
E' un testo che a partire dalle questioni di diritto, dell'economia e della biologia si domanda chi e' l'uomo.
Contro ogni tentazione di intellettualismo, assai forte nell Occidente europeo, siamo invitati a partire continuamente dalla realtà e ad assecondare la vita. La vita, e massimamente la vita in Cristo, è un esperienza carica di ragioni che la persona veramente matura è chiamata ad assecondare (prima la vita della dottrina). In essa consiste la verità, cioè un adeguato rapporto tra l io e la realtà (si giunge così al sapere della verità).
Il volume è dedicato al tema del bene comune. Raccogliendo tre studi tenuti da tre diversi docenti, provenienti da diverse aree geografiche e cultori di diverse discipline, redatti in seguito a un corso monografico. Il risultato che ora si presenta ai lettori non costituisce un ¿trattato interdisciplinare¿ sul bene comune, bensì un pregiato caleidoscopio di dati, riflessioni e suggerimenti consegnati a chi vorrà prenderli in considerazione per arricchire il proprio studio in proposito.
Il volume è dedicato al rapporto fede-ragione. La parte prima di questo scritto considera il rapporto ragione-fede in prospettiva storico-teoretica. La parte seconda estende lo sguardo ai principali contributi della teologia contemporanea che riconosce, nella storia, il luogo concreto della collocazione del divenire e dell accadere del nesso fede-rivelazione. La parte terza discute la tesi dell armonia di ragione e fede dal punto di vista della ragione epistemica.
Questo libro costituisce il tentativo meglio riuscito di tradurre in ambito soprattutto biblico la riflessione filosofico-teologica di uno dei più acuti pensatori credenti del sec. XX, il gesuita Bernard Lonergan (1904-1984), già docente presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Meyer si assume la responsabilità di applicare il metodo teologico lonerganiano alla scienza biblica, offrendo dei contributi di riflessione generale accanto ad applicazioni puntuali ad alcuni testi biblici. A suo avviso, il pensiero di Lonergan presenta un metodo di approccio ai problemi che può definirsi “realismo critico”, una terza via tra idealismo ed empirismo adatta non solo per le moderne scienze teologiche.
Nessuno tra i poeti ed i pensatori ha trovato la risposta adeguata alla domanda “Che cos’è l’amore?”….Volete imprigionare la luce? Vi sfuggirà tra le dita. Questa considerazione di Evdokimov raggiunge una convinzione che appartiene all’esperienza umana elementare: niente è, in un certo senso, più immediato per l’uomo del riconoscere l’amore, quando ne è sorpreso. L’Autore intende descrivere il fenomeno amoroso parlando di mistero nuziale. Con questa espressione si vuole indicare, da una parte, l’inscindibile intreccio di differenza sessuale, amore e fecondità e, dall’altra, le diverse forme dell’amore che vanno dal rapporto uomo-donna a quello tra le Persone della Trinità.
L'intelligenza artificiale ha cominciato a far parte del nostro mondo e promette (o minaccia?) di rivoluzionare le nostre vite. Di fronte a queste sfide, come si deve porre la teologia morale? Per capire l'odierno tentativo di riproduzione tecnologica del pensiero e collocarlo entro l'orizzonte del sapere teologico, non basta limitarsi a elencarne gli aspetti tecnici o le novità, ma occorre saperne cogliere la sottostante dimensione antropologica e valutare come questa si sviluppa nel corso della storia umana. Il testo cerca di rispondere a questi interrogativi, fondando su una visione teologica il fenomeno tecnico/tecnologico, procedendo poi all'esame del rapporto umano con la natura secondo gli aspetti storici, tecnici, filosofici, mitici e teologici, fino all'attuale AI hype. "La risposta non è scritta, dipende da noi. Spetta all'uomo decidere se diventare cibo per gli algoritmi oppure nutrire di libertà il proprio cuore, senza il quale non si cresce nella sapienza" (Papa Francesco).
