltanto un organo […] È un simbolo. Esso parla di tutto l'uomo interiore. Parla dell'interiorità spirituale dell'uomo. E la tradizione ha subito fatto, in questo senso, una seconda lettura del testo di Giovanni […] È così, in realtà, che lo guarda la Chiesa, che lo guarda l'umanità. Nel colpo di lancia del soldato, tutte le generazioni di cristiani hanno imparato sempre a leggere il mistero del cuore dell'Uomo crocifisso, che era e che è il Figlio di Dio».
I contributi raccolti in questo libro rappresentano cammini diversi, che tendono però verso un unico scopo: comprendere sempre meglio «il mistero del cuore», ossia «l'interiorità spirituale» dell'Uomo crocifisso.
Sommario
Sigle e abbreviazioni. I. Verso un rinnovamento della spiritualità del Cuore di Gesù. II. La sete di Gesù morente. III. L'obbedienza di Cristo e l'obbedienza cristiana. IV. Teologia del cuore di Cristo. La signoria di Gesù: la sua obbedienza al Padre, la sua coscienza filiale. V. Il simbolismo del sangue e dell'acqua del costato trafitto (Gv 19,34). VI. Sangue di Cristo e oblatività. VII. L'alleanza dei Cuori di Gesù e di Maria.
Note sull'autore
IGNACE DE LA POTTERIE (1914-2003), teologo e biblista gesuita belga di fama internazionale, è stato professore ordinario e poi emerito di Esegesi del Nuovo Testamento al Pontificio Istituto Biblico di Roma e membro della Pontificia commissione biblica. Fra le sue opere ricordiamo: Studi di cristologia giovannea, Marietti, Genova 1986; La figlia di Sion, La civiltà cattolica, Roma 1988; La Passione di Gesù secondo il Vangelo di Giovanni, Paoline, Cinisello Balsamo 1988; L'esegesi cristiana oggi, Piemme, Casale Monferrato 2000.