I modelli ecclesiali sono uno stimolo per i fedeli. Prendendo come punto di partenza il neologismo di Papa Francesco, "una iglesia en salida" ossia "una chiesa che esce", il libro riflette su come una comunità di discepoli-missionari, che si riconvoca dopo un esilio esistenziale, possa ritrovare se stessa. I testi biblici di Neemia e di Esdra saranno fonte d'ispirazione per questo modello. La Chiesa ritrova la sua vitalità tramite la sua esperienza di ospedale da campo, dove la comunità cerca di guarire le ferite dell'uomo odierno. Una Chiesa che va verso le periferie esistenziali della società contemporanea è davvero una comunità che, in ascolto della parola divina, sarà una Chiesa con un cuore che pulsa con amore, una Chiesa che contempla il samaritano misericordioso e che si impegna a imitarlo. Questi modelli di Chiesa, complementari rispetto ai sei modelli ecclesiali del teologo statunitense Avery Dulles, faranno eco all'impulso creato dal Sinodo (2021-2024). Prefazione del cardinale Mario Grech.
Spiritualità e teologia sono mondi mai del tutto separabili: ciò che li cementa e li unisce "indissolubilmente" è la fede cristiana. Spiritualità e teologia sono infatti dimensioni interiori del cristianesimo: meglio, sono la fede cristiana che mostra la potenza liberante della verità salvifica di Cristo secondo modi differenziati, manifestandola dentro registri comunicativi diversi, quello spirituale e quello teologico. Cosa è spiritualità, se non fede vissuta nella carità/agape? E la teologia? È la fede ("operante per mezzo della carità") portata a pensiero critico, ad espressione razionale.
Il cristianesimo si distingue dalle altre religioni per la sua fede nel Dio uno che esiste in tre persone: Dio Padre, Figlio e Spirito Santo. Nonostante il suo carattere fondamentale e centrale per il cristianesimo, ci sono stati periodi nei quali la dottrina della Trinità sembrava quasi lasciata nell'oblio. Il XX secolo ha portato nella teologia cristiana un risveglio trinitario. I grandi teologi come, tra gli altri, K. Rahner, H.U. von Balthasar, R. Panikkar, S. Bulgakov, J. Zizoulas, ma anche i grandi mistici come F. Kowalska, ci hanno offerto non soltanto uno sguardo rinnovato ed appassionato alla Trinità, ma anche una visione dell'impatto religioso, esistenziale, spirituale, culturale e sociale della fede trinitaria. Infatti, il mistero trinitario, anche se sorpassa la ragione umana, risponde alle questioni che pone la ragione, e non soltanto non offusca l'idea dell'Assoluto, ma la rende possibile e comprensibile.
«Se gli studi sulla recente riforma della Curia Romana, vuoi di indole teologica vuoi di indole canonistica, si concentrano di solito, come è del resto naturale che sia, sulla costituzione apostolica Praedicate Evangelium, promulgata il 19 marzo 2022, il nostro Autore sceglie di approcciare lo stesso tema a partire da un altro punto di osservazione, quello dei discorsi del Santo Padre alla Curia Romana, tradizionalmente svolti in occasione dello scambio degli auguri natalizi. Il suo è un punto di osservazione meno scontato, che a qualcuno potrebbe apparire di primo acchito minore o secondario. Si tratta, invece, di una prospettiva interessante, perché consente al lettore di ripercorrere il "filo rosso" della riforma voluta da Papa Francesco attraverso i suoi graduali sviluppi e, ancor più, alla luce dei suoi imprescindibili presupposti teologici, spirituali e pastorali». (dalla Presentazione del Card. Mario Grech). Introduzione di Ernesto Preziosi.
Il volume affronta le questioni più scottanti sulla vita umana: dalla procreazione artificiale alla maternità "surrogata", dall'ingegneria genetica alla piaga dell'aborto, dalla sterilizzazione al cambio di sesso, dal trapianto di organi all'uso delle cellule staminali, dall'eutanasia al suicidio "assistito", dall'omicidio agli orrori delle guerre, dalla legittima difesa alla pena di morte. La trattazione è multidisciplinare. Tiene conto delle scienze biomediche, psicosociali e giuridiche offrendo una valutazione bioetica sui temi affrontati alla luce del Vangelo e del magistero della Chiesa. Il risultato è una sintesi globale nuova, illustrata con rigore scientifico, aggiornata ai progressi attuali e alle prospettive future.